Come conservare l'impasto della pizza

Come conservare l'impasto della pizza

In gastronomia l'impasto della pizza è la sua componente più importante, per questo la cosa migliore è utilizzarlo non appena terminato il giusto tempo di lievitazione: in questo modo si mantengono intatte tutte le sue caratteristiche.

Ci sono però delle occasioni in cui può capitare di non poterlo usare subito e allora come conservare l'impasto della pizza per un periodo di tempo più o meno lungo?

Se l'impasto viene conservato in maniera scorretta, si rischia di comprometterne la lievitazione e di rovinarlo, ottenendo una pasta dura e gommosa, con scarso sapore e una bassa digeribilità, invece di una bella pizza morbida e soffice.

Ma potete stare tranquilli! Conservare l'impasto per la pizza non è difficile, basta seguire alcune semplici indicazioni, riportate nel procedimento, e tenere presente il tempo e lo stato della lievitazione. In tal modo sarà possibile utilizzare la pasta in qualsiasi momento per preparare delle pizze morbide e fragranti al punto giusto.

Anche gli altri impasti lievitati possono essere conservati per più di un giorno, purché si prendano alcuni accorgimenti.

Ecco a voi tutti i segreti e i consigli per conservare al meglio l'impasto della pizza fatta in casa, così da avere pizze sempre perfette.

Si può fare l'impasto della pizza il giorno prima?

Si può fare l'impasto della pizza il giorno prima?

Ma allora come conservare l'impasto della pizza? È possibile fare l'impasto della pizza il giorno prima? Esistono delle ricette che prevedono un tempo di lievitazione molto lungo, come quella della pizza con lievitazione di 24 ore o la ricetta della pizza con lievito madre o l' impasto per focaccia.

Per ottenere un buon risultato, però, dovete fare attenzione al modo in cui lo realizzate, per evitare che il composto diventi acido o che il processo di lievitazione si esaurisca.

Per preparare l'impasto della pizza in anticipo, dovrete utilizzare la ricetta della pizza a lunga lievitazione, con farina, sale, acqua e impiegando una minima quantità di lievito di birra, oppure il lievito madre, che lievita molto lentamente, e, soprattutto, conservarlo in frigorifero.

Dove si conserva l'impasto della pizza?

Dove si conserva l'impasto della pizza?

Può capitare di aver preparato più impasto di quello effettivamente necessario a realizzare le vostre pizze, magari perché qualche ospite vi ha dato buca all'ultimo momento o per un imprevisto.

Qualunque sia il vostro caso, non dovete preoccuparvi che l'impasto possa rovinarsi e diventare inservibile, perché è possibile conservarlo anche per più giorni, se si seguono alcuni piccoli accorgimenti.

Se dovete rimandare la preparazione della pizza solo per poche ore, potete conservare l'impasto a riposo anche a temperatura ambiente, in una ciotola coperta con della pellicola trasparente per alimenti oppure con un canovaccio bagnato, così che si mantenga umido e non formi la crosta in superficie. Se, invece avete bisogno di tenere da parte la pasta per dei tempi più lunghi, prima di utilizzarla nuovamente per preparare i tipi di pizza che preferite, potete riporla semplicemente nel frigorifero, dove si conserverà per un paio di giorni.

Nel caso in cui si abbiate bisogno di conservare l’impasto per la pizza per più di 3 giorni o più di una settimana, dovrete necessariamente abbattere le temperature nel congelatore.

Come conservare l'impasto della pizza?

Come conservare l'impasto della pizza?

L'impasto della pizza si può conservare con successo per più giorni se non è ancora stato condito. Nel caso in cui la pizza sia già stata farcita con il pomodoro, dovrete precuocerlo nel forno statico; dopo la cottura, potrete conservarlo in frigorifero, o, ancor meglio, in congelatore.

Se, invece, il vostro impasto ha ancora la forma di un panetto, avete diversi metodi a disposizione per conservarlo.

Nel caso in cui decidiate di conservare l'impasto della pizza in frigorifero, dovrete trasferirlo in un contenitore di plastica, o, ancor meglio, di vetro, a chiusura ermetica e, al momento di utilizzarlo, lasciarlo riposare a temperatura ambiente e poi impastarlo ancora.

Questo perché, nonostante il contenitore ne rallenti la formazione, il contatto con l’aria porta la pasta a sviluppare una crosta dura in superficie che va eliminata. Se avete preparato un impasto con lievito madre, dovrete conservarlo a una temperatura di circa 4-8 gradi; se avete utilizzato del lievito di birra, invece, dovete conservarlo a temperature più basse, inferiori ai 4 gradi (senza scendere sotto i 2 gradi).

Se avete deciso di conservare l'impasto nel congelatore, dovete dividere l'impasto in panetti, e poi avvolgerli nella carta da forno, così da mantenerne intatta la consistenza. Dopodiché, dovrete avvolgerla in un ulteriore strato di alluminio.

Nel momento in cui deciderete di utilizzare la pasta per la pizza, dovrete ricordare di estrarlo dal freezer alcune ore prima, per farla scongelare a temperatura ambiente, così da ottenere un impasto morbido e malleabile pronto da essere farcito e messo a cuocere sulla pietra refrattaria nel vostro forno elettrico.

Se non avete proprio tempo, potete anche eseguire lo scongelamento utilizzare il microonde, per scongelarlo. Questa, tuttavia, è un'operazione piuttosto rischiosa perché, se non si prendono le giuste precauzioni, l'impasto rischia di cuocersi mentre lo scongelate e compromettere la bontà delle pizze che andrete a preparare.

Conservare impasti prima e dopo la lievitazione

Conservare impasti prima e dopo la lievitazione

Il modo migliore per conservare per lungo tempo gli impasti dopo la lievitazione è congelarli.

Oltre all'impasto della pizza, i casi in cui può tornare utile congelare gli impasti, già pronti per la lievitazione, sono quelli in cui si devono prepararebrioche e pane.

In questo caso, il congelamento deve avvenire al termine della prima lievitazione, dopo aver dato la forma desiderata all'impasto. Disponete i prodotti ottenuti su una teglia rivestita con della carta forno ben distanziati l'uno dall'altro, copriteli con un foglio di alluminio per alimenti e riponetele in freezer per congelarli. Dopo che si saranno induriti, potrete conservarli nei sacchetti per alimenti.

Al momento dell’utilizzo, prelevate la quantità necessaria di prodotto e lasciatela lievitare a temperatura ambiente per almeno 4 o 5 ore, per permettergli di scongelarsi e completare l’ultima fase della lievitazione, prima della cottura.

Come conservare gli impasti non lievitati

Per quanto riguarda gli impasti non ancora lievitati, il metodo di conservazione dipende dal tempo per cui avete necessità di conservarli.

Se non supera le poche ore, possono essere conservati a temperatura ambiente, in una ciotola coperta con della pellicola trasparente, altrimenti è meglio utilizzare il frigorifero.

Se desiderate conservare impasti non lievitati come pasta frolla, pasta sfoglia o pasta brisee, lavorate gli ingredienti fino a formare il panetto, poi suddividetelo in porzioni del peso di circa 300 g l’una e avvolgetele prima nella carta da forno, poi in un sacchetto di plastica per alimenti e congelatele. Quando ne avrete bisogno basterà togliere la quantità che vi occorre, farla scongelare per bene e lavorarla in base alla ricetta che state seguendo, e il gioco è fatto!

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