Oggi cuciniamo insieme
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Santa LuciaPresenta

Cinghiale in umido

Ricetta creata da Galbani
Cinghiale in umido
Santa Lucia. Lo spirito creativo di Galbani.
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Presentazione

Per chi ama la selvaggina, la carne di cinghiale è una vera leccornia che, tuttavia, richiede una lunga preparazione e una lenta cottura, per cui è necessario organizzarsi con i tempi se desiderate sapere come cucinare un ottimo cinghiale in umido.

Il cinghiale, infatti, cacciato e cucinato fin da tempi assai remoti, ha una carne molto dura e odorosa, che vi consigliamo di far marinare insieme a un mix di verdure e odori e poi di cucinare tenendola sempre in ammollo nel sugo, con una cottura in umido. Sono numerose le ricette che, oggi, vedono protagonista questa succulenta carne, ma ognuna ha le sue caratteristiche, quindi è importante seguire molto bene le dosi e il procedimento consigliato.

In questa ricetta, per ammorbidire la carne vi sarà d'aiuto il Burro Santa Lucia, che userete per scottarla un poco prima di spruzzarla con un buon vino rosso corposo e di coprirla con abbondante polpa di pomodoro. Immancabile accompagnamento saranno le erbe aromatichee le olive, che daranno un tocco di sapore in più alla vostra preparazione. Un importante accorgimento per preparare il cinghiale in umido è farlo marinareper tutta la notte, per poi cucinarlo il giorno dopo, in maniera che la carne perda il suo caratteristico sapore selvatico e si ammorbidisca e insaporisca. Per questo motivo, organizzatevi con anticipo se intendete realizzare questa pietanza.

Il cinghiale in umido, in modiche quantità, può essere servito come secondo ma, porzionato con maggiore generosità, può costituire un ottimo piatto unico, ricco di sapore, da gustare in compagnia della vostra famiglia o dei vostri amici.

Che aspettate? Correte in cucina, recuperate tutti gli ingredienti previsti nella ricetta e cimentatevi nella preparazione di questo piatto speciale. Con un po' di attenzione riuscirete a ottenere un risultato degno di uno chef e lascerete tutti i vostri commensali a bocca aperta!

 

Media
4
135 minuti
Marinatura: mezza giornata
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Ingredienti

  1. 800 g di carne di cinghiale
  2. 2 gambi di sedano
  3. 2 carote
  4. 1 cipolla
  5. 300 g di pomodori pelati a pezzettoni
  6. 250 g di olive nere senza nocciolo
  7. 40 g di Burro Santa Lucia Galbani
  8. 1 bicchiere di aceto
  9. 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  10. 1 rametto di alloro
  11. 1 rametto di rosmarino
  12. 2 pezzetti di peperoncino
  13. 1 bicchiere di vino rosso
  14. 1 pugno di sale grosso
  15. 1 pizzico di sale fino

Preparazione

Preparare il cinghiale in umido è più semplice di quello si possa pensare. Nonostante ciò, è fondamentale seguire con attenzione tutti gli step di preparazione qui riportati per ottenere un piatto perfetto.

01

Cominciate lavando la carne di cinghiale e tagliatela a pezzettini come si fa con lo spezzatino. Mettetela quindi in un tegame ampio, insieme alle verdure e agli aromi che ne assorbiranno l'odore: 1 gambo di sedano, 1 carota, mezza cipolla, qualche foglia di alloro e di rosmarino. Sommergete il tutto con acqua, versateci un bicchiere di aceto e un pugno di sale grosso e lasciate marinare per tutta la notte, coprendo il tegame per proteggere la carne.

02

Il giorno dopo, liberatevi dell'acqua e degli aromi e riprendete la vostra carne di cinghiale. In un nuovo tegame fate soffriggere nell'olio un trito fatto con il sedano, la carota e la mezza cipolla rimasti. Aggiungete poi anche il rosmarino e l'alloro per insaporire.

03

A questo punto, fate sciogliere il Burro Santa Lucia e poi scottateci la carne per qualche minuto, per fare in modo che si ammorbidisca. Una volta ammorbidita, sfumatela con un bicchiere di vino rosso e poi aggiungete la polpa di pomodoro, le olive nere,il peperoncino e il sale fino. A piacere, potete decidere di aggiungere qualche aroma ulteriore, come bacche di ginepro, foglie di salvia e rametti di rosmarino, che conferiranno alla carne un gusto ancora più particolare.

04

Date una bella mescolata e ponete un coperchio sopra il tegame. Lasciate cuocere il vostro cinghiale per almeno un paio d'ore, controllando la cottura e mescolando di tanto in tanto.

05

Una volta che il sugo si sarà un po' ritirato e la carne sarà diventata bella morbida e aromatica, togliete la pentola dal fuoco e servite il vostro cinghiale in umido ancora fumante. Buon appetito!

