Come cucinare l'agnello

Come cucinare l'agnello

Le carni dell’agnello sono tenere e molto saporite, per via della sua alimentazione. Data la piccola dimensione dell’animale non è possibile ricavare molti tagli ma questo non vieta di preparare diversi piatti e noi ve lo dimostreremo. Molti di questi sono tipici della cucina italiana e vengono portati in tavola come secondo durante il pranzo di Pasqua. C’è infatti chi ama mangiare questa carne semplicemente alla brace, durante la tipica grigliata di pasquetta, o chi ama preparare piatti della tradizione. Un piatto tipico è infatti il cosciotto di agnello al forno.

Continuate a leggere l’articolo, vi spiegheremo come cucinare l’agnello, vi daremo dei consigli e vi sveleremo ricette e abbinamenti interessanti, con prodotti tipici e non solo, così da poter preparare un menu diverso anche durante gli altri giorni dell’anno, creando secondi piatti mai banali e sicuramente squisiti.

Come si cucina l'agnello

Come si cucina l'agnello

Saporita e tenera, la carne di agnello, da non confondere con quella di capretto, viene consumata soprattutto durante le festività di Pasqua, diventando l’ingrediente principale di diverse ricette, che variano da regione a regione. Questo perché le sue carni si prestano a essere cucinate in modi differenti, ad esempio al forno o fritte. Sono diverse le ricette che vedono protagonista questa tenera carne: agnello alla cacciatora, agnello in umido o agnello al latte.

Occorre fare una distinzione tra l’agnello nutrito solo con il latte ossia l’abbacchio, che presenta una carne delicata, e l’agnello più adulto, ossia con circa 6 mesi di vita. L’abbacchio può rientrare nella carne ovina, ma solo ed esclusivamente in questo caso. I tagli che vengono più utilizzati sono il carré, lo stinco, il collo, la sella e il petto. Ma anche la spalla di agnello può essere utilizzata per varie ricette. Vediamo come impiegarli bene in cucina.

Il carré (oppure lombata) è uno dei tagli più pregiati, da qui si ricavano le costolette e le costine. Quando si effettua questo taglio è importante che le fettine non siano troppo sottili, altrimenti tendono a diventare dure durante la cottura. Possono essere cotte in padella, alla griglia e in forno. Il carré invece, può essere arrostito.
Alla fine del carré si trova la sella, un taglio ricco di carne che viene cucinato soprattutto arrostito oppure brasato. Qui sono presenti anche i due teneri filetti, che generalmente vengono arrostiti oppure cotti in padella, per poi essere accompagnati con delle salse. Il filetto di agnello è solitamente tagliato molto spesso ed è ottimo da cuocere alla griglia.

L’altro taglio pregiato dell’agnello è il cosciotto. Si ricava un ottimo arrosto al forno, usandolo intero oppure dopo averlo disossato. Il cosciotto d'agnello al forno è una ricetta della cucina italiana ancora molto amata. Prima di cucinarlo viene fatto marinare per esaltarne maggiormente il sapore.

Il petto viene generalmente privato dell’osso, se ne ricavano quindi delle fette che vengono arrotolate e talvolta farcite. Le carni di questa parte sono più dure, ed è per questo che vengono principalmente cotte al forno o impiegate in quelle ricette che prevedono lunghi tempi di cottura. Cuore, fegato, reni e polmoni, e in talune ricette anche milza e animelle dell’agnello compongono la cosiddetta "coratella". Si usa tagliarle in pezzi grossolani e lasciare a bagno per un’ora in acqua e aceto le interiora, per poi rosolarle brevemente in una padella con olio in cui precedentemente si è fatto rosolare qualche spicchio d’aglio poi rimosso. Un po’ di vino bianco serve a completare la breve cottura, dopo aver salato e pepato. 
A Roma e dintorni si aggiungono alle frattaglie dei carciofi a spicchi, in altre regioni italiane si abbinano cipolle alla preparazione; la coratella di agnello resta comunque un gustoso piatto rustico italiano. 


Adesso che vi abbiamo descritto in linea di massima come vengono cucinati i diversi tagli dell’agnello, andiamo a vedere più da vicino le varie ricette.

