Oggi cuciniamo insieme
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Shokupan

Ricetta creata da Galbani
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Presentazione

Se vi appassiona la panificazione, guardare dei semplici impasti crescere di volume e diventare poi degli enormi pezzi di pane dalla superficie dorata e dalla consistenza morbida, allora in questa pagina trovate una ricetta insolita e divertente, proveniente dalla gastronomia giapponese, lo shokupan. Per chi non lo conoscesse, viene anche chiamato pane al latte di Hokkaido e si tratta di un lievitato simile al pan brioche e al pancarré, con l’unica differenza che ha un gusto dolce, ma si può usare anche per preparare delle ricette salate. Infatti, parliamo di una pietanza molto versatile e piena di varianti da impreziosire con tantissimi ingredienti e condimenti.

Si realizza con semplici ingredienti, sempre reperibili nella vostra cucina come farina, zucchero, lievito e latte. Per completare il tutto in questa ricetta utilizzeremo il Burro Santa Lucia, così da rendere il vostro pane ancora più morbido. Impastate, mettete a riposo due volte e poi fate cuocere in uno stampo dalla forma rettangolare, così da farlo sviluppare verso l’alto. Come potete capire il processo di preparazione non è molto difficile e non avete nemmeno il bisogno di fare la spesa! Dovete solo mettervi in cucina, seguire passo dopo passo il procedimento che vi descriviamo qui sotto facendo attenzione alle dosi e all’ordine dei passaggi, e otterrete un pane a regola d’arte perfetto da tagliare a fette e consumare da solo oppure con tante altre pietanze. Oltre, alla ricetta base, vi suggeriamo alcune idee per variare il vostro pane e qualche trucchetto per perfezionarvi nella preparazione. Darete vita a un tripudio di sapori che vi lascerà estasiati.

Media
8
60 minuti
+ 3 ore di riposo
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Ingredienti

Per il roux:

  • 125 ml d’acqua
  • 25 g di farina 00

 

Per l’impasto:

  • 350 g di farina 00
  • 200 ml di latte freddo
  • 50 g di Burro Santa Lucia Galbani
  • 40 g di zucchero
  • 8 g di sale
  • 7 g di lievito di birra
  • Un cucchiaio di miele
  • Un tuorlo

Preparazione

Ecco come realizzare un soffice pane bianco e portare in casa l’aria del Giappone. Lo adoreranno tutti sia grandi che piccini*.

01

Il procedimento per fare questo gustoso pane prevede come prima cosa di preparare il roux. Prendete la farina e l’acqua, versatele dentro un pentolino e cuocete a fuoco basso. Mescolate con una frusta fino a che non si addensano. Mettete poi il composto dentro una ciotola e lasciatelo raffreddare con sopra una pellicola per 10 minuti.

02

Una volta fatto riposare il roux, usatelo per realizzare l’impasto. Unitelo alla restante farina poi versate lo zucchero, il sale, il lievito di birra e il cucchiaio di miele. Mescolate aggiungendo a filo il latte. Infine, inserite il burro ammorbidito e tagliato a tocchetti. Lavorate l’impasto finché non avrete una palla dalla consistenza liscia. Lasciatela lievitare per 2 ore in frigo.

03

Appena è raddoppiato di volume, trasferitelo su una spianatoia infarinata. Schiacciatelo e tagliatelo in verticale in tre pezzi. Stendete ogni panetto con un mattarello, così da avere delle strisce lunghe che poi vanno arrotolate su sé stesse.

04

A questo punto i panetti dovranno avere la forma di cilindri. Prendete uno stampo per pane in cassetta, imburratelo e disponeteci i vostri cilindri. Copritelo con una pellicola e fatelo lievitare nuovamente per massimo 40 minuti.

05

Unite il latte rimasto con il tuorlo e mescolate. Usate il liquido per spennellare i vostri panini una volta che sono lievitati. Chiudete lo stampo e cuocete in forno statico per 30 minuti a 180° C.

Fate raffreddare per qualche minuto ed estraete il vostro shokupan. Buon appetito!

Varianti

Ci sono tantissime variazioni che si possono provare per dare un tocco personale al piatto.

Per gli amanti dei dolci, si può benissimo modificare il pane aggiungendo il cacao in polvere oppure delle gocce di cioccolato fondente all’impasto, così da creare una variante golosa perfetta per una merenda o una colazione insolita e iniziare la giornata con il sorriso. Si può anche inserire al posto del cioccolato, la frutta secca o l’uvetta e accompagnarlo con il tè. Eventualmente se non avete il burro, usate l’olio vegetale per avere un sapore più neutro che esalti quello del pane.

