Come pulire il tagliere

In cucina, i taglieri sono l'alleato perfetto delle grandi preparazioni, soprattutto in occasione di cene speciali, per tagliare adeguatamente le vostre verdure, il pane o i più nobili tagli di carne.

L'obiettivo principale durante il taglio dei cibi è di evitare macchieantiestetiche e odori sgradevoli che possono annidarsi per lungo tempo sulla superficie. Eliminare lo sporco e i cattivi odori possono sembrare operazioni ostiche e riservate soltanto a prodotti chimici; nulla di più sbagliato!

Pulire i taglieri è un'operazione veloce, se compiuta con il giusto metodo e l'attrezzatura adeguata. Vi bastano alcuni semplici strumenti per il lavaggio e alcuni ingredienti di semplice reperibilità, come il bicarbonato di sodio, il succo del limone e altri piccoli ingredienti tipici dei rimedi della nonna.

Se volete avere cura dei vostri strumenti da cucina, scoprite qual è il modo corretto per trattare adeguatamente le superfici dei vostri taglieri.

Come pulire il tagliere di legno

Talvolta il detersivo per i piatti non basta. Bisogna ricorrere a metodi più efficaci, soprattutto se si parla di un materiale poroso come il legno.

Essendo un materiale vivo, il legno è capace di assorbire bene sia gli odori che i batteri. Per questo è sempre importante sciacquarlo da ogni residuo di acqua, altrimenti potrebbero svilupparsi delle muffe che a lungo andare potrebbero danneggiare la vostra salute.

Il legno è spesso utilizzato in cucina per la sua notevole resistenza ma anche per la sua scarsa conduzione di calore, come il sughero e tutti i semimetalli. Tuttavia, la sua porosità non lo rende un materiale altamente igienico. Per questo il tagliere di legno è assolutamente vietato nelle cucine professionali perché un uso continuativo lo rende particolarmente esposto ai germi e ad accumulare residui alimentari che trattengono l'umidità così come i cattivi odori.

Nella vostra cucina di cucina di casa però il legno può essere un materiale di grande effetto estetico da utilizzare come valida alternativa alla plastica a patto che venga sottoposto frequentemente a lavaggio per rimuovere accuratamente i batteri. L'unica regola è quella di usare un disinfettante naturale ed evitare di aggiungere detersivi chimici, dato l'elevato potere assorbente di questo materiale. Il rischio sarebbe quello di far assorbire al vostro tagliere il disinfettante chimico che verrebbe rilasciato sul cibo nel momento in cui lo appoggiate sulla sua superficie.

Per questo motivo è altresì fondamentale risciacquare bene la superficie dopo ogni lavaggio e procedere a una pulizia costante dell'utensile dopo ogni utilizzo e a una detersione più profonda almeno una volta al mese. Per la pulizia quotidiana del vostro tagliere munitevi di una spugnetta e un sapone di Marsiglia, oppure un detersivo per piatti non aggressivo, come il detersivo per piatti fai da te, realizzato utilizzando prodotti naturali.

Per realizzare la vostra miscela personale dovrete ricordare queste semplici regole: il limone e il sale eliminano cattivi odori e residui di cibo, il bicarbonato (spesso unito al limone) serve a mantenere una pulizia profonda e l'aceto ha un forte potere disinfettante e per questo viene spesso sostituito alla candeggina nell'igiene per la casa.

Per realizzare un sapone fai-da-te potete scegliere di miscelare questi ingredienti tutti insieme o in parte, con dell'acqua calda, per realizzare il vostro igienizzante personalizzato, adatto a scopi specifici. Potete realizzarne uno più aggressivo per trattare le superfici dopo aver tagliato le cipolle per una zuppa di cipolle e uno più delicato, se magari state realizzando una Pan di Spagna alle fragole e ne avete appena tagliato una generosa quantità sul vostro tagliere.

Per un pulito più intenso potete aggiungere anche qualche cucchiaio di bicarbonato di sodio a del sapone di Marsiglia liquido e regolare di conseguenza la quantità d'acqua da aggiungere per diluire il vostro detersivo naturale ed ottenere un prodotto più o meno fluido. Inoltre, per un profumo più intenso potete aggiungere qualche goccia di olio essenziale di agrumi ai vostri detersivi fai da te, come quello di bergamotto o quello ai semi di pompelmo che annovera delle potenti proprietà disinfettanti.