Come cucinare le costolette di agnello

Come cucinare le costolette di agnello

Le costolette di agnello, conosciute anche come costine, sono abbastanza versatili e si prestano a diversi tipi di preparazione. Grazie alla tenerezza delle carni e al loro sapore possono essere cucinate praticamente in qualsiasi circostanza e seguendo diverse ricette: fritte, al forno, alla griglia e in umido.

Una delle ricette tipiche arriva dal Lazio ed è l’agnello alla scottadito. In questa preparazione le costine vengono cotte alla griglia dopo essere state marinate. Ma vediamo insieme il semplice procedimento.
Cominciate estraendo le costolette dal frigorifero almeno una ventina di minuti prima di iniziare a cucinare: in questo modo non risulteranno troppo fredde, abbassando la temperatura della piastra.
Pulitele con un foglio di carta assorbente o con un telo pulito, così se sono presenti delle schegge d'osso o dell’acqua, sarete in grado di rimuoverli.
Preparate una marinatura con olio, aglio, erbe aromatiche (timo, salvia) e pepe nero. Tritate tutti gli ingredienti appena citati (se volete un sapore meno intenso vi consigliamo di togliere l’anima agli spicchi d’aglio): spennellate con questa mistura le costolette.
Scaldate la piastra mantenendo la fiamma alta, e oliatela, potete effettuare questa operazione con della carta assorbente e un po’ di olio extra vergine d’oliva, di modo che non risulti troppo unta. Appena inizierete a notare un po’ di fumo vuol dire che è arrivato il momento di passare alla cottura.

Abbassate un po’ la fiamma, adagiate le fettine e lasciatele cuocere per alcuni minuti, dopo di che controllate che il lato che si trova a contatto con la piastra sia ben dorato. A questo punto potete rigirarle e continuare la cottura per un minuto. Finita la cottura, quando sono ben grigliate, trasferite le costolette in una teglia da forno, ricoprite con un foglio di alluminio e lasciatele riposare per un paio di minuti. Salate e portate in tavola.

Semplice, vero? Abbiamo però dei semplici ma preziosi consigli da darvi: attenzione quando girate le costolette, per questa operazione è preferibile utilizzare una pinza e non una forchetta, perché quest’ultima potrebbe forare la carne provocando la fuoriuscita dei liquidi e quindi, renderla più dura. Un altro consiglio è quello di controllare la fiamma: se vi accorgete che sul fondo c’è dell’acqua allora occorre alzarla un po’, se invece c’è troppo fumo allora dovrete abbassarla, per far diminuire un po’ la temperatura.

Le costine d’agnello alla griglia possono diventare facilmente più golose, bastano delle piccole modifiche, ad esempio potete avvolgere le parti in fette di pancetta.

Un altro grande piatto della gastronomia nostrana è costituito dalle costine di agnello al forno con un contorno di patate, anche le melanzane comunque sono ideali per accompagnare questo piatto.

Per preparare questo piatto delle occasioni speciali, che prevede l’utilizzo del carrè intero, con le costine ancora attaccate tra loro, iniziate a effettuare un taglio tra una costina e l’altra. Condite l’agnello con del rosmarino, timo, aglio e olio extravergine d’oliva e per chi vuole anche delle bacche di ginepro, che si sposano alla perfezione. Una volta che la marinata è pronta, coprite la vostra carne con della pellicola e lasciate riposare in frigorifero per due ore. Mentre attendete, sbucciate le patate e tagliatele come più preferite. Quando il tempo indicato sarà trascorso, potete infornare il tutto: in una teglia da forno, poggiate la carne (assicuratevi di coprire gli ossicini con dell’alluminio affinché non si bruciacchino durante la cottura) e intorno le patate. Infornate a 200° per 50 minuti. Per questa cottura è preferibile non utilizzare il forno ventilato, che seccherebbe troppo la superficie della carne; meglio optare per il forno statico e una cottura più lenta. 

Infine, le costolette di agnello possono essere impanate e fritte, per un risultato croccante che piacerà anche ai bambini*, proprio come delle cotolette; oppure cotte in umido, o al forno anche separate, con qualche accortezza in più per preservarne la morbidezza. 

