Come usare il termometro per alimenti

Come usare il termometro per alimenti

Perché si usa il termometro per alimenti? E per quale ragione? Non è solo una questione di perfezionismo: il termometro da cucina è infatti estremamente necessario nella preparazione di determinate ricette.

Usato da chef professionisti, il termometro per alimenti ha il compito di controllare la temperatura dell'olio per friggere, di diversi cibi come la carne e il pesce, del vino, dello yogurt e persino del cioccolato!

In commercio esistono diversi tipi di termometri per alimenti, differenti a seconda degli usi.

Siete curiosi di saperne di più? Continuate a leggere!

Conoscere le temperature degli alimenti

Conoscere le temperature degli alimenti

Il termometro per alimenti è indispensabile per compiere determinate operazioni in cucina. Se ci pensate, infatti, la maggior parte delle volte che un cibo non viene fuori come desiderato, è a causa della cottura sbagliata.

Il forno, infatti, non mantiene sempre la stessa temperatura, per cui non è totalmente affidabile.

Anche regolarsi a occhio, cuocendo sul fornello, non è garanzia di un controllo perfetto, soprattutto nella cottura di determinati alimenti, come il pesce o la carne, dove il giusto grado di cottura fa la differenza.

Il termometro per alimenti è uno strumento che permette di preparare davvero tantissime ricette con risultati eccezionali. Conoscere le temperature standard di cottura dei cibi è il primo indispensabile passo da compiere per imparare a usare il termometro per alimenti in modo corretto.

Dovete considerare, infatti, che generalmente la lievitazione si ha a 30°, quindi pane, focacce e pizza, dovranno raggiungere sempre quella temperatura.

Le carni rosse per essere cotte al sangue in maniera ideale, devono raggiungere i 50°, mentre devono arrivare a 70° se di desidera servirle ben cotte. Il bollito, il tacchino, il coniglio e altri tipi di alimenti che richiedono una cottura più elaborata, raggiungono la cottura a 74°.

Il pesce e le carni bianche, come ad esempio il pollo, devono raggiungere l’esatta temperatura di 62° per essere considerati cotti a puntino.

La temperatura dell’olio da frittura, invece, per essere considerata perfetta, deve essere compresa tra i 170° e i 180 °.
I vari tipi di termometri per alimenti

I vari tipi di termometri per alimenti

Per imparare a usare i termometri per alimenti, è importante anche imparare a conoscerne le differenze.

I termometri ad uso alimentare sono strumenti molto professionali e di conseguenza sono diversi gli uni dagli altri, poiché la loro forma e conformazione varia a seconda della destinazione d’uso.

In linea di massima, i termometri per alimenti si dividono in due tipi: i termometri a infrarossi (senza contatto) e i termometri a inserimento (da contatto).

Questa distinzione però non basta a far comprendere le potenzialità del termometro per alimenti, che in cucina si rivela essere un accessorio prezioso e veramente utile per la preparazione di tantissimi piatti.
Come usare il termometro per alimenti a inserimento

Come usare il termometro per alimenti a inserimento

I termometri a inserimento possono essere di 4 tipi. Per cominciare, abbiamo il termometro da temperatura da arrosti, chiamato anche termometro da temperatura al cuore.

Potete usare questo termometro per misurare la temperatura della carne. Il suo utilizzo è abbastanza facile: è necessario inserire la sonda metallica all'interno del cibo che state cucinando, in tal modo potete misurare in modo preciso la temperatura durante la cottura, regolandovi di conseguenza. L’arrosto può essere cotto sulla griglia, nel forno e su fiamma, come ad esempio il coniglio arrosto in padella.

Se state cucinando un pollo, seguite questi consigli: inserite il termometro per alimenti nella coscia, cioè la parte che impiega più tempo a cuocere, e ricordate che per essere considerata cotta nel modo ideale, la temperatura deve arrivare a un minimo di 75° fino a un massimo di 85°.

Se invece state cucinando manzo, maiale oppure agnello, ricordatevi di non inserire mai il termometro vicino all'osso, ma nella parte più morbida del cibo.

Il secondo tipo di termometro per alimenti da inserimento è il termometro a sonda, generalmente munito di sonda a filo. Questo tipo di strumento è molto professionale, ideale per la misurazione di temperature alte, che raggiungono anche i 300°. Diventa indispensabile, ad esempio, per la preparazione di alcuni dolci, quando è necessario caramellare lo zucchero o realizzare marmellate e confetture o ancora per controllare la temperatura di ripieni e farciture, come di una squisita crema al burro al cioccolato.

