Sanapone: che cos'è e come si usa?

Sanapone: che cos'è e come si usa?

Il sanapone è una pianta erbacea annuale che viene coltivata in molti posti nel mondo. In Italia è molto diffusa e usata in Sicilia, la terra del sole e del mare, che lo propone in tantissime e gustosissime ricette e preparazioni tipiche.

Dai semi di questa pianta deriva una delle salse più amate e diffuse per il suo gusto amarognolo e piccante, la senape. Ideale per piatti di carne, pesce e per i panini, questa salsa è presente in tutte le nostre case.

Il Sanapo è una pianta molto ricca, che dà sia degli utilissimi semi che delle corpose e gustose foglie. Queste, infatti, possono essere cotte e servite come un gustoso e fresco contorno per un secondo piatto, oppure si possono usare per condire una pasta, una torta salata, una fetta di pane abbrustolito o un sugo di pomodoro. E' una verdura molto gustosa e poco conosciuta, che però merita di essere provata perché molto versatile e sfiziosa.

Il Sanapo è una pianta che, una volta che entrerà nelle vostre cucine, non uscirà più: versatile e gustosa, scoprirete tutti i suoi usi e le sue molteplici ricette. Se avete l'orto, potete anche provare a coltivarla voi stessi, per avere poi le foglie da cucinare, i fiori gialli per decorare l'ambiente e i semi per provare a creare la senape.

Leggete il nostro articolo e scoprite tutti i segreti e i consigli su questa pianta, i suoi semi e le sue foglie! Non avranno più segreti per la vostra cucina.

Che cos'è il sanapone

Il Sanapo è una pianta erbacea spontanea annuale, che appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, riconosciute come piante con azione salutistica.

Il Sanapo si semina a primavera inoltrata, quasi estate. Questo perché le temperature, di notte, non devono scendere sotto i 10°C. Inizialmente, si consiglia di seminarla in contenitori piccoli come vasetti o semenzai, così da facilitare la prima crescita. Si consiglia poi di trapiantarlo, in terreno aperto, da settembre a novembre. Il Sanapo, infatti, è una pianta che ama il clima temperato ma resiste molto bene anche al freddo rigido; è una pianta molto resistente perché si adatta a qualsiasi tipo di terreno, a esposizioni molto soleggiate o anche all'ombra più fitta.

La raccolta del Sanapo, delle sue foglie e dei semi, avviene tra maggio e ottobre. La pianta va bagnata molto senza però esagerare: se è coltivata in un campo aperto, è sufficiente la pioggia annuale. Ovviamente, se ci sono periodi di lunga siccità, allora vi consigliamo di tenere la terra umida.

Il sanapo selvatico assomiglia alle cime di rapa ma la sua foglia è più tenera, ha un sapore gradevole e un sentore leggermente piccante.

La pianta di sanapo raggiunge un'altezza di 40 - 60 cm; le sue foglie hanno una forma oblunga e sono ricoperte con una sottile peluria leggera. Il sanapo viene coltivato sia per la raccolta dei semi, che sono rotondi e hanno un diametro di circa 3 cm, sia per raccogliere le foglie. Dai semi gialli, unitamente ad aceto, acqua e poco sale, si ottiene la salsa della senape, molto apprezzata in cucina per accompagnare panini e secondi piatti.

Le foglie, invece, vengono tradizionalmente inserite in molti piatti di carne come un contorno sfizioso: un piatto tipico è la salsiccia e sanapo, chiamato in dialetto "sausizza e sinapu".

Sanapone e senape

Con il termine "senape" si indicano sia alcune specie di piante, appartenenti alla famiglia delle Crocifere come la Senape Nera e la Senape Bruna, sia la salsa che ne deriva dalla lavorazione dei semi.

Molto coltivata in Sicilia, dove cresce anche spontaneamente, la pianta del Sanapo è in realtà una grande presenza anche nella cucina francese, specialmente nella regione della Borgogna, che rivendica la nascita della famosa salsa.

Chiamata "sanapuni" a Catania e "sanapo" sui Monti delle Madonie, il sanapone è una pianta molto apprezzata in questi territori, che la sfruttano sia per ottimi contorni che per ottenere la salsa senape.

La senape, salsa giallognola molto diffusa in Italia, si produce a partire dai semi del sanapo. Questi vengono polverizzati e mischiati con aceto, acqua, succo di limone, vino, sale e spezie: a seconda delle quantità e dell'equilibrio tra gli ingredienti, si otterranno salse più o meno piccanti.

In realtà, di senapi ne esistono tantissime varianti. In Francia viene chiamata moutarde, per il fatto che veniva aggiunta al mosto, ed è molto diffusa. Quella bavarese, invece, è particolarmente dolce perché viene addolcita con il miele è usata per condire i piatti di carne, come la salsiccia o il polpettone, così come in Italia.

La senape indiana, invece, è molto usata in India e in Pakistan e i semi del Sanapo vengono usati per preparare il curry e molte ricette tipiche; il sapore è simile alla senape nera che conosciamo in Italia ma è meno pungente.

Ne esiste anche una versione Statunitense, che si caratterizza per essere più leggera di quella diffusa in Italia. In Giappone, invece, la senape viene ricavata da un ortaggio simile alla rucola: ha un sapore piccante e fresco allo stesso tempo; si chiama karashi e viene usata per insaporire le zuppe, i ravioli e alcuni snack.