Continuate a leggerci e vi spiegheremo come fare.

* sopra i 3 anni

Come cucinare l'agnello alla cacciatora

Come cucinare l'agnello alla cacciatora

Tra i secondi piatti tipici della cucina italiana (declinato nelle varianti culturali della cucina regionale) l’agnello alla cacciatora è uno dei più amati. Vediamo insieme come cucinare questa carne tenera, con il suo sughetto così saporito.

Cucinare l’agnello alla cacciatora non è difficile, è una pietanza gustosa ma semplice da preparare.

Essendo una ricetta tipica italiana diffusa su tutto il territorio della penisola esistono diverse varianti, noi vi presentiamo la nostra con il vino rosso, l’aceto, il burro, l’aglio e anche le acciughe. 
I tagli di carne adatti per eseguire questa ricetta sono molteplici: il carrè, ma anche la coscia o la spalla. Volendo dare al piatto un aspetto più raffinato, potete provare a cucinare l’agnello disossato; basterà chiede di disossare la carne al vostro macellaio di fiducia. 

Cominciate tagliando le carni in pezzi, operazione che può essere effettuata più semplicemente già in macelleria, dove il macellaio userà una sega per tagliare le ossa dell’animale evitando il formarsi di schegge, o anche in tocchetti se avete deciso di usare carne disossata. Lasciatele rosolare in padella con il Burro Santa Lucia, lo spicchio d’aglio non sbucciato, alcuni rametti di rosmarino, qualche foglia di alloro, sale e pepe. Lasciate cuocere così per una trentina di minuti, ricordandovi di girare di tanto in tanto. 

Nel mentre, preparate un trito con aglio (bastano due piccoli spicchi d'aglio), qualche filetto di acciuga e del rosmarino. Aggiungete a questo battuto il vino e l’aceto. Una volta che gli ingredienti si saranno ben amalgamati spargete la mistura sullo spezzatino, proseguendo la cottura per altri 20 minuti a fiamma vivace. A cottura terminata servite l’agnello alla cacciatora quando è ancora caldo, magari accompagnato da verdure o da patate al forno. 

Per portare un po’ di colore al piatto potete aggiungere dei pomodori pelati durante la cottura, oppure insaporire maggiormente unendo anche delle olive snocciolate. In questo caso il fondo di cottura sarà più corposo e il vostro agnello alla cacciatora sarà perfetto per essere accompagnato, adagiato in un piatto da portata, dal purè di patate, condito a dovere della gustosa salsa.

Come cucinare l'agnello al forno

Come cucinare l'agnello al forno

L’agnello al forno, o meglio il tenero cosciotto di agnello al forno, è uno di quei secondi piatti a cui è difficile rinunciare quando si stabilisce il menù per il pranzo di occasioni come Natale o Pasqua. È una preparazione che piace a tutti, soprattutto se viene accompagnata con delle patate. È uno dei piatti più richiesti anche per i pranzi domenicali: insomma, quando c’è modo di riunire l’intera famiglia, l’agnello al forno è quasi sempre presente. 

E poi, diciamocelo, è facile e veloce da preparare, il che ci consente di dedicarci anche alla preparazione al contempo di primi piatti più elaborati. Vediamo insieme come cucinare l’agnello al forno. 
Prima di tutto, occorre lavare e asciugare il cosciotto d’agnello. Dedicatevi alle patate che andranno pelate, lavate, asciugate e tagliate a spicchi. Disponetele sul fondo di una teglia abbastanza grande, creando un letto. 

Spargete dei fiocchi di burro e un trito di aglio, pomodoro secco e timo. 
Ritornate adesso a occuparvi della carne: prendete il pezzo, salatelo, aggiungete un po’ di paprika e sistematelo sulle patate. Fate cuocere in forno preriscaldato a 210° per una quindicina di minuti. Trascorso questo tempo dovrete abbassare la temperatura a 180° e continuare la cottura per altri 40 minuti. Ma restate nei paraggi e controllate che non ci sia bisogno di aggiungere un bicchiere di acqua per evitare assolutamente che la carne del cosciotto si secchi. A cottura terminata non estraete subito la teglia, ma limitatevi ad aprire lo sportello e a far riposare per qualche minuto la carne, così risulterà ancora più saporita e morbida. In questo modo avrete un perfetto agnello al forno con patate

Visto? A volte è davvero semplice creare in casa una pietanza che sia degna dei migliori ristoranti.

