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Risotto cacio e pepe

Ricetta creata da Galbani
Prova con
Certosa 165g
Certosa 165g
Certosa. La crescenza dal gusto fresco e genuino.
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Presentazione

La tradizione vuole che questo piatto sia tra i più antichi e semplici della storia della cucina povera.

I pastori portavano, nei loro zaini, pezzi di pecorino stagionato, sacchette di pepe nero e pasta essiccata. Pezzi di strutto servivano come lubrificante per le padelle di ferro.

Il pecorino perché si manteneva a lungo e senza problemi, il pepe nero perché è un alimento che genera calore e proteggeva l’organismo dei pastori dai freddi intensi delle notti all’addiaccio. Poi quando qualcuno dei pastori, aveva il maiale, allora spuntava anche il guanciale essiccato e stagionato.

Nel tempo, come ogni piatto della tradizione, anche questo ha subito varianti e modifiche: in questa pagina troverete una versione alternativa alla ricetta tradizionale, non useremo la pasta, bensì il riso e al posto del pecorino utilizzeremo la gustosissima Certosa Galbani.

Facile
4
30 minuti
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Ingredienti

  1. 165 g di Certosa Galbani
  2. 350 g di riso carnaroli
  3. pepe nero

Preparazione

Per realizzare il risotto cacio e pepe dobbiamo mettere a lessare il riso in abbondante acqua salata.

Mentre il riso lessa, mettete in una ciotola la Certosa 165g, lavoratela con una forchetta rendendola cremosa, aggiungete alla Certosa un’abbondante macinata di pepe, mescolate con cura e mettetela da parte.

Quando il riso è a cottura, scolatelo conservando una tazza di acqua di cottura.

Aggiungete alla crema un po’ di acqua di cottura precedentemente conservata e mescolate vigorosamente amalgamando bene fin quando otterrete una crema vellutata.

Condite adesso il riso con la crema e amalgamate bene il tutto; se risultasse troppo colloso, aggiungete ancora l’acqua di cottura tenuta da parte.

Servite il vostro risotto cacio e pepe ben caldo e con una generosa macinata di pepe nero.

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