Santa LuciaPresenta

Mpanata siciliana

Ricetta creata da Galbani
Mpanata siciliana
Santa Lucia. Lo spirito creativo di Galbani.
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Presentazione

L'impanata (mpanata in dialetto) siciliana è un prodotto da forno artigianale tipico della Sicilia, una sorta di focaccia golosa che può essere farcita con salsa di pomodoro, verdura, carne, formaggio, patate e salsiccia, gamberetti e olive nere: si tratta di una bontà dai sapori decisamente forti.
Tra i segni distintivi di questo prodotto tipico troviamo la forma ovale e il colore dorato.

 

Se volete assaggiare un altro piatto davvero gustoso della cucina regionale siciliana, provate gli arancini di riso bianchi.

Facile
6
60 minuti
Lievitazione: 1 ora
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Ingredienti

Per l'impasto:

  • 100 g di Burro Panetto Santa Lucia a temperatura ambiente;
  • 500 g di farina di semola rimacinata di grano duro;
  • 500 g di farina 00;
  • 10 g di lievito di birra;
  • 1 cucchiaio di miele d'acacia;
  • 20 g di sale;
  • 450 ml di acqua a temperatura ambiente

 

Per il ripieno:

  • 400 g di bietole;
  • 1 cipolla;
  • 1 kg di patate a pasta dura;
  • 400 g di salsiccia;
  • 300 g di caciocavallo;
  • 30 g di Parmigiano Reggiano;
  • 30 g di olive nere denocciolate;
  • olio extravergine d'oliva q.b.;
  • sale, pepe q.b.;
  • 1 cucchiaino di rosmarino;
  • 1 cucchiaino di timo;
  • 1 cucchiaino di paprica dolce;
  • 1 tuorlo d’uovo

Preparazione

Vediamo il procedimento per preparare questo piatto unico, perfetto per una cena autunnale o invernale.

 

01

Iniziate con la preparazione delle verdure: sbucciate e tagliate a rondelle sottili le patate, affettate la cipolla e sbollentate le bietole.

02

Sciogliete il lievito e il miele in 100 ml d'acqua; successivamente, in una ciotola unite le farine, il lievito sciolto nell'acqua, il Burro Santa Lucia a temperatura ambiente, il sale e, un po' alla volta, la restante acqua.

03

Lavorate l'impasto finché non risulta liscio e omogeneo, ricopritelo con una pellicola, lasciatelo riposare per circa un'ora (il suo volume dovrebbe raddoppiare) e, frattanto, dedicatevi alla farcitura.

04

Friggete in una teglia con tre cucchiai d'olio d'oliva le patate precedentemente aromatizzate con rosmarino, timo e paprica dolce e, una volta cotte, mettetele da parte; nella stessa teglia rosolate la cipolla e, da ultimo, saltate le bietole a cui avrete unito le olive denocciolate e la salsiccia privata del budello e tagliata a pezzetti.
Lasciate intiepidire le verdure prima di amalgamarle con il caciocavallo e il Parmigiano Reggiano; aggiungete sale e pepe a piacere.

05

Con l'impasto lievitato formate 12 palline del peso di circa 150 g ciascuna, schiacciatele (con le mani o con l'ausilio di un mattarello) in modo da formare dischi di pasta e appiattitene i bordi; su ogni disco disponete approssimativamente due cucchiai di ripieno.
Chiudete ciascuna mpanata siciliana con estrema delicatezza, evitando di rompere la pasta, e premetene il bordo con le dita o i rebbi della forchetta.

06

Disponete le mpanate siciliane su una teglia ricoperta di carta da forno e spennellatele con tuorlo d'uovo sbattuto; cuocetele in forno statico preriscaldato a 250° per 15-20 minuti.

Varianti

Con gli stessi ingredienti, potete preparare 2 grandi mpanate anziché 12 piccole: in questo caso, il procedimento rimane lo stesso, ma vanno allungati i tempi della cottura in forno a 45-60 minuti.
Le mpanate di queste dimensioni sono particolarmente adatte per essere servite, dopo essere state tagliate a pezzettini, come antipasto sfizioso.