Ma c’è ancora un altro modo per preparare l’agnello al forno come dei veri chef ed è quello di dotarlo di una crosta, che può essere composta da pangrattato, una sfoglia di pasta, oppure frutta secca tritata.
Vediamo come preparare l’agnello in crosta di pasta sfoglia, un piatto così semplice ma di grande impatto visivo.
Lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente e con una spatola, create una crema insaporita con un trito di prezzemolo e aglio, riponetelo quindi in frigorifero. In una pentola fate insaporire l’olio con aglio, rosmarino e timo. Unite il carré e lasciate insaporire per una decina di minuti a fuoco dolce. Aggiungete un po’ di sale e di pepe e lasciate raffreddare. Quando la carne si sarà intiepidita avvolgetela con la pasta sfoglia. Lasciate cuocere in forno preriscaldato a 200° per 45 minuti. Pochi minuti prima della fine della cottura, estraete la teglia dal forno e spennellate la sfoglia con il burro precedentemente preparato. Questa ricetta è un po’ più elaborata del semplice cosciotto arrosto della nonna, ma è adatta ad un’occasione speciale. 

Come cucinare l'agnello in umido

Come cucinare l'agnello in umido

L’agnello in umido e un tipico piatto italiano, c’è chi lo prepara anche per il pranzo pasquale, pur essendo una di quelle preparazioni veloci e piene di gusto,

che ne fanno un cibo ideale da presentare a tavola a cena in inverno. 

In questa ricetta l’agnello viene rosolato in padella con il burro, per poi essere cotto con un brodo composto da vino e aromi, con l’aggiunta della farina che aiuterà a legare bene tutti gli ingredienti. Alcune varianti regionali di questa ricetta prevedono anche l’utilizzo della cipolla o dello scalogno (ad esempio nella versione della ricetta sarda). 

Cominciate preparando il brodo: in una pentola riscaldate il brodo vegetale precedentemente preparato (potete prepararlo facendo bollire per una mezz’ora degli ortaggi: carota, sedano, cipolla, in ½ litro d’acqua; oppure utilizzare un brodo vegetale pronto, magari un dado da brodo o la versione in polvere, l’importante è che sia aromatico), aggiungete il vino bianco secco, il sale, il pepe e gli aromi che vi piacciono: alloro e rosmarino sono quelli più usati, ma anche timo, bacche di ginepro, salvia e chiodi di garofano sono spezie che ben si accoppiano alla carne di agnello. Lasciate cuocere per una quindicina di minuti. 

Prendete lo spezzatino di agnello (potete chiedere al vostro macellaio di darvi la carne già in pezzi), lavatelo, asciugatelo e fatelo poi rosolare in una padella in cui avrete sciolto del burro. Quando la rosolatura sarà quasi ultimata aggiungete, se vi piace, lo scalogno tagliato sottile o degli spicchi d’aglio interi che provvederete a rimuovere prima di portare in tavola il vostro spezzatino di agnello in umido. 
Prelevate un po’ di brodo, fatevi sciogliere un cucchiaio di farina poi versatelo sulla carne. 
Continuate la cottura tenendo lo spezzatino coperto fino a quando i bocconcini non saranno morbidi, se lo ritenete necessario aggiungete ancora un po’ di brodo ma senza esagerare, altrimenti il piatto perderà la consistenza densa. Se preferite avere maggiore colore aggiungete un po’ di sugo di pomodoro, oppure dei pomodori pelati prima di iniziare a bagnare la carne con il brodo. 
Il risultato di questa preparazione saranno delle gustose pepite e un sughetto che vi lascerà cadere nella tentazione della scarpetta. 

Per la preparazione di questo piatto può essere utilizzata anche la pentola a pressione per dare ai pezzi di carne una cottura più veloce pur lasciando lo spezzatino decisamente morbido. Se utilizzate questo procedimento fate attenzione ad utilizzare metà del quantitativo del brodo per evitare l’effetto zuppa.

