Oggi cuciniamo insieme
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Santa LuciaPresenta

Tiramisù al tè matcha

Ricetta creata da Galbani
Tiramisù al tè matcha
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Mascarpone Santa Lucia
Mascarpone Santa Lucia
Santa Lucia. Lo spirito creativo di Galbani.
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Presentazione

Non c’è nulla di più goloso e irresistibile del tiramisù: cremoso e delizioso, è uno dei dolci al cucchiaio più amati dagli italiani. Per di più, è semplice da preparare e non necessita di cottura, e si presta a mille varianti, per cui è l’ideale per dar sfogo alla fantasia, anche quella dei pasticceri meno esperti.

Qui presentiamo una versione d’ispirazione orientale, in cui al posto del caffè e del cacao si utilizza la polvere di matcha, un tè verde che viene dal cuore del Giappone, dal sapore aromatico ma delicato. Questa ricetta – conosciuta anche con il nome di tiramisù al tè verde o matchamisù – è ideale per realizzare con facilità un dessert da fine pasto, o una sfiziosa merenda che, grazie all’assenza di caffè, è adatta anche ai bambini*.

Pochi semplici ingredienti e un po’ di spazio in frigorifero, per quattro deliziose monoporzioni: ecco cosa vi serve; per tutto il resto troverete qui dei pratici consigli e le istruzioni per un risultato che vi saprà soprendere!

* sopra i tre anni.

Facile
6
30 minuti
60 minuti (tempo di riposo)
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Ingredienti

  • 250 g di Mascarpone Santa Lucia Galbani
  • 2 uova
  • 120 g di zucchero
  • 200 g di savoiardi
  • 3 cucchiaini di tè verde matcha
  • 200 ml di acqua
  • 100 g di cioccolato fondente

Preparazione

Per preparare il tiramisù al tè matcha vi basterà seguire questi semplici step: con pochi consigli avrete un dessert fatto in casa, ma a regola d’arte.

01

Iniziate dalla preparazione del tè: portate ad ebollizione l’acqua e versatela in un contenitore insieme a un cucchiaino di tè matcha, mescolando bene per evitare che si formino grumi. Lasciate intiepidire. Nel frattempo, tritate grossolanamente il cioccolato e tenetelo da parte

Tiramisù al tè matcha step 1
02

In una ciotola capiente montate i tuorli delle uova insieme allo zucchero, fino ad ottenere una consistenza spumosa; aggiungete poi, con delicatezza, il mascarpone, un cucchiaio alla volta, e infine unite anche i restanti due cucchiaini di tè matcha. Otterrete un composto verde, cremoso e leggermente profumato.

Tiramisù al tè matcha step 2
03

In un’altra ciotola, sbattete energicamente gli albumi, finché non saranno montati a neve ben ferma. Prendetene un cucchiaio e stemperate la crema al mascarpone, poi aggiungete un cucchiaio di albumi montati alla volta, mescolando con molta delicatezza dal basso verso l’alto, per non smontare le uova. Infine, unite alla crema anche il cioccolato tritato, lasciandovene una parte per la decorazione.

Tiramisù al tè matcha step 3
04

Prendete quattro bicchieri o coppette e iniziate a comporre il tiramisù: sporcate il fondo del contenitore con un po’ di crema, poi componete la base con un savoiardo spezzato a metà e intinto nel tè, coprite con uno strato di crema. Ripetete l’operazione sovrapponendo altri due strati di savoiardi ricoperti di crema al mascarpone.

Tiramisù al tè matcha step 4
05

Riponete in frigorifero a riposare per almeno un paio d’ore e poi potrete servire il vostro dolce decorando la superficie con un po’ di cioccolato a scaglie.

Tiramisù al tè matcha step 5

Varianti

Come accennato, questa ricetta, così come quella del tiramisù al caffè, si presta molto bene a rivisitazioni e modifiche, da effettuare in base ai gusti del commensale.

Tra le idee più gettonate c’è sicuramente quella del tiramisù senza uova, che può essere facilmente applicata anche alla ricetta con il tè matcha. Basterà infatti creare una crema al mascarpone incorporando della panna montata con lo zucchero, che sostituirà gli albumi a neve: in questo modo avrete un dolce dal gusto deciso e dalla consistenza cremosa al punto giusto, ma dal sapore leggero.

