Come conservare in casa le farine?

Come conservare in casa le farine?

In commercio esistono innumerevoli tipi di farina ma in qualunque caso è bene osservare alcune regole di conservazione per mantenere integro il prodotto e non compromettere la realizzazione delle vostre ricette: che si tratti di una fragrante focaccia salata o di deliziose torte dolci, il sistema non cambia. Per prima cosa bisogna constatare il livello di umidità e di temperatura dell'ambiente esterno. Le modalità di conservazione, infatti, dipendono molto dalla stagionalità e dalla quantità di luce.

Pane e pizza ma anche biscotti e dolci sono tutti alimenti contenenti glutine e amidi che, se non conservati in una confezione adatta, possono essere sottoposti a contaminazione da parte di batteri e insetti. Bisogna dunque avere particolare attenzione, non soltanto in una preparazione sottoposta a cottura, ma anche con i farinacei crudi: riso, grani e farine presentano caratteristiche che li espongono a facile deterioramento. Muffe e insetti possono infatti alterarne il sapore, il colore e la consistenza.

Bisogna però ricordare che le tarme della farina si formano se la farina è di buona qualità; si tratta infatti di una prova del basso utilizzo di fertilizzanti chimici per il trattamento del grano o delle materie prime utilizzate per la realizzazione delle vostre farine. Per conservare al meglio i vostri prodotti bisogna dunque osservare due regole principali: la corretta conservazione del prodotto e la pulizia della dispensa in base ai livelli di temperatura e umidità. Scopriamo allora insieme quali sono le regole da seguire per preservarli al meglio.

Conservare la farina: come e dove

Il luogo migliore per conservare la farina è un luogo asciutto. La dispensa è il posto perfetto se dotata di ante scure che possano riparare i vostri prodotti dai raggi solari o dalla luce domestica. Il contenitore di farina migliore è sicuramente il barattolo di vetro con guarnizione in gomma. Per conservare grandi o piccole quantità di farina potete utilizzare gli stessi contenitori che si utilizzano per conservare la pasta. Sono il luogo ideale per conservare i vostri cibi a riparo sia dagli insetti che dalle fonti di calore. Riponeteli sempre in un luogo asciutto, lontano da dirette fonti di calore e assicuratevi che i vostri barattoli abbiano una chiusura ermetica. Grazie alla barriera tra il prodotto e l'aria, diminuiranno notevolmente le possibilità di formazione di farfalline, tarme, nonché la maturazione e la successiva fermentazione della farina che contribuirebbe alla nascita di muffe non commestibili.

Per quanto riguarda la temperatura, invece, assicuratevi che l'ambiente circostante non sia troppo caldo né troppo freddo; nel primo caso la farina fermenterebbe in breve tempo, mentre nel secondo si formerebbero antiestetici grumi che comprometterebbero le realizzazioni delle vostre ricette. Noi vi sconsigliamo di riporre la farina in un sacchetto e successivamente nel freezer come facevano le nostre nonne. Se però l'ambiente di casa vostra è troppo caldo potete riporre la farina in frigorifero, all'interno di un apposito sacchetto di plastica alimentare. Ricordate però che per utilizzare il prodotto per le vostre preparazioni dovrete rimuoverlo dal frigo 10-15 minuti prima dell'utilizzo e setacciarlo; in questo modo la farina tornerà alle condizioni ottimali per la preparazione di innumerevoli pietanze.

Durata e scadenza media

Per conservare le farine dovete sempre attenervi alle date di scadenza riportate sulle confezioni dei prodotti. Di norma le farine di grano (sia tenero che duro) si conservano per 6-8 mesi; superato questo lasso di tempo la farina potrebbe non conservare le stesse proprietà nutrizionali. La farina integrale, invece, è leggermente più delicata di quella industriale e raffinata, perché conserva un maggior numero di proprietà nutrizionali e di elementi originari del chicco di grano, per cui è più facile che possa deteriorarsi. Per questo vi consigliamo di conservarle per un periodo non superiore ai 2 mesi.

Le farine ottenute dalla macinazione della frutta secca (ad esempio quella di castagne, adatta alla preparazione del castagnaccio) o dei legumi (come la farina di ceci, utilizzata per realizzare la farinata toscana o lepanelle) sono invece molto più umide quindi potrebbero avere un periodo di conservazione molto più breve. In quest'ultimo caso scegliete sempre un luogo leggermente più asciutto rispetto a quello che utilizzereste per conservare la farina di grano.

Evitare la formazione delle farfalline

Esistono vari metodi per preservare i farinacei al meglio negli appositi contenitori. La prima regola per evitare la visita di tarme e farfalline è la pulizia, non soltanto dei contenitori della farina, ma anche della dispensa e degli ambienti della cucina. Per pulirla potete utilizzare una soluzione di acqua e aceto o di acqua e ammoniaca. Non abbiate timore del forte odore che quest'ultima potrebbe emanare. Basta fare asciugare le superfici all'aria ed avere cura di arieggiare bene l'ambiente dopo la fase di pulizia; in questo modo le particelle odorose evaporeranno evitando di lasciare sgradevoli odori nella vostra cucina. Per aiutarvi potete utilizzare degli oli essenziali di alloro, lavanda o eucalipto, sia per un piacere olfattivo che per allontanare gli insetti che saranno immediatamente infastiditi dall'odore di queste essenze. Vi basta aggiungere qualche goccia di olio essenziale nella soluzione che utilizzate normalmente per la pulizia o in acqua e aceto.

Se invece volete optare per una soluzione a basso costo potete utilizzare delle scorze d'arancia nella quale avrete inserito dei chiodi di garofano. Vi basterà esercitare una leggera pressione con il chiodo sulla buccia per bloccarlo all'interno e posizionare poi la buccia vicino ai contenitori della farina. In questo caso però ricordate che le farine funzionano come spugne e assorbono molto facilmente gli odori circostanti. Per questo, nel caso in cui vogliate optare per la soluzione con le bucce d'arancia, vi consigliamo di scegliere un contenitore ermetico di vetro; in questo modo il prodotto rimarrà integro senza assorbire alcun tipo di odore. Inoltre, ricordate che la buccia d'arancia è un prodotto vivo, che subisce anch'esso il deterioramento; per questo va cambiato ogni 5-7 giorni per evitare la formazione di antiestetiche muffe.

Se invece le farfalline sono già presenti non vi sarà d'aiuto setacciare la farina; infatti, gli insetti potrebbero aver già deposto delle uova nella vostra farina, praticamente invisibili ad occhio nudo e impossibili da rimuovere. Vi consigliamo dunque di non utilizzarla per le vostre preparazioni per non compromettere le vostre ricette.

Con questi piccoli suggerimenti avrete per sempre debellato insetti e farfalline!

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