Come cucinare l'agnello arrosto

Come cucinare l'agnello arrosto

Un’idea per realizzare un secondo piatto da portare in tavola durante il pranzo domenicale, magari accompagnato da un contorno sfizioso?
L’agnello arrosto può essere la risposta. Tipico piatto della cucina italiana, nel corso del tempo è stato declinato nelle varie cucine regionali, da quella ligure, a quella toscana e abruzzese.
Anche in questo caso parliamo di una ricetta facile da seguire, per un risultato che saprà soddisfare anche i palati più esigenti.
La cottura arrosto consente di cucinare le pietanze lentamente e in modo costante. I tagli più utilizzati per questa preparazione sono la spalla e il cosciotto.

Scegliete quindi il pezzo che preferite e lavatelo con acqua fredda.
Prendete una teglia da forno, oliatela con abbondante olio extra vergine d’oliva. Sbucciate l’aglio, tritatelo e spargetelo all’interno della teglia. Aggiungete anche le erbe aromatiche, come le foglie di salvia e i rametti di rosmarino. A questo punto potete unire l’agnello, fatelo quindi rosolare per meno di dieci minuti, avendo l’accortezza di girare in modo che possa dorarsi su ogni lato uniformemente. Aggiungete mezzo bicchiere di vino bianco secco, salate e pepate. Continuate la cottura in forno preriscaldato a 170° per un’oretta. Ogni tanto date una sbirciatina, eviterete di sfornare un arrosto troppo secco. Trascorso questo tempo girate la carne, irroratela con il brodo e lasciate cuocere per ancora 15 minuti, questa volta a 200°. Tirate la teglia fuori dal forno, lasciatela intiepidire e portate in tavola.

Un’idea alternativa per un arrosto di agnello più gourmet è la farcitura della carne. In questo caso si presta all’esecuzione della ricetta la spalla disossata. 
Per la farcitura non c’è che da sbizzarrirsi: una fetta di prosciutto cotto, la vostra verdura preferita (ad esempio spinaci o cicoria precedentemente sbollentati e ripassati in padella), ricotta o altri formaggi, persino un cucchiaio di pesto darà al vostro agnello farcito un gusto speciale
Il ripieno verrà trattenuto dalla carne arrotolata su sé stessa e legata con lo spago per arrosti. Il rotolo di carne di agnello, così farcito, va fatto rosolare uniformemente in una pentola capiente; fatto poi sfumare con del vino, seguirà una cottura lenta di almeno un’ora con spezie e brodo. Il brodo di cottura, filtrato e fatto addensare se necessario, potrà essere frullato con dell’amido di mais e divenire una gustosa salsa con cui servire le fette di agnello farcito. 

Una salsa di accompagnamento ideale è sicuramente la salsa all'aceto balsamico.

In una pentola versate l'aceto balsamico e aggiungete i chiodi di garofano, la stecca di cannella, lo zenzero in polvere e le bacche di ginepro schiacciate. Trasferite la pentola sul fuoco e lasciatelo andare su fiamma bassa fino a che il composto non ha raggiunto il bollore. Unite ora il miele, mescolate fino a completo scioglimento, e continuate a cuocere fino a quando la salsa non avrà ridotto il suo volume della metà o poco più; circa 20/25 minuti. Filtrate e lasciate raffreddare prima di servire.

Questa salsa è ottima per accompagnare l’agnello cotto in qualsiasi modo!

Come cucinare l'agnello fritto

Come cucinare l'agnello fritto

Se siete stanchi del classico agnello alla griglia, provate a cucinarlo fritto, creando delle vere e proprie cotolette.

Procuratevi della farina di mais o del pangrattato per creare la panatura, perché stiamo per preparare un piatto davvero simpatico.
Battete degli albumi di uova con una forchetta, salate e pepate e ripassate le costolette di agnello, dopo averle lavate e asciugate. Impanatele e friggetele in una padella in cui avrete fatto sciogliere del burro con l’olio.
Continuate la cottura a fiamma moderata, dopo massimo 6 minuti girate la bistecca e lasciate trascorrere altri 5 minuti. A differenza delle classiche cotolette qui i tempi di cottura sono più prolungati, perché è importante che la carne sia ben cotta anche all’interno e non resti al sangue.
Quando saranno pronte, lasciatele riposare per un po’ su dei fogli di carta assorbente, basteranno pochi minuti perché dovrete servirle quando sono ancora calde. Aggiungendo alla panatura dell’aglio tritato o qualche fogliolina di rosmarino, otterrete costolette fritte più saporite. A piacimento, si può gustare questa pietanza irrorando le costolette con del succo di limone.