Con questi rimedi naturali igienizzare è più sicuro e vi permette di evitare gli sprechi, risparmiando denaro pur prendendovi cura dei materiali della vostra cucina. Con questo detergente potrete eliminare le tracce di sporco da tutti gli utensili in legno. Vi basterà seguire qualche piccola regola: utilizzate qualche goccia di detersivo fai-da-te e cospargetelo su tutta la superficie del tagliere o dei vostri utensili con l'aiuto di una spugnetta. Strofinate delicatamente per far penetrare il detersivo nel legno, stando bene attenti a pulire adeguatamente anche i solchi che potrebbe avere il vostro tagliere nel caso in cui si tratti di un legno naturale che presenta delle venature. Lasciate agire il sapone per un minuto o due e sciacquate con acqua tiepida finché il sapone non sarà stato completamente eliminato.

Non sfregate troppo per evitare di rigare il tagliere o, ancor peggio, per far staccare pezzi di legno m procedete con un movimento delicato che faccia penetrare la miscela di limone e aceto senza troppo sforzo. Fate asciugare all'aria il vostro tagliere sempre in posizione verticale per evitare il proliferare di batteri e l'insorgenza di muffa che potrebbe crearsi con la condensa delle goccioline.

Se invece avete tagliato della cipolla o magari della carne particolarmente saporita e avete capito che l'odore forte di questi cibi non va più via dal tagliere, dovrete precedere con un metodo leggermente più aggressivo ma che prevede sempre l'utilizzo di ingredienti semplici che non rovinino il materiale naturale del legno.

Realizzate un leggero scrub con del sale grosso e del bicarbonato di sodio e procedete strofinando la polvere così ottenuta con l'aiuto di mezzo limone. Evitate di strofinare troppo a fondo per non rovinare la superficie del legno. Una volta che la miscela si sarà assorbita, lasciatela agire per qualche minuto e risciacquate con acqua tiepida. Passate un panno morbido sul tagliere finché non sarà completamente asciutto.

E se il tagliere risultasse troppo opaco dopo una pulizia troppo aggressiva? Niente paura, basta utilizzare un vecchio rimedio della nonna: l'olio di semi di lino, ottimo per lucidare qualunque superficie. Strofinatelo con un batuffolo di cotone idrofilo o con un panno asciutto una volta che l'asciugatura sarà completamente ultimata e lucidate così tutta la superficie del tagliere. Lasciatelo asciugare all'aria finché l'olio non si sarà completamente assorbito.

Come pulire il tagliere di teflon

Il politetrafluoroetilene (PTFE), meglio conosciuto come teflon, è un materiale altamente antiaderente. Si tratta di un marchio registrato nel 1945 da Roy Plunkett che scoprì questo materiale mentre stava fabbricando un nuovo idrocarburo da utilizzare come refrigerante per i cicli a compressione.

Oggi il teflon è il materiale più utilizzato per la realizzazione di pentole e padelle, proprio per le sue proprietà antiaderenti. Si tratta di un materiale ceroso, estremamente scivoloso e insolubile anche a contatto con gli agenti chimici più aggressivi. Recentemente è stato studiato un nuovo impiego del materiale per scopi tecnici come il rivestimento di materiale da campeggio e da trekking, l'arredamento e per la realizzazione di nuovi utensili da cucina, come i taglieri per uso domestico.

Infatti, questo materiale, viene spesso utilizzato per la realizzazione di piani da lavoro professionali in cucine di ristoranti e pizzerie per la sua alta capacità di resistenza e la sua facile manutenzione. Peraltro, ogni cucina professionale, ha un tagliere di colore differente, in base all'utilizzo finale che ne viene fatto: un colore per la carne cruda, un colore per le verdure crude, un colore per i formaggi ecc. I taglieri in teflon colorato vengono proprio prodotti con questo scopo: permettere una diversificazione degli alimenti ed evitare inutili contaminazioni.

Il teflon però non può essere lavato in lavastoviglie, così come tutte le padelle o le pentole. Già perché, per prima cosa, potrebbero perdere la loro proprietà antiaderente e, in secondo luogo, il calore della lavastoviglie, di temperatura decisamente più elevata rispetto a quello dell'acqua calda corrente potrebbe rovinare il tagliere e far rilasciare delle particelle nocive per la salute.

Dunque per i taglieri in teflon meglio rassegnarsi: vanno puliti a mano e utilizzando detergenti non troppo aggressivi. Un mix di olio, bicarbonato e aceto sarà perfetto sia per trattare la superficie con delicatezza che per rimuovere tutti gli odori.

