Gli errori più comuni da non fare quando si prepara la pizza

Gli errori più comuni da non fare quando si prepara la pizza

Avete passato la mattina a impastare la pizza per gustarla la sera, addirittura volevate cimentarvi in una lievitazione lunga di 48 o 72 ore, ma la lievitazione è risultata un disastro. O, ancora, avete usato il forno a una temperatura sbagliata e la pizza si è bruciata o non si è cotta a dovere.

Non solo. Avete preparato la salsa di pomodoro per condire la vostra pizza e si è rivelato troppo acido, e il gusto finale non vi soddisfa.

Sono davvero tanti gli errori che si possono fare durante la preparazione della pizza fatta in casa. Infatti, per avere una buona pizza non sempre bisogna sapere cosa fare. A volte è altrettanto importante, se non più importante, sapere cosa non fare.

L’arte della pizza, naturalmente, ha tanti accorgimenti che aiutano a capire quali ingredienti non usare, quali tecniche evitare o che attrezzature non utilizzare. Spesso si tratta di regole e semplici ma non sempre conosciute, che magari sono il frutto di un passaparola.

Per questi motivi, dalle fasi dell’impasto alla temperatura del forno, ecco un elenco con i più diffusi errori da evitare e qualche segreto per far sì che la preparazione questo piatto così sfizioso non dia problemi e si trasformi in una croccante e soffice golosità!

Pizza gommosa

Il primo errore con l'impasto della pizza riguarda la sua consistenza. Spesso, infatti, una cottura o un dosaggio sbagliati rendono l’impasto gommoso.

La scelta delle farine è importante: utilizzare una farina di tipo 0 aiuta l’impasto a raggiungere la giusta consistenza, mentre l’aggiunta di farina integrale conferisce croccantezza alla pasta. Anche le dosi sono importanti. L’impasto per la pizza, solitamente, viene realizzato con una quantità di acqua pari al 60% della farina utilizzata, proprio per assicurare una maglia glutinica che abbia una consistenza adeguata. Se desiderate una pizza più morbida, potete unire all’impasto anche una porzione di latte.

Un altro errore comune riguarda la modalità di cottura. Se l’impasto è stato preparato correttamente e la pasta risulta gommosa, la pizza è stata cotta poco. Se utilizzate il forno elettrico, assicuratevi innanzitutto che la sua temperatura sia tra i 200°/220° gradi.

Anche i tempi di cottura sono importanti. Solitamente per avere un buon risultato la pizza deve cuocere 15 o 20 minuti.

Attenti alla posizione della teglia. Nel forno ventilato può essere posta a metà altezza, ma nel forno statico dev’essere posta nella parte bassa per i primi 5 minuti e nella parte centrale per la restante cottura. Se possedete una pietra refrattaria da forno, potete usarla per aumentare la temperatura e distribuire meglio il calore. Anche la teglia in alluminio garantisce ottimi risultati di cottura.

Pizza non lievitata

Oltre al processo di maturazione, una delle componenti più importanti dell’impasto per la pizza è la lievitazione. Solitamente, in casa viene utilizzato il lievito di birra fresco, disponibile in panetti, ma anche il lievito secco in polvere va benissimo. Normalmente la quantità di lievito utilizzata è di 10 g di lievito di birra fresco e di 5 g di lievito in polvere per 1000 g di farina.

Potete utilizzare anche il lievito madre e cucinare una pizza con lievito madre, usato anche per la lunga lievitazione, durante la quale possono sorgere delle bolle sull’impasto, i cosiddetti alveoli, che rendono la pizza soffice e gustosa.

Uno degli errori che può compromettere la lievitazione è quello di non amalgamare sufficientemente l’impasto, che dev’essere lavorato anche a mano per circa 10 minuti. Se, invece, disponete di una macchina planetaria, sarà lei a fare la lavorazione per voi e non vi resterà che metterla a lievitare.

Un altro errore riguarda il sale, grande nemico della lievitazione. Cercate sempre di aggiungere il sale in un momento successivo rispetto al lievito, proprio per non ostacolare la fermentazione.

Quando qualcosa non funziona nella lievitazione, un altro errore può dipendere dalla fase di riposo dell’impasto. A volte, infatti, la massa può essere rimasta in un ambiente troppo freddo, che rallenta la lievitazione. Al contrario, il calore e l’umido agevolano la lievitazione, motivo per il quale l’impasto può riposare in un contenitore coperto da una pellicola trasparente o da un canovaccio umido, magari all’interno del forno spento. Normalmente i tempi di lievitazione, prima di passare alla stesura nella teglia, vanno dalle 2 ore alle 4 ore.

Pizza dura

Avete sfornato la vostra pizza e che dire… è dura. Avete cercato di realizzare un fragrante cornicione ma anche l’impasto del bordo è diventato duro. Troppo per poter essere definito croccante e troppo anche per essere morso.

In questo caso gli errori possono essere nelle proporzioni tra acqua e farina. Infatti, se l’acqua non è almeno il 50% o il 60% della farina, l’impasto sarà troppo duro e, di conseguenza, lo sarà anche la pizza quando la sfornerete.

Un altro errore può essere quello di aver aggiunto troppo olio all’impasto, rendendo la pizza biscottata. L’olio deve servire come una sorta di condimento degli ingredienti per rendere la pizza friabile e gustosa, motivo per il quale ne basteranno 15 g per 1000 g di farina.

Se, invece, la massa si presenta troppo dura già al termine della lievitazione, l’errore sarà nelle dosi del lievito. Quando si prepara l’impasto è sempre utile tenere a mente le dosi utilizzate mediamente, senza stravolgerle, evitando una pizza dura e difficile da mangiare.

Il condimento

Ultimi ma non ultimi, ecco gli errori che si possono fare con i condimenti e la farcitura. Esistono molte ricette su come condire la pizza, ma un errore comune riguarda la sua base: il pomodoro. Mai usare un pomodoro troppo liquido o troppo denso. Nel primo caso, infatti, il pomodoro bagnerà l’impasto ostacolandone la cottura, mentre nel secondo rischierà di asciugare troppo. Se, invece, usate del pomodoro fresco, potrete anche disporlo per ultimo, a crudo.

Altro errore comune è quello della farcitura con la mozzarella, che può rischiare di fare troppa acqua e rovinare completamente la pizza. Se usate una mozzarella in bocconcini o un fiordilatte, è importante prepararla a dadini e metterla a scolare almeno 2 ore prima di stenderla, in maniera che perda il siero e possa cuocere senza rilasciare troppi liquidi.

Ad ogni modo, l’importante per un buon risultato finale è usare prodotti di qualità. Se non volete rischiare, usate i Dadini Di Mozzarella Santa Lucia, già pronti, la Mozzarella Cucina Santa Lucia, senza siero e nel comodo formato a panetto, pronta da far sciogliere sulla pizza e ottima per la conservazione in frigo, per cucinare una pizza. Ricordate sempre che la mozzarella e gli altri formaggi vanno sempre aggiunti a cottura quasi ultima come per la pizza quattro formaggi, la pizza ai formaggi o la pizza al gorgonzola.

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