Un’altra bella idea di preparazione che prevede la frittura sono le polpette di agnello, tipiche della cucina greca, sfiziose e facili da preparare e i bambini* le adoreranno. In questa preparazione occorre avere il macinato di agnello che andrà impastato con un trito di cipolle, menta e basilico, mollica di pane ben strizzata, uova, un pizzico di sale e del pepe nero. Per un sapore più intenso potete anche aggiungere il sedano.
Lavorate fin quando il composto non risulta omogeneo. Formate delle polpette e ripassatele nella farina.
Friggetele in abbondante olio e lasciatele poi riposare su un foglio di carta assorbente. Potrete servirle come antipasto finger food, magari accompagnate dalla salsa tzatziki. Anche in questo caso, all’uso greco, le polpette di agnello fritte possono essere accompagnate da succo di limone. 

*sopra i 3 anni

Come cucinare l'agnello al sugo

Come cucinare l'agnello al sugo

Uno dei tanti modi di cucinare l’agnello è al sugo.

Il ragù di agnello, ad esempio, è un buon condimento per la pasta.
Per il formato da utilizzare vi consigliamo i rigatoni o le fettuccine, ma sentitevi pure liberi di usare quello che preferite o che avete in casa.
Per realizzarlo vi servirà la polpa di agnello, che potrete far preparare direttamente al macellaio o che potrete ottenere da soli, rifilando la carne per poi macinarla con il tritacarne o a lama di coltello.
Tritate l’aglio molto finemente e fatelo rosolare in modo delicato in una padella con olio e rosmarino. Aggiungete la carne di agnello, mescolate e aggiungete il vino rosso. Continuate a mescolare, affinché la parte alcolica del vino possa evaporare lasciando la carne piacevolmente profumata. 

Togliete il rametto di rosmarino e aggiungete la polpa di pomodoro. Salate e pepate, e continuate la cottura per una trentina di minuti, a fuoco lento. Fate in modo che durante la cottura la pentola sia solo parzialmente coperta, in modo che il sugo possa restringersi.
Mentre il sugo cuoce dedicatevi alla preparazione della pasta. Visto? È stato davvero veloce.

Con il macinato di agnello potrete creare anche delle golose polpette da cuocere al sugo, un piatto che ha il potere di trasformare anche un mercoledì in domenica!

È possibile preparare anche le costine di agnello al sugo. Non dovete fare altro che aromatizzare la farina con delle erbe (come timo e salvia) e infarinare le costolette prima di procedere alla cottura. 

Lasciatele rosolare in un tegame in cui avrete sciolto qualche noce di burro, basteranno pochi minuti per lato. Sfumate con del vino bianco secco. Quando la parte alcolica sarà evaporata potete aggiungere la polpa di pomodoro. Aggiustate di sale e pepe e lasciate cuocere per circa 45 minuti. A 15 minuti dalla fine fate in modo che il coperchio non copra totalmente la pentola. Potrete utilizzare questo sugo anche per condire la pasta, così avrete pronto sia il primo che il secondo piatto.

Come cucinare l'agnello al cartoccio

Come cucinare l'agnello al cartoccio

La cottura al cartoccio vi consente di portare in tavola un piatto che sembra particolare ma che, in realtà, è molto semplice da preparare. Con questa modalità di cottura inoltre, il vostro agnello resterà particolarmente tenero, il profumo intenso e il sapore della carne resteranno intatti.

Salate le costolette di agnello e posizionatele a due alla volta su un foglio di carta stagnola, precedentemente unto. Piccolo consiglio: se non avete la carta stagnola utilizzate la carta da forno.
Cospargete un trito di erbe aromatiche, olio e un po’ di vino bianco e richiudete con cura, in modo che tutti i liquidi restino all’interno del fagotto. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per una trentina di minuti. Servite impiattando con la carta stagnola, in modo che aprendo un po’ il cartoccio il vapore possa fuoriuscire. Pochi passaggi per servire in tavola delle costolette d'agnello davvero saporite.

