Santa LuciaPresenta

Pizza amatriciana

Ricetta creata da Galbani
Pizza amatriciana
Santa Lucia. Lo spirito creativo di Galbani.
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Presentazione

Se si pensa al guanciale e al pecorino romano non può non venire in mente la famosa ricetta della pasta all'amatriciana.

Questo piatto squisito, diventato un piatto tipico della cucina non solo romana e laziale, ma anche italiana, vogliamo presentarvelo in una veste diversa, ma altrettanto saporita: la pizza all'amatriciana.

Tutto il sapore di un primo piatto delizioso, realizzato sotto forma di pizza. Non potrebbe esserci cosa più buona. Vi mostreremo come fare per preparare la vostra pizza all'amatriciana, a partire dall'impasto fino al condimento e alla cottura. Con questa ricetta stupirete tutta la famiglia!

 

 

 

Facile
4
30 minuti
180
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Ingredienti

  • Per l'impasto:
  • 500 g di farina 00;
  • 125 g di lievito madre;
  • 250 ml di acqua;
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva;
  • 5 g di sale
  • Per il condimento:
  • 400 g di salsa di pomodoro;
  • 200 g di guanciale;
  • 350 g di Mozzarella Cucina Santa Lucia Galbani;
  • 50 g di pecorino romano grattugiato;
  • sale q.b.;
  • olio evo q.b.

Preparazione

Per una buona pizza, si sa, dovrete realizzare, come prima cosa un buon impasto. Munitevi di tutti gli ingredienti e iniziate la preparazione della vostra pizza all'amatriciana.

01

Per prima cosa, sciogliete il lievito nell'acqua tiepida. Disponete la farina a fontana su una spianatoia e create un buco al centro. Incorporate il lievito e l'acqua e iniziate a impastare. Aggiungete anche il sale e l'olio extravergine di oliva.

02

Lavorate l'impasto con le mani fino a quando avrete ottenuto un composto liscio e omogeneo. A questo punto, coprite l'impasto con un panno umido e lasciatelo lievitare per almeno 3 ore. Per una buona lievitazione, preparate l'impasto un giorno prima e lasciatelo lievitare in frigorifero per 24 ore.

03

Nel frattempo, dedicatevi alla preparazione del condimento: tagliate a fettine il guanciale e la Mozzarella Santa Lucia, condite a parte la salsa di pomodoro con olio extravergine di oliva e sale.

04

Quando l'impasto avrà raddoppiato il suo volume, stendetelo su una spianatoia infarinata e condite distribuendo sulla superficie della pizza prima la salsa di pomodoro, poi le fette di guanciale e quelle di Mozzarella Santa Lucia. Terminate con una spolverizzata di pecorino romano grattugiato.

05

Trasferite la vostra pizza su una teglia foderata di carta forno e infornate nel forno preriscaldato a una temperatura di 200° per circa 15-20 minuti.

06

Terminata la cottura, sfornate la vostra pizza e ultimate con un'ultima spolverizzata di pecorino romano prima di servire ancora calda e fumante.

Varianti

Sicuramente la prima variante che viene in mente per questo tipo di pizza è quella che prevede l'utilizzo della pancetta al posto del guanciale. Contrariamente a quanto si può immaginare, la differenza c'è e si sente. Si tratta di due tagli diversi di carne, ottenuti con lavorazioni diverse: questo determina un gusto più intenso del guanciale, condito all'esterno con sale e pepe, rispetto alla pancetta, che viene condita invece con spezie diverse.

Potete aggiungere, a vostro piacere, anche la cipolla direttamente sulla pizza o, in alternativa, fate soffriggere, in una padella a parte, la cipolla tagliata finemente con le fette di guanciale, sfumando con un po' di vino bianco. In questo caso, infornate dapprima la pizza con la sola salsa di pomodoro e la mozzarella, poi aggiungete il resto del condimento e proseguite la cottura in forno per altri 5 minuti.

Potete poi optare per una versione di pizza bianca e aggiungere più mozzarella e, perché no, anche un tipo diverso di formaggio. Si legano molto bene al guanciale il gorgonzola, la provola, ma anche un formaggio più delicato come la ricotta.

Aggiungendo l'uovo, poi, otterrete la variante conosciuta come pizza carbonara: squisita!

Perché non provare poi un abbinamento con i funghi? Il sapore delicato si sposa alla perfezione con quelli più intensi del guanciale e del pecorino.

Curiosità

La ricetta dell'amatriciana è nata, in realtà, in Abruzzo e solo in un secondo momento è giunta nella cucina regionale laziale. La gricia è considerata la sua antenata; si tratta di un piatto che risale all'epoca in cui Amatrice, la città in cui ha avuto origine questa ricetta, faceva parte del dipartimento dell'Abruzzo Ultra del Regno delle due Sicilie. Il nome gricia deriverebbe secondo alcuni da Grisciano, frazione del comune di Accumoli, non lontano da Amatrice. La gricia viene considerata ancora oggi un'amatriciana senza pomodoro.

La ricetta dunque nacque dopo il felice incontro degli amatriciani con il pomodoro lungo che veniva coltivato a Napoli: fu così che il sugo di pomodoro venne aggiunto al guanciale per condire gli spaghetti. Dapprima si trattava solo di una fra le tante salse che si potevano assaporare con il pane, un vero e proprio guazzetto; solo in un secondo momento diventò un condimento per uno dei primi piatti destinati a spopolare nella cucina italiana e in quella di tutto il mondo.

Questo sodalizio culinario tra Amatrice e Napoli arrivò poi nelle campagne dello Stato Pontificio grazie prima ai pastori abruzzesi che praticavano la transumanza e poi agli amatriciani che si stabilirono a Roma, nella seconda metà dell'Ottocento. L'amatriciana diventò subito popolare a Roma, gli spaghetti furono sostituiti dai bucatini e con il passare del tempo cominciò a essere considerata una specialità tutta romana.

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