Generalmente questo tipo di termometro si divide in due unità: lo spillone d’acciaio, che va inserito all'interno della carne, e il display con l’unità misuratrice, che rimane all'esterno e che suonerà in maniera automatica non appena la temperatura avrà raggiunto i gradi giusti.

I termometri per alimenti a sonda, essendo dotati di batteria, sono molto utili anche per cucinare con il barbecue: il fatto che siano portatili li rende i migliori tra i vari utensili per la cucina. Provate a utilizzare questo termometro con un delizioso pollo al barbecue: vedrete che risultato!

Il terzo tipo di termometro per alimenti a inserimento è il termometro per friggere. Verificare la temperatura dei fritti ha notevoli vantaggi: in primo luogo rimane inalterato il sapore dei cibi, in secondo luogo può essere usato anche e soprattutto da chi ama friggere i cibi in padella o con la friggitrice. Verdure, patatine, cotolette e qualsiasi tipo di antipasto che necessita di essere fritto, potrà essere tenuto sotto controllo e risultare fragrante al punto giusto e perfettamente saporito.

Usare il termometro per friggere è molto facile: basta agganciare il termometro (appositamente realizzato con una clip) ai bordi di pentole e padelle, per controllare con estrema facilità la temperatura dei liquidi contenuti all’interno. Per mantenere la temperatura costante, poi, vi basterà regolare la fiamma.

Il quarto e ultimo tipo di termometro per alimenti da inserimento è il termometro da zucchero, generalmente rivestito da acciaio inox, ideale per la realizzazione di varie preparazioni dolci, come il caramello.

Di questa categoria ne esistono anche tipi specifici per le varie preparazioni, come ad esempio il termometro da cioccolato, realizzato con un tipo di plastica resistente al calore e usato per temperare il cioccolato, un’operazione che si compie per rendere la superficie di barrette, uova e palline di cioccolato, liscia e soprattutto priva di quella patina bianca causata dal burro di cacao che affiora in superficie se non è cotto seguendo precisi standard di temperatura.

Molto utile in cucina è anche il termometro per la lievitazione, ottimo per calcolare in maniera precisa e affidabile l’esatta cottura di tutti quegli alimenti che necessitano di una corretta panificazione, essenziale per ottenere risultati di altissimo livello: panettoni e pandori, oltre che pane, pizze, brioches, hanno bisogno di un controllo che deve rasentare il più possibile la perfezione, ovvero la lievitazione deve raggiungere i 30° e in alcuni casi (come ad esempio per il panettone), non deve superare i 26°.

Un termometro per alimenti molto usato è il termometro per yogurt. Per usarlo dovrete inserire la piccola sonda di cui è composto all’interno dello yogurt e così calcolarne la fermentazione ottimale, che oscilla tra i 40° e i 45°, misurazione che apparirà nel display digitale.

Un termometro per alimenti molto apprezzato e facile da usare è anche il termometro da vino, da fissare intorno alla bottiglia, sulla sua superficie. Alcuni vini esprimono la loro qualità se gustati a una temperatura che oscilla tra i 4° e gli 8°, è il caso ad esempio degli spumanti secchi, dolci, o dei vini frizzanti.

Altri vini, invece, più corposi e dalla struttura grande, vanno gustati ad una temperatura di 18°.
Come usare il termometro per alimenti a infrarossi

Come usare il termometro per alimenti a infrarossi

I termometri per alimenti a infrarossi (ovvero senza contatto), sono termometri digitali che registrano le emissioni di calore degli alimenti. Si usano per monitorare la cottura delle pizze nei forni da pizzeria, oppure per misurare la temperatura dei liquidi e della parte esterna dei cibi.

Una nota a parte merita il termometro da forno a microonde, che viene usato in particolare per verificare che la cottura del cibo sia uniforme, a seconda che stiate riscaldando gli alimenti (generalmente tutto ciò avviene a 74° per pochi secondi), oppure che li stiate cuocendo. Generalmente si devono raggiungere tra i 60° e gli 68° per garantire una cottura ottimale dei vari cibi.

Come vedete, saper usare termometri per alimenti offre davvero numerosi vantaggi. Sono veramente tanti gli usi che se ne possono fare e ciò che importante è che assicurano risultati finali davvero eccezionali. Non c'è niente di più bello che realizzare pietanze favolose sotto tutti i punti di vista, per far felici davvero tutti portando in tavola manicaretti degni della migliore cucina!

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