La pastinaca sativa, o semplicemente pastinaca, è un ortaggio abbastanza particolare. Si tratta di un tubero appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, coltivata in origine in Europa centrale e oggi ampiamente diffuso in tutto il continente. La sua diffusione nel Mediterraneo si deve a Tiberio che pare l'abbia fatta importare dalla Valle del Reno. Pare infatti che i Germani, popolo di guerrieri, ne fossero particolarmente ghiotti, tanto da utilizzarla spesso come base per numerosi piatti, soprattutto zuppe e stufati, particolarmente consumati per combattere il freddo delle lande germaniche.
Prima della scoperta dell'America, e dunque dell'introduzione delle patate nella cucina europea, i piatti in cui veniva utilizzato questo ortaggio bizzarro erano numerosissimi. Di fatto la sua coltivazione in Europa è quasi completamente scomparsa, in favore delle patate e delle carote, nonostante la sua crescita nell'orto sia rapida e non necessiti di particolare cura.
Prima di elencare nel dettaglio le caratteristiche di questo tubero, esaminiamo quali sono i principali tuberi che potete trovare tra i banconi dell'ortofrutta:
- le patate: originarie del continente americano, utilizzate per svariati usi e apprezzata anche nelle sue innumerevoli varianti tra cui la patata viola, la patata dolce e le patate novelle da gustare al forno intere come contorno ad un succulento arrosto.
- le carote dal tipico colore aranciato, originaria dell'Afghanistan e diffusa anche nella variante gialla e viola.
- il sedano rapa: si tratta di un tubero dalle grosse dimensioni, utilizzato per la preparazione di carpacci o per deliziosi arrosti vegetariani che non prevedono l'utilizzo di carne. Infatti può essere cotto in forno con aromi e verdure ed essere presentato intero in una sontuosa tavolata domenicale. Il gusto è piacevole al palato e la consistenza è abbastanza carnosa, tanto da essere soprannominato "la carne dell'orto".
- la rapa rossa o barbabietola: questo tubero è molto diffuso nell'Europa dell'est per preparare innumerevoli ricette. Dal barszcz, zuppa della cultura culinaria slava, alla torta di barbabietola, può essere mangiata sia nella versione dolce che in quella salata. Il suo sapore infatti è piuttosto dolce e può essere adattato a diversi sapori.
- i ravanelli: sono il trionfo dell'insalata. I ravanelli presentano delle dimensioni nettamente inferiori rispetto agli altri tuberi e si prestano per essere tagliati a fette sottili ed essere aggiunti in tutte quelle preparazioni che necessitano di un tocco di freschezza e croccantezza.
- il topinambur: è conosciuto con diversi nomi come rapa tedesca, carciofo di Gerusalemme o girasole del Canada. Ha una forma molto simile a quella dello zenzero ma un sapore molto più simile ad una patata. Per questo viene utilizzato per la preparazione di vellutate e gustosi contorni.
- il prezzemolo da radice: pochi sapranno che il prezzemolo, oltre a produrre verdi e saporite foglie utilizzate nella preparazione di brodi e salse aromatiche, presenta una saporita radice, che cresce soprattutto nell'Europa centrale, e che viene utilizzata per la preparazione di zuppe e minestre e come base del soffritto.
Da notare come, nonostante sia un'idea piuttosto diffusa, la cipolla non sia un tubero, bensì un bulbo: si tratta di verdure che crescono sotto terra come i tuberi.
In ultimo la pastinaca che presenta la forma di una carota ma dal colore bianco sporco tendente al beige nocciola. Il suo sapore dolce rende ogni piatto delizioso e delicato: può essere utilizzata cotta per preparare una purea o una vellutata, grazie alla raffinatezza del suoi sapore, oppure per preparazioni più croccanti come chips o fritture in padella perché la sua consistenza è particolarmente coriacea da cruda. Sia la buccia che il suo interno risultano particolarmente dure e per questo, nel caso di un carpaccio o di un'insalata veloce, la pastinaca va affettata con l'aiuto di una mandolina o di un pelapatate per ricavare delle strisce sottili che donino consistenza senza risultare difficili da masticare.
Potete realizzare un delizioso tortino di pastinaca, affettando delle fette sottili di pastinaca a rondelle e posizionandole sul fondo di una tortiera ben oleata di grandi dimensioni o di piccoli pirottini monoporzione. Una volta che avrete cosparso l'intera superficie del vostro supporto di cottura dovrete preparare un ripieno gustoso e avvolgente che contrasti con la dolcezza della pastinaca. Noi vi consigliamo di mescolare della ricotta con del parmigiano reggiano, un po' di sale e pepe, delle fettine di carciofi sott'olio o di carciofi freschi (in questo caso dovranno essere ben irrorati con del succo di limone per non ossidarsi) e qualche erba aromatica a vostro piacere, come il rosmarino o la salvia.
Prima di stendere il ripieno avvolgete la base dei vostri tortini con delle fette di speck o prosciutto crudo che doneranno il giusto grado di salinità al vostro piatto sfizioso. A questo punto inserite all'interno un cucchiaio di ripieno e richiudete con lo speck e delle rondelle sottili di pastinaca. Cospargete con un filo d'olio extravergine, del parmigiano grattugiato, del sale e del pepe macinato. In questo modo otterrete una crosticina croccante che contrasterà con il morbido ripieno. Infornate a 180° per circa 15 minuti e avrete pronto un contorno perfetto per un secondo di carne, come le scaloppine al forno o, perché no, di pesce come il succulento filetto di salmone.
Una piccola variante: se non vi piace che la pastinaca abbia una consistenza troppo soda ma preferite che l'esterno del vostro tortino rimanga morbido come il ripieno, potete scottare le fette di pastinaca in acqua bollente per circa 5 minuti, in immersione o al vapore, utilizzando l'apposito cestello. Quando si saranno completamente raffreddate potrete procedere seguendo i passaggi nello stesso modo. La pastinaca bollita sarà avrà un sapore più tenue, e sarà adatta per essere consumata sia dai grandi che dai piccini*!
*sopra i 3 anni