In ultimo ricordate che il teflon è il materiale preferito dai macellai per il taglio di bistecche, di un roast beef di maiale o la realizzazione di gustosi spiedini di carne in padella. Provate anche voi a utilizzarlo per le carni con un coltello adatto: noterete che, a differenza della plastica e del legno, il coltello affilato non affonderà sulla superficie del tagliere, evitando di contaminare eccessivamente la struttura interna del materiale.

Ad ogni modo, per evitare ogni tipo di contaminazione, scegliete anche voi di adoperare due o tre taglieri di colore diverso per alcune categorie alimentari. Ricordatevi comunque di lavarlo dopo ogni utilizzo con un prodotto non troppo aggressivo e mai ad alte temperature. Utilizzate sempre acqua tiepida e fatelo asciugare all'aria.

Come pulire il tagliere in plastica

Il tagliere in plastica è in assoluto il più amato dalle casalinghe. Per prima cosa per la varietà di colori e forme con cui viene prodotto e, in secondo luogo, per la sua versatilità nell'utilizzo. È pratico da lavare e viene realizzato in una grande varietà di modelli, adatti ad ogni dimensione di cucina.

Si tratta di taglieri molto pratici che, a differenza di quelli in legno, in bambù o in teflon, possono tranquillamente essere messi in lavastoviglie.

Di fatto, le alte temperature della lavastoviglie, sono le uniche a poter distruggere i batteri che si annidano sulla sua superficie. Come tutti i taglieri infatti, la plastica è particolarmente soggetta a mostrare i segni del tempo e soprattutto dei tagli. La plastica è un materiale più duttile del legno e per questo, con tempo, possono formarsi dei solchi piuttosto profondi (a seconda della lama che state utilizzando) che difficilmente possono essere rimossi.

Alcuni propongono di utilizzare la carta vetro a grana spessa per far tornare il tagliere al suo vecchio splendore; il problema è che la superficie dei taglieri viene trattata in modo differente rispetto alla struttura interna del materiale, con l'utilizzo di smalti e colori adatti al trattamento di alimenti che non possono essere ripristinati se sottoposti a molteplici tagli.

La soluzione? Cambiare il vostro tagliere abbastanza spesso, in base alla frequenza di utilizzo affinché non sia troppo inciso. Di fatto, all'interno di questi tagli, possono accumularsi germi e batteri che anche con la lavastoviglie potrebbero non andar via.

Se però volete effettuare una pulizia settimanale più profonda del vostro tagliere in plastica, immergetelo in una bacinella con dell'acqua ossigenata, magari diluita con dell'acqua tiepida.

Oppure, per una pulizia più profonda potete pulire il vostro tagliere con un detergente (magari utilizzandone uno naturale), sciacquatelo e versate a pioggia dell'acqua ossigenata, mantenendolo in verticale, magari sul lavello della cucina. A questo punto prendete la metà di un limone e strofinatelo sulla superficie. Il limone, con le sue proprietà igienizzanti, farà penetrare in modo più incisivo l'acqua ossigenata nei tagli del tagliere, permettendovi di effettuare una pulizia più accurata.

Di base, i taglieri in plastica sono certamente molto più economici di quelli in legno ma devono essere sostituiti con più regolarità per questioni igieniche, ma anche per questioni legate al numero di tagli sulla superficie, che potrebbero deviare il vostro coltello non consentendovi un uso corretto del tagliere. La prima regola per un buon tagliere, infatti, è che sia solido e fermo, per permettervi un taglio lineare che non comporti alcun rischio per le vostre mani né per il cibo che state trattando.

In ultimo, un consiglio pratico su come utilizzare i taglieri in plastica. Spesso questo tipo di supporti possono essere particolarmente scivolosi durante la fase del taglio. Per evitare che il tagliere vi scappi posizionate uno strofinaccio umido al di sotto del tagliere, oppure applicate dei gommini in silicone ai quattro lati del tagliere. In questo modo non si muoverà più ed eviterete di avere incidenti in cucina!

Come pulire il tagliere con il limone

Avete appena realizzato una deliziosa cheescake al limone e quello che vi rimane è una grande montagna di limoni tagliati a metà e spremuti del loro succo. Che farne?

Per evitare ogni spreco vi consigliamo qualche piccolo trucco per pulire a fondo tutte le superfici dei vostri taglieri, anche quelle più resistenti.

Il limone è particolarmente conosciuto per le sue proprietà sgrassanti, antibatteriche ed igienizzanti. L'acido citrico in esso contenuto è particolarmente indicato per sgrassare le superfici e per essere utilizzato come anticalcare. Questo acido, oltre ad essere contenuto naturalmente nel limone, può essere acquistato in farmacia o nei negozi più specializzati, per la realizzazione di cosmetici ma anche di detergenti per la casa, ammorbidenti per la lavatrice o come anticalcare.

