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Involtini di trippa

Ricetta creata da Galbani
Involtini di trippa
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Galbanino l'Originale
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Galbanino. Il tuo genio in cucina!
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Presentazione

Se siete amanti della cucina territoriale non potrete non apprezzare questa ricetta della cucina pugliese, un vero cavallo di battaglia della cucina regionale nostrana, che rappresenta uno dei tanti golosi modi in cui si può preparare la trippa. Una delle frattaglie più famose e utilizzate in cucina.

Gli involtini di trippa, infatti, sono un piatto povero ma pieno di gusto che proviene dalla Puglia, in particolare dalla zona di Lecce.

Si tratta di saporiti rotolini di trippa ripieni di formaggio, la cui preparazione è abbastanza semplice e non richiede tantissimo tempo. Dopo essere stata lavata (potete farlo fare dal macellaio di fiducia), la trippa di agnello viene tagliata a fette, che vengono poi farcite all'interno con il Galbanino l'Originale e cotte in un tegame insieme a un saporito sughetto di pomodoro. Finita la cottura, lasciate insaporire per bene e servite a tavola con una spolverizzata di parmigiano e del peperoncino se vi piace. Ve ne innamorerete già dal primo boccone, assicurato!

Ecco la ricetta passo passo per preparare degli ottimi involtini di trippa e portare in tavola qualcosa di nuovo e stuzzicante:

Facile
4
50 minuti
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Ingredienti

  1. 500 g di trippa (centopezze)
  2. 1 spicchio d'aglio
  3. 300 g di Galbanino l'Originale Galbani
  4. 6 pomodori pelati
  5. 2 foglie di alloro
  6. 1/2 bicchiere di vino bianco
  7. 5 grani di pepe
  8. 1 cipolla
  9. 1 carota
  10. 1 costa di sedano
  11. sale q.b.
  12. pepe in polvere q.b.
  13. olio extra vergine di oliva q.b.

Preparazione

Se non avete chiesto di farlo al macellaio, lavate accuratamente la parte della trippa di agnello chiamata centopezze e tagliatela a strisce piuttosto larghe. Dopodiché potete procedere alla preparazione della trippa seguendo questa ricetta:

01

Sbucciate la cipolla e tagliatene metà a listarelle sottili; l'altra metà, invece, tritatela. Sbucciate anche l'aglio e tritatelo finemente. Il Galbanino l'Originale, invece, tagliatelo a fette spesse circa 1 cm e poi ricavate dei bastoncini.

02

Stendete sul tagliere le fette di trippa, insaporitele con sale e pepe, metteteci dentro un po' di cipolla, poco aglio tritato, uno o due bastoncini di Galbanino L'Originale e arrotolatele, fermandole con uno stuzzicadenti.

03

Mondate, lavate e tritate il sedano e la carota e metteteli a rosolare in una padella insieme a qualche cucchiaio di olio extravergine d' oliva e al resto della cipolla. Fate soffriggere le verdure tritate per un paio di minuti, quindi unitevi gli involtini di trippa. Lasciateli rosolare per qualche minuto, rigirandoli affinché si sigillino su tutti i lati, poi sfumate il tutto con il vino bianco.

04

Mettete in padella foglie di alloro lavate e il pepe nero in grani e i pomodori pelati tagliati a cubetti, salate gli involtini e lasciateli cuocere a fiamma medio-bassa per circa 30 minuti, avendo cura di coprire il tegame con un coperchio.

05

Una volta pronti, disponete gli involtini di trippa su un piatto da portata insieme al loro sugo e serviteli caldi.

Varianti

Esistono tanti modi diversi per cucinare la trippa. Quasi ogni regione d'Italia, infatti, ha un suo piatto a base di questa frattaglia golosa.

Sicuramente una delle ricette con la trippa più conosciute è la trippa alla romana, che si prepara tagliando la trippa a striscioline e cuocendola in casseruola insieme a sedano, carota, cipolla e polpa di pomodoro. Per condire il piatto, una volta pronto, si usano pecorino grattugiato e profumate foglie di menta. Una vera delizia.

Anche la trippa alla fiorentina, che si serve in un contenitore in coccio, si prepara tagliando a listarelle la trippa e cuocendola con coste di sedano, carota, cipolla e pomodori pelati. Spesso, a questa ricetta si aggiungono anche i fagioli cannellini, che vanno a creare una cremina densa che si attacca agli strati di trippa rendendola di una golosità strabiliante.

Nella ricetta della trippa alla genovese, invece, si aggiungono alla preparazione anche pancetta o lardo, funghi secchi, patate tagliate a tocchetti o fagiolane, più grandi dei soliti fagioli utilizzati.

La trippa alla napoletana, invece, mantiene tutto il suo sapore in quanto viene cucinata in bianco, senza pomodoro.

Invece nella provincia di Bergamo, la trippa, viene servita con un goloso brodo vegetale fatto di carote, sedano e cipolla e delle patate fatte a tocchetti. Una vera delizia!

Suggerimenti

Anche quando la trippa è già stata pulita e lavata, può comunque avere un odore e un sapore troppo forte. Per questo, prima di utilizzarla, andrebbe lavata e poi immersa per almeno un'ora in una ciotola piena d'acqua calda con un bicchiere di aceto, foglie di alloro e salvia.

Dopo un'ora la trippa va immersa in una pentola capiente con abbondante acqua fredda e due cucchiai di sale e lasciata bollire per 10 minuti circa dal momento in cui l'acqua giunge a bollore.

Prima di poterla usare, però, la trippa deve essere ancora lavata con acqua bollente e lasciata raffreddare. Poi può essere tagliata in pezzi e usata per preparare gli involtini.

Se non avete a disposizione degli stuzzicadenti, o non vi piace usarli, potete chiudere gli involtini usando del comodissimo spago per arrosti.

Per accompagnare al meglio i vostri involtini di trippa, potete preparare dei crostoni di pane casereccio aromatizzati all'aglio, abbrustolendo alcune fette di pane dello spessore di almeno 1 cm e poi strofinandoci sopra uno spicchio d'aglio.

Come contorno, invece, potete preparare o delle golose insalate o, se volete qualcosa di più sostanzioso, delle patate in umido o al forno. Servite ancora calda e la golosità è a portata di forchetta!

Curiosità

Insieme ad animelle, rognone, fegato, cuore e cervello la bianca trippa fa parte delle cosiddette frattaglie, cioè le parti dell'animale considerate meno nobili rispetto ai più famosi tagli di carne.

Un tempo, proprio perché considerate di scarso pregio, le frattaglie venivano vendute a poco prezzo e, per questo, erano utilizzate soprattutto dalle famiglie meno abbienti, per preparare quei piatti quotidiani che oggi sono diventati parte integrante della cultura contadina che comunque continuiamo a consumare e soprattutto ad apprezzare anche in ristoranti stellati.

Utilizzata un po' in tutte le parti d'Italia, in particolare al Centro e al Sud, la trippa è molto gettonata anche nella cucina ligure e genovese tanto che a Genova si trovano ancora oggi diverse tripperie storiche, custodi delle ricette tipiche del territorio che hanno per protagonista assoluto questo ingrediente.

Con il tempo la trippa è diventata un ingrediente talmente apprezzato e diffuso da avere una giornata dedicata interamente alla sua celebrazione: la Giornata Mondiale della Trippa, che cade il 24 ottobre.

Insomma con la sua bontà e il suo sapore ha conquistato davvero tutti. Non vi resta che andare in cucina e mettersi all'opera, lascerete tutti senza parole!

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