Il tiramisù è un dolce particolare anche perché non prevede direttamente l’uso di farina; i savoiardi, però, ne contengono molta. Se volete realizzare una versione del tiramisù al tè verde senza glutine, potete sostituire i savoiardi con dei biscotti gluten-free, avendo cura di sceglierne una tipologia sufficientemente spugnosa o permeabile, in modo che assorba bene il tè quando viene inzuppata.

Il tiramisù al tè verde è anche un’ottima soluzione per riciclare i dolci avanzati dalle feste: provate ad esempio a utilizzare come base del buon Pan di Spagna, il pandoro o il panettone, utilizzandoli – leggermente inzuppati di tè – al posto dei savoiardi. In questo modo darete una nuova vita a prodotti che non andrebbero sprecati e, allo stesso tempo, potrete sperimentare nuovi sapori e consistenze.

Se volete dare più gusto e profumo al vostro dolce, inoltre, potete arricchire il vostro tiramisù al tè matcha con altre spezie: il cardamomo, ad esempio, è perfetto per sostituire o accompagnare il sapore del tè verde, e si sposa molto bene anche con la crema al mascarpone. È anche possibile eliminare il cioccolato dalla ricetta, o sostituirlo con della polvere di cacao: ne saranno sufficienti 25 grammi per dare sapore alla crema al mascarpone.

Suggerimenti

Sebbene sia una ricetta piuttosto semplice ed immediata, esistono alcuni pratici suggerimenti che vi permetteranno di ottenere un tiramisù degno di un ristorante, e di perfezionare sempre più la vostra ricetta. Eccone alcuni!

Il segreto di un buon tiramisù è tutto nelle uova: devono essere freschissime, e bisogna montarle bene, in modo da raggiungere la giusta consistenza; solo degli albumi montati a neve perfettamente possono garantire una corretta cremosità.

Il colore del tè matcha è davvero bello e vivace: sarebbe un peccato non valorizzarlo al meglio. Vi suggeriamo quindi di prendervi qualche minuto per realizzare una bella presentazione del vostro dolce. Una buona idea è certamente quella di utilizzare un po’ di polvere di tè verde per decorare la superficie del tiramisù: se non utilizzate le monoporzioni in coppetta o in bicchiere, potete creare una decorazione sul piatto o sperimentare alcune idee interessanti su come impiattare il vostro tiramisù con frutta e forme particolari.

A proposito di forme, questo dolce può essere variato leggermente in modo da adattarsi anche ad occasioni più specifiche, come compleanni e ricorrenze. Se ad esempio volete spegnere le candeline su un dessert che abbia tutto il sapore del tiramisù al tè matcha e insieme la praticità di una torta di compleanno, seguite la ricetta per la Torta Tiramisù alla Crema Dolce al Mascarpone, sostituendo caffè e cacao amaro con il tè matcha. Otterrete una torta dalla forma perfetta per celebrare feste e compleanni, e anche in questo caso non dovrete cucinare nulla sui fornelli, né accendere il forno!

Curiosità

Probabilmente lo avrete già notato: il tiramisù è uno dei dolci più frequentemente serviti nei ristoranti. La sua assidua presenza sulle carte dei locali è certamente dovuta alla possibilità di realizzare la preparazione di questo dolce con molto anticipo, conservando così il prezioso tempo del servizio per le altre portate, che hanno bisogno di essere cucinate o assemblate pochi minuti prima di essere portate al tavolo.

Una consuetudine, questa, che si può facilmente trovare in ogni regione d’Italia, da nord a sud: persino sulle origini di tale squisitezza molti luoghi diversi rivendicano la propria paternità: c’è chi dice che il tiramisù sia stato inventato tra le mura della città di Siena, chi in Veneto o in Friuli-Venezia Giulia, e persino chi sostiene che sia opera delle prodezze di un pasticcere torinese.

Ogni ristorante – così come ogni famiglia – vanta però la sua personale ricetta: c’è ad esempio chi si avventura in particolari rivisitazioni (abbiamo sentito parlare, ad esempio, di tiramisù scomposti) o in varianti sugli ingredienti (tiramisù alle fragole o al liquore, ma anche il “birramisù”) e chi cambia basi e preparazioni (è ormai molto diffusa la ricetta della cheesecake-tiramisù).

La versione al tè matcha, proprio per la sua ispirazione orientale, è particolarmente diffusa nei ristoranti fusion e nei posti in cui si mangia sushi o cucina cinese. Il punto, dopotutto, è proprio questo: riuscire a unire due culture in apparenza molto distanti, come quella italiana e quella giapponese, ma che allo stesso tempo possono condividere gusti, sapori e profumi in uno stesso piatto.

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