Per questo motivo può essere sostituito all'aceto nella preparazione di detersivi domestici o semplicemente come anticalcare per le vostre teiere e il lavello. Vi basterà miscelarlo con dell'acqua tiepida e realizzare una schiuma che possa essere spalmata sulla superficie da trattare. A questo punto, utilizzate i mezzi limoni che avrete ottenuto dalla realizzazione della vostra crema al limone e strofinate il composto, ad esempio sulla superficie di un tagliere incrostato che avete dimenticato sul lavello dopo una lunga cena con gli amici.

Lasciate agire per qualche minuto e risciacquate con abbondante acqua bollente. Si tratta di un rimedio pratico e veloce che sostituisce l'aceto e dunque ne evita il cattivo odore e che permette di sfruttare il limone a 360°, potenziandone le proprietà sgrassanti e antibatteriche.

Per realizzare un detergente al 100% di limone miscelate dell'acido citrico con il succo di un limone e aggiungete qualche goccia di olio essenziale di limone per aumentare l'inebriante profumo di freschezza. Utilizzate questa miscela con diverse proporzioni tra parte liquida e solida per diversi usi: come igienizzante in polvere per la lavatrice, diluito per pulire i pavimenti e come composto semi-solido per rimuovere il grasso ed i cattivi odori dai taglieri in legno e plastica.

Non utilizzate l'acido citrico con il teflon e con tutti quei materiali particolarmente delicati: si tratta comunque di un acido, non nocivo per la salute ma che potrebbe rovinare irreparabilmente i vostri materiali.

Se invece state cercando una soluzione che includa il limone ma non riuscite a reperire l'acido citrico, potete tranquillamente realizzare una miscela naturale con ingredienti di facile reperibilità che si hanno spesso in casa.

Ecco qui una semplice ricetta per ricreare in casa un detersivo completamente naturale, sfruttando le proprietà sgrassanti del limone.

Per realizzarlo seguite queste dosi: vi basteranno 8 limoni che dovrete tagliare e far bollire finché non si saranno ammorbiditi. Una volta frullati tutti i limoni con la buccia e la polpa dovrete ottenere una crema dalla consistenza pastosa alla quale dovrete aggiungere aceto, sale e dell'acqua calda, fino a raggiungere la consistenza densa simile a un detersivo. A questo punto imbottigliate il vostro detersivo (con questa quantità ne otterrete circa 1/2 l) e utilizzatelo versandolo sulla spugna per piatti come un normale detergente da cucina. Lo stesso prodotto può esser utilizzato su un panno, diluito con un po' di acqua tiepida, per pulire le superfici della cucina anche dallo sporco più ostinato come le macchie d'olio o i residui di pesce.

In ultimo, l'uso del limone è conosciuto dai più per essere abbinato a quello del sale nella pulizia. Il suo potere sgrassante, unito al sale vi permetterà di rimuovere ogni tipologia di sporco, non soltanto dai vostri taglieri ma da qualunque superficie. Il processo è simile a quello dello scrub.

Pulite il vostro tagliere con un detersivo (possibilmente naturale, soprattutto se stiamo trattando superfici di materiale vivo come il legno) e asciugatelo accuratamente. A questo punto cospargetelo di sale grosso e lasciate agire il sale per qualche secondo. A questo punto recuperate la metà di un limone e cominciate a grattare la superficie, con vigore ma senza esagerare per non creare ulteriori graffi alla superficie.

Se il sale grosso risultasse troppo aggressivo potrete sostituirlo in percentuale variabile o completamente con quello fino e miscelarlo con del bicarbonato di sodio per un effetto ancora più igienizzante. Una volta che rilascerete il limone sul composto, questo tenderà a rilasciare il suo succo e si formerà una pastella abbastanza compatta che dovrà essere lasciata sulla macchia o, in generale, sulla superficie, per qualche minuto. Se il limone dovesse rilasciare troppo liquido aggiungete dell'ulteriore polvere di bicarbonato, del sale o entrambi per aggiustare la consistenza della pasta.

Se necessario ripetete l'operazione per due volte, fin quando la superficie non sarà completamente igienizzata e i cattivi odori non saranno scomparsi. Il vantaggio di questa pasta completamente naturale sta nel poter essere assorbita anche dai materiali più porosi come il legno e il bambù. In questo caso, infatti, la candeggina e altri composti chimici possono essere assorbiti dal tagliere e rilasciati in fase di taglio.

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