Parlando di tè, perché non preparare questo panino versando qualche cucchiaio di polvere di tè al matcha per avere un impasto dal colore verde acceso e un aroma profumato. Amalgamate tutti gli ingredienti per l’impasto e lasciate lievitare, poi prendetelo e dividetelo in porzioni. Con gli stessi ingredienti, provate a fare altri dolci nella loro versione giapponese, come nel caso della preparazione della cheesecake giapponese. A differenza delle solite cheesecake, questa si cucina a bagnomaria e ha una consistenza soffice come una nuvola. Fate la crema con formaggio spalmabile, burro e latte caldo. Poi amalgamate il tutto e inserite la farina e l’amido. Pronta la meringa incorporatela al composto di uova e cuocete a bagnomaria in forno. Lasciate raffreddare e poi potrete servire il vostro dolce talmente morbido che si sceglie in bocca.

Altri piatti simili alla nostra pietanza sono ad esempio il dango, ossia degli gnocchetti dolci fatti con farina di riso e acqua e uniti con uno spiedino. In Giappone si preparano tutti colorati di bianco, verde e rosa, di forma e dimensione differente, ideali per una merenda divertente e sfiziosa.

Suggerimenti

Questa ricetta nasconde delle insidie che fortunatamente si possono superare facilmente con i consigli giusti. È fondamentale stare attenti agli ingredienti, al metodo di cottura e a usare gli strumenti adeguati.

Per quanto riguarda i primi, meglio usare la farina 0 o Manitoba che garantiscono di ottenere una consistenza elastica che lieviti facilmente. Per lo stesso motivo è consigliabile usare il lievito di birra, soprattutto quello secco. Questa ricetta prevede di preparare prima una specie di roux usando una tecnica che prende il nome di Tang Zhong e che consiste in un preimpasto fatto con acqua e farina da cuocere finché non diventa gelatinoso, per poi farlo amalgamare con gli altri ingredienti e impastare bene il tutto.

Non inserite il burro direttamente preso dal frigo, lo dovete far ammorbidire prima a temperatura ambiente, perché c’è il rischio che non si amalgami bene e che l’impasto diventi meno soffice fino a strapparsi. Se, infatti, la pasta risulta poco morbida potete risolvere il problema aggiungendo la panna al posto di parte del latte e creare un sapore più intenso.

Altra fase importante della pasta è la lievitazione che avviene in due momenti diversi: prima in una ciotola chiusa da una pellicola a temperatura ambiente. Dopo dovete sgonfiare l’impasto con le dita e dividerlo in parti uguali. A questo punto avviene la seconda lievitazione prima di mettere in forno. Nel caso non abbiate uno stampo per pane in cassetta, potete comunque usarne uno da plumcake anche senza coperchio. Anzi, così il vostro pane crescerà a cupola e diventerà molto morbido.

Curiosità

Ultime, ma non meno importanti, in questa sezione troverete tante curiosità per conoscere meglio questo dolce orientale tanto delizioso.

Il nome significa letteralmente “pane alimentare” e in Giappone viene mangiato sia a colazione, tagliato a fette e tostato, che durante il resto della giornata. Le persone lo consumano molto come il nostro pancarré, quindi per creare i cosiddetti “sando”, ossia dei tramezzini farciti con tanti ingredienti come la carne (un esempio è il “katsu sando” con cotoletta di maiale), l'insalata di uova (il “tamago sando”) o anche con frutta di stagione e panna montata (il “fruit sando”).

Questo panino non ha una storia antica e ci sono diverse teorie sulla sua nascita. Anche se si pensa che il pane fu introdotto in Giappone secoli prima dai portoghesi, esso divenne popolare solo nell’Ottocento, quando il paese si aprì alla cultura occidentale aumentandone così il suo consumo. Secondo la teoria più gettonata, si dice che soltanto dopo la Seconda Guerra Mondiale intorno agli anni Cinquanta e Sessanta i forni iniziarono a replicare la ricetta del pane dei soldati americani che si trovavano nel paese e che tanto incuriosivano gli abitanti.

Ne esistono due versioni, in base allo stampo che viene utilizzato per cuocerlo: il primo è il “kakugata shokupan” che viene adagiato in uno stampo con coperchio assumendo la tipica forma rettangolare; il secondo è lo “yamagata shokupan” che si sviluppa verso l’alto formando delle collinette soffici che fuoriescono dallo stampo aperto.

Provate a fare anche queste varianti ripiene sia dolci che salate dal sapore stuzzicante e scegliete la vostra preferita.

 

*sopra i tre anni