* sopra i 3 anni

Abbinamenti: con le patate

Abbinamenti: con le patate

Uno degli abbinamenti più classici della cucina italiana è l’agnello con le patate. Abbiamo visto come prepararli insieme al forno, per un secondo piatto davvero gustoso. Vediamo adesso come cucinare le patate separatamente, in modo da poter rafforzare maggiormente anche il sapore di un agnello preparato in modo più semplice, per esempio alla piastra.  In questo caso una cucchiaiata di senape completa l’abbinamento agnello-patate in modo perfetto!

Le patate novelle sono quelle preferite dai grandi e dai bambini*, così piccole e saporite è davvero difficile resistere. Possono essere cotte sia in forno che in padella e non occorre eliminare la loro buccia, l’importante è una pulizia accurata.
Potete preparare delle patate aromatizzate con un trito di erbe aromatiche come rosmarino, timo e salvia.
Anche il purè di patate è un buon contorno per dei secondi piatti a base di agnello. E poi è così semplice da preparare e necessita di ingredienti semplici. 

In tutti i modi di cottura dell’agnello che lasciano dei fondi succosi e ricchi, il purè è l’abbinamento perfetto, in grado di assorbire le salse. Ma le patate non sono le uniche a poter accompagnare adeguatamente questo tipo di carne, esistono altri contorni di tutto rispetto, come può esserlo uno sformato di verdure

Ma le patate non sono le uniche a poter accompagnare adeguatamente questo tipo di carne, esistono altri contorni di tutto rispetto. Continuate a leggere e lo scoprirete.

Abbinamenti: con i piselli

Abbinamenti: con i piselli

I piselli, con il loro sapore delicato e leggermente dolce, ben si prestano ad accompagnare la carne d’agnello.

Potete unirli nella cottura in forno con le patate o come contorno esclusivo, oppure prepararli a parte. Una delle ricette più conosciute (e corpose) è sicuramente quella che prevede la cottura dei piselli con la pancetta.
Ma esistono altri modi per creare un contorno gustoso e magari raffinato, ad esempio creando una vellutata di piselli, su cui potrete adagiare la carne.
Per prepararla non dovrete fare altro che lessare i piselli e tritarne i ¾ con un po’ di olio, di sale e di pepe. Quando sarà il momento di impiattare sistemate un cucchiaio di questa crema sul piatto, adagiate la carne e terminate unendo alcuni piselli e una foglia di menta, ed ecco che il gioco è fatto.
Un altro contorno gustoso prevede i piselli con le carote, insaporiti con il Burro Santa Lucia e resi ancora più ricchi con la presenza del Prosciutto Cotto Galbacotto.

Oltre che con i piselli, la carne d’agnello ben si combina anche con altri legumi, ad esempio i ceci. Un hummus cosparso di semi di sesamo tostati è ottimo accanto all’agnello alla scottadito.

Abbinamenti: con i carciofi

Abbinamenti: con i carciofi

Come abbiamo più volte ribadito, la carne di agnello viene preparata soprattutto durante il periodo pasquale, e quale miglior contorno preparare se non i carciofi? Del resto la stagione è proprio quella giusta. Tra le ricette di Pasqua ricordatevi anche questa.

L’agnello con i carciofi può essere portato in tavola proprio durante il pranzo di Pasqua e nella nostra versione la carne viene rosolata nel Burro Santa Lucia e resa particolare grazie alla presenza del finocchietto selvatico, delle olive, dei chiodi di garofano e dell’alloro.

Durante le feste si tende a cucinare porzioni molto abbondanti con il rischio di avere degli avanzi. Bene, se non sapete cosa fare dell’agnello con i carciofi tenetelo da parte, potrete preparare delle torte salate da gustare durante il picnic di Pasquetta. Una pizza rustica dal sapore differente e ingredienti diversi dal solito.

La carne di agnello non ha più segreti… E voi come preferite cucinare l’agnello?

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