 

Le varianti che potete provare sono davvero molte, soprattutto per quanto riguarda il ripieno: in passato, per farcire le mpanate si utilizzavano gli avanzi del cenone del giorno prima e anche oggi questa può essere un'ottima idea per evitare lo spreco alimentare.

Il caciocavallo può essere sostituito dalla ricotta, dalla tuma o dalla scamorza; quanto alle verdure, potete davvero sbizzarrirvi: oltre alle bietole, broccoli, spinaci, cavolo riccio, cime di rapa sono una bontà nel ripieno delle mpanate.
Se preferite i gusti di mare, provate la farcitura con gamberetti e salsa di pomodoro oppure con acciughe e cipolla (in questo caso, vista la presenza del pesce, è opportuno diminuire le quantità dei formaggi).

Un'altra idea molto sfiziosa (anche dal punto di vista decorativo) è l'aggiunta di semi di sesamo o di papavero: spargeteli a piacere sulle vostre mpanate dopo averle spennellate con il tuorlo d'uovo e prima di infornarle.

Suggerimenti

Uno dei segreti della preparazione di questa ricetta è l'idratazione lunga: più idratato è l'impasto, più delicata e fine risulterà la sfoglia.
Non importa che l'operazione sia effettuata con l'ausilio della planetaria o a mano, i liquidi devono sempre essere aggiunti alle farine molto lentamente, dando loro il tempo di assorbirsi completamente.
A lavorazione ultimata, la pasta di pane deve risultare molla, ma non appiccicosa.
Un altro esempio di impasto a idratazione lunga è quello della torte di rosa salata.

 

Vi sono alcuni accorgimenti da adottare per evitare che le patate si anneriscano e sfaldino durante la cottura; per prima cosa, dopo averle sbucciate e tagliate a rondelle, mettetele in ammollo in acqua e sale per circa trenta minuti in modo da eliminare parte dell'amido che contengono.
In secondo luogo, non aggiungete sale se non a cottura quasi ultimata poiché il sale fa rilasciare l'acqua presente nelle verdure.
Gli stessi accorgimenti possono essere adottati nella preparazione della torta salata con patate.

Quando aggiustate di sale e pepe la farcitura, ricordatevi che le olive nere le conferiscono già una certa sapidità e, quindi, non esagerate con il sale, soprattutto qualora esso sia già presente nella salsiccia.

É davvero fondamentale per la buona riuscita di questa pietanza utilizzare il forno statico che, a differenza di quello ventilato, riscalda lentamente e garantisce una perfetta cottura dei cibi anche al loro interno. Questo tipo di forno risulta ideale per tutti i prodotti contenenti lievito anche perché il processo di lievitazione in genere si completa durante la cottura.

Potete preparare questo piatto molto elaborato anche con largo anticipo: in questo caso, conservate le mpanate siciliane in frigo fino al momento della loro cottura in forno.

Curiosità

É possibile gustare questo cibo della gastronomia siciliana in quasi tutto il territorio dell'isola, ma esso assume nomi diversi a seconda della località: nel siracusano e nel nisseno si chiama, appunto, impanata o mpanata, nel ragusano scaccia, nel catanese scacciata, nell'agrigentino mbigliulata e nel palermitano sfinciuni.
Il nome mpanata richiama, senza dubbio, quello delle empanadas spagnole e sudamericane e, in effetti, vi sono alcune affinità tra le due ricette.

 

É usanza consumare le mpanate siciliane durante le festività autunnali e invernali, magari utilizzando per il ripieno avanzi del cenone; un altro piatto della cucina regionale siciliana perfetto per le feste e soprattutto per il menù di Natale è la cassata al forno.
Si dice che le mpanate siano simbolo di armonia familiare forse perché in passato la famiglia intera, inclusi i bambini*, si dedicava alla loro preparazione in vista delle festività: si trattava di un momento di forte aggregazione e, allo stesso tempo, di celebrazione.

*sopra i 3 anni

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