Varianti

Aromi e spezie sono due elementi molto importanti in questa ricetta, che se usati nel modo giusto possono aiutarvi a realizzare un secondo piatto degno di uno chef.

Oltre alle foglie di alloro e al rosmarino, potete usare noce moscata, chiodi di garofano e aglio in polvere: il procedimento alla base è il medesimo, così come il tempo di cottura, ma il gusto sarà ancora più deciso.

Allo stesso modo, invece dei pomodori pelati potete impiegare la passata di pomodoroo i pomodorini tagliati in pezzi grossolani o cubetti.

Se volete unire il cinghiale in umido a un primo piatto, potete realizzare uno sfizioso risotto. La difficoltà del piatto rimane media e le dosi sono sempre per 4 persone. Anche la base della ricetta per la carne è la stessa; questa volta, però, userete l'acqua della marinatura per realizzare un brodo. Fate tostare il riso in una pentola a fiamma bassa, girandolo di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Poi aggiungete un po' di brodo, così da coprire tutto il riso; dovrà evaporare prima di aggiungere il restante. Cuocete il riso per 15 minuti, e poi servite a tavola le vostre porzioni di risotto con l'abbinamento del cinghiale.

Vi piace tanto la carne di cinghiale ma volete impiegarla per un primo piatto ricco di gusto? Provate le pappardelle al cinghiale: perfette per un pranzo della domenica in famiglia o per stupire i vostri amici in occasione di una cena speciale, riusciranno a conquistare il cuore di tutti i commensali.

Riprendendo la ricetta qui proposta, invece, potete anche scegliere di rosolare il cinghiale marinato in una padella, a cui aggiungere solo un bicchiere di vino rosso e spezie a piacere, evitando l'aggiunta del sugo di pomodoro: in questo caso otterrete un piatto più semplice ma altrettanto gustoso.

Suggerimenti

Il primo consiglio che possiamo darvi per la realizzazione di questa ricetta riguarda la marinatura: più questa fase sarà lunga, più saporito risulterà il cinghiale in umido. Potete riporre il cinghiale con tutte le sue spezie e gli aromi in una ciotola coperta da pellicola trasparente o in un contenitore ermetico, e lasciarlo a riposare in frigorifero anche per 24 ore.

Un suggerimento anti-spreco? Non buttate via il liquido della marinatura: questo, infatti, può essere riutilizzato in cucina per creare dei cubetti di brodo da congelare. Basterà uno stampino per il ghiaccio, in cui versare il brodo filtrato con un colino; riponete lo stampo in freezer e, una volta congelati, otterrete dei cubetti di brodo di carne perfetti da riutilizzare in ogni stagione e per qualunque preparazione. In questo modo avrete riciclato parte degli ingredienti e, per realizzare le vostre prossime ricette, non dovrete preparare il brodo da capo, quindi risparmierete anche tempo!

Un piccolo consiglio per servire il cinghiale in umido: preparate dei crostoni di pane sui quali avrete strofinato uno spicchio d'aglio e del rosmarino. Servite lo stufato con delle patate arrosto e questi profumati crostoni croccanti: i vostri ospiti resteranno senz'altro a bocca aperta.

Avete preparato più cinghiale in umido del necessario? Nessun problema! Potete utilizzarlo per preparare il cinghiale con la polenta: un piatto perfetto per riscaldare le fredde giornate invernali e portare in tavola una preparazione davvero d'effetto.

Infine, vogliamo darvi un piccolo trucco da chef per rendere perfetta la ricetta che vi abbiamo proposto. Di cosa si tratta? Consiste nell'aggiungere un pezzetto di cioccolato fondente verso la fine della cottura, per rendere la carne più morbida e i sapori più armoniosi. Provare per credere!

Curiosità

La carne di cinghiale, come tutta la selvaggina, ha un sapore molto forte che va mitigato con due processi: la marinatura, come nella versione in umido che vi abbiamo descritto, e la speziatura con aromi che richiamino il sottobosco, come grani di pepe e bacche di ginepro.

La nostra penisola ci regala innumerevoli tipologie di ricette, divise per regione, nelle quali la carne di questo animale selvatico viene declinata in diverse maniere.

In Toscana, soprattutto in Maremma, nelle cui campagne il cinghiale regna sovrano, sono tipiche le pappardelle al ragù di cinghiale in versione rossa, con la salsa di pomodoro. In Umbria invece le stesse pappardelle sono preparate nella versione del ragù di cinghiale in bianco, con abbondante pepe nero e salvia.

Il secondo piatto più diffuso da nord a sud, però, è il cinghiale in umido, meglio conosciuto come cinghiale alla cacciatora. Comunque lo si chiami, il segreto per questo eccellente stufato sta nella rosolatura: questo passaggio è fondamentale per sigillare bene i succhi della carne e per preservare al massimo la sua succulenza.

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