Iniziamo il nostro viaggio con un po’ di storia e qualche curiosità, quel tanto che basta per capire le origini di questo ortaggio. Il nome “radicchio” deriva dal latino “radicula”, cioè “radice”. Le prime coltivazioni nel trevigiano risalgono al XVI secolo, al tempo veniva conosciuto con il romantico nome “fiore d’inverno”.
Il radicchio rosso di Treviso IGP è molto usato nella cucina regionale locale e viene prodotto nella varietà precoce e tardiva, entrambe hanno una forma allungata e possono essere consumati sia cotti che crudi, ad esempio nelle insalate.
Il radicchio trevigiano precoce è voluminoso, le foglie si sviluppano in lunghezza e vanno a chiudersi all’apice. Il colore delle foglie è di un bel rosso con tonalità vinaccia e al centro presentano una costa bianca. La consistenza è abbastanza croccante; il sapore è leggermente amarognolo.
Il radicchio tardivo ha un aspetto particolare, quasi creativo: le sue foglie sono sottili e lunghe, con una costa bianca centrale; a differenza di altre varietà le foglie di questa cicoria non vanno a chiudersi all’estremità, poiché si avvolgono a riccio, come a voler manifestare la loro croccantezza.
Altrettanto gustoso e croccante è la varietà di radicchio di Castelfranco, un ortaggio ibrido tra il radicchio rosso tardivo e l'indivia.
Precoce o tardivo, il radicchio trevigiano si presta a numerose preparazioni, tutte molto gustose.
Per la pulizia, occorre eliminare le foglie esterne e parte della base. In realtà, se intendete preparare un risotto al radicchio questa parte va totalmente rimossa, ma se intendete cuocerlo su piastra o al forno (che bontà!) è preferibile lasciarla in modo che, una volta diviso il cespo in due o quattro parti, le foglie non si stacchino.
Lo sappiamo, state già pregustando un buon risotto al radicchio e in questa ricetta troverete gusto e delicatezza, grazie all’incontro tra il sapore amarognolo del radicchio trevigiano e quello più delicato del mascarpone. Immaginate di gustarlo in una fredda cena invernale, magari durante una cenetta preparata per due. Con la stessa ricetta, potete preparare anche un gustoso primo piatto con gli gnocchi e il radicchio. In poco tempo avrete ottenuto un piatto raffinato.
Lo sapete che il radicchio può essere impiegato anche in piatti con sapori del mare? Ad esempio con il pesce spada, basta sistemare le fette in una teglia da forno ben oliata, aggiungere il radicchio tagliato a listarelle sottili e irrorare abbondantemente il tutto con un'emulsione di olio extra vergine d’oliva, limone, pepe e un pizzico di sale.
Infornate a 200° per una decina di minuti e il gioco è fatto.
Un altro accostamento molto interessante è con i gamberi: lasciate sciogliere una noce di burro in una padella e aggiungete i gamberi, lasciate quindi cuocere per una decina di minuti. Frullate le foglie di radicchio con delle noci e un filo di olio, ottenete una crema e aggiungetela ai gamberi.
Unite mezzo bicchiere di vino bianco e lasciatelo evaporare. Intanto, cuocete la pasta e scolatela al dente, per poi terminare la cottura in padella degli spaghetti con ilradicchio e i gamberi. Ecco che in poco tempo avrete preparato un piatto gustoso e ricercato, ed è stato facile, non è vero?
Il radicchio, con il suo colore rosso e il suo gusto sempre riconoscibile, è perfetto anche per la preparazione di ottimi primi piatti con i carciofi interi in crema.
La crema di radicchio è ottima sulle focacce e le pizze, ma anche per realizzare sfiziose tartine e bruschette più particolari del solito.
Ecco, il punto è che con il radicchio è impossibile realizzare piatti non ricchi di gusto e interessanti, con questo ingrediente acquista tutto un altro valore.
Di seguito vi mostreremo come prepararlo in padella, al forno, alla griglia e come ottenere dei gustosi contorni. Inoltre, vi parleremo anche degli accostamenti più interessanti. Continuate a seguirci