Curiosità sul sanapone

Il Sanapo è una pianta che appartiene alle crocifere, è originaria dell'Asia e cresce spontaneamente. Ne esistono diversi tipi: la senape nera e la senape bianca o gialla. La nera, probabilmente, è la prima che venne coltivata come spezia, perché ne sono stati trovati semi risalenti all'età del Bronzo. Originaria dell'Egitto e successivamente diffusa in Asia e Europa, ha un sapore pungente e i semi sono molto piccoli.

La senape bianca, invece, è originaria del Mediterraneo ed è molto diffusa nelle zone a clima temperato: è quella che conosciamo e gustiamo noi. Le sue piante arrivano a poco più di mezzo metro, mentre le piante di senape nera possono raggiungere i tre metri.

In realtà già i Greci e i Romani conoscevano questa pianta, i suoi semi e la spezia che ne deriva. Questi popoli antichi, infatti, usavano i semi del Sanapo come condimento per vari cibi, così da renderne più gustoso e appetibile il sapore.

I Greci attribuivano a Esculapio, colui che si crede essere il padre della medicina moderna, la scoperta del senapo. Furono poi i Romani a documentarne la prima ricetta, nel De re rustica di Columella del primo secolo dopo Cristo.

Anche nell'opera di Plinio, naturalista che scrisse la Historia naturalis, si legge del sanapo e delle sue proprietà. In particolare, Plinio fa riferimento a Pitagora come scopritore della capacità della senape, tritata e mescolata con dell'aceto, di essere utile contro i morsi dei serpenti.

Anticamente, la senape nera, veniva usata per le sue proprietà farmaceutiche: veniva usata per creare delle creme da applicare sui malati di bronchiti. Gli Egizi usavano la senape come condimento e per aiutare la digestione mentre gli Ebrei pare che la conoscessero ampiamente, perché si narra che Abramo servì agli angeli lingua di vitello bollita e senape.

Come pulire il sanapone

Quando acquistate il Sanapo, deve avere una bella consistenza soda. Lavatelo sotto l'acqua fredda, così da eliminare tracce di sporco e eventuali impurità. Crescendo vicino al terreno, è molto importante pulirle con attenzione sia prima di metterle in acqua che dopo averle sciacquate.

Scolatelo poi grossolanamente e asciuga le foglie, una a una, con un canovaccio pulito. Se volete, potete tagliarle a pezzi e passarle in centrifuga per l'insalata in modo da scolarle perfettamente. A questo punto tagliate i gambi delle foglie e riduceteli in piccoli pezzi. I gambi potete tenerli se sono teneri e piccoli: potete conservarli per un brodo vegetale. Cercate di tagliare tutti i gambi alla stessa altezza, così che le foglie cuociano in modo uniforme.

Se le foglie sono molte e non volete perdere troppo tempo nel controllarle una alla volta e nel passarle sotto l'acqua, potete riempire il lavandino di acqua fredda e immergerle per qualche minuto. Con la mano fate un vortice nell'acqua, quasi per imitare la centrifuga: se, sul fondo del lavandino, si crea uno strato di terra e impurità, allora cambiate l'acqua e lavatele di nuovo. Ripetete questo fino a che l'acqua non sarà quasi completamente pulita.

Se invece volete creare un'ottima senape, prendete i semi di Sanapo, un erba aromatica che al naturale non hanno odore e sapore, e puliteli grossolanamente dalle loro impurità. Potete acquistarli in negozio già in polvere oppure potete ottenerli voi dalla pianta. In Sicilia, un luogo in cui potrete acquistare degli ottimi semi di Sanapo è Caltagirone.

Prendete i semi e lasciateli in ammollo nell'aceto per una notte intera; poi metteteli in un frullatore con zucchero di canna, sale e acqua fino a che non ottenete una crema, a cui aggiungerete l'olio: ecco pronta la vostra senape.

Come usare il sanapone in cucina

Le foglie di sanapo si prestano per essere cotte e condite in molti modi e per guarnire e accompagnare tantissime ricette di primi o secondi piatti.

Per averle come contorno, potete scegliere di cuocerle lessate in acqua bollente salata a fuoco lento per 45 minuti, a vapore o in pentola a pressione per cinque o sei minuti o in padella, saltate con olio d'oliva, uno scalogno, una cipolla o uno spicchio d'aglio, mezzo peperone a striscioline e le spezie che più vi piacciono come basilico, alloro, cannella, finocchietto o prezzemolo. Conditele, a fine cottura, con del succo di limone. Potete gustare questa verdura da sola, oppure unirle a dei pomodori secchi, uova e patate in pezzi per una facile e gustosa torta salata.

Le foglie di sanapo possono essere abbinate ad altre verdure per dare un contorno più ricco di sapore. Saltatele in padella con dei carciofi, precedentemente lessati in acqua, e conditele con un trito di mandorle: sarà un contorno sfizioso!

Con la senape, salsa che si ottiene dai semi di sanapo, si possono accompagnare molti secondi piatti a base di carne, ricche pietanze ideali per il pranzo della domenica in famiglia. Provate il filetto di manzo al mascarpone e senape o, se preferite, la lonza alla senape e divertitevi a trovare i vostri abbinamenti preferiti! Serviteli con un contorno di foglie di sanapo, dal gusto amarognolo e avvolgente.

Una tipica ricetta siciliana, da cui potete trarre ispirazione per le vostre occasioni speciali come Natale o Pasqua, è quella del sanapo e salsiccia.

Una ricetta che si sposa molto bene con la senape è quella delle crostatine di melanzane con funghi porcini cotte al forno, ideali per un antipasto o come primo. Aggiungete un cucchiaio di salsa nel mixer quando preparate il ripieno a base di melanzane, uova, panna e polpa di pomodoro e gustate delle crostatine dolci e speziate, con un tocco piccante dato dalla senape.

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