Il principale ingrediente di questo piatto è il cavolfiore, scopriamo allora insieme cosa rende particolare questo ortaggio che rientra tra le varietà di cavolo.
Il nome "cavolfiore" deriva dalle caratteristiche esteriori dell’ortaggio, che ricorda proprio la forma di un fiore. Ha un colore al centro bianco ed all'esterno è contornato da delle grandi foglie verdi.
Potete trovarlo presso il vostro supermercato, d'inverno, in molte varianti differenti, sia con riguardo al colore che al gusto. Scegliete tra il cavolo nero, il cavolo romanesco, che è sicuramente il più conosciuto, e il cavolfiore viola, anche in base alla ricetta che intendete realizzare.
Il cavolfiore può essere sia mangiato a crudo come contorno, ad esempio tagliato e condito semplicemente con un filo d’olio extravergine d'oliva, un pizzico di sale e qualche goccia di limone, sia portato in tavola cotto, come in questa ricetta. In quest’ultimo caso i metodi di cottura tra cui scegliere sono davvero tanti: al forno, lessato, al vapore, gratinato o anche fritto, il cavolfiore è un ortaggio versatile che potete inserire nel vostro menù sia per condire i primi piatti che per accompagnare i secondi di carne.
Ora che conoscete tutti i segreti per realizzare uno sformato, scegliete la ricetta che più vi incuriosisce e mettetevi ai fornelli!
Domande Frequenti
Qual è il metodo migliore per cucinare questa ricetta dello sformato?
Lo sformato è una preparazione nata per essere cotta in forno, per questo motivo viene preparato con questa modalità; tuttavia è comunque possibile utilizzare metodi di cottura differenti. Per esempio, potete realizzare lo sformato come se fosse una frittata di cavolfiore cotto all'interno di una padella antiaderente, ottenendo così un piatto morbido e compatto; potete cuocerlo a bagnomaria in una pentola a pressione come se fosse un flan, oppure metterlo dentro uno stampo all'interno di una pentola con dell'acqua calda.
Con quali formaggi si può abbinare questo piatto a base di cavolfiore?
Questo piatto più essere impreziosito con gli ingredienti che più vi piacciono: dalla semplice mozzarella, fino alla provola, la scelta va in base alle vostre preferenze. Per dare più struttura all'impasto è ottimo il parmigiano grattugiato, mentre la ricotta conferisce una consistenza più soffice e delicata al composto. Invece, da inserire tagliati a dadini o a cubetti, potete sbizzarrirvi tra la scamorza, la fontina e persino il gorgonzola rendendo lo sformato più vellutato e saporito.
Quali sono i condimenti più consigliati per esaltarne il sapore?
Questo piatto ha un gusto leggermente dolciastro e molto delicato che può essere esaltato da molti aromi e spezie evitando comunque di coprirne il sapore. In questa ricetta vi abbiamo proposto di usare la noce moscata, ma altre idee sono ad esempio quelle di usufruire della paprika dolce oppure del pepe nero, per dare più colore allo sformato donandogli anche un gusto speziato.
Tra le erbe aromatiche spicca il prezzemolo tritato, ideale per rifinire il piatto insieme al timo o anche all'origano. Per ultimare lo sformato, potete benissimo inserire una nota acidula grattugiando una scorza di limone per bilanciare i vari sapori.
Qual è la differenza tra uno sformato e un timballo?
Lo sformato e il timballo sono due preparazioni diverse che in molti confondono. Lo sformato è una ricetta fatta al forno con ripieno di verdure, carne, besciamella e formaggi vari. Esistono tante varianti dello sformato che prevedono un guscio di pasta sfoglia, oppure di usare come legante le uova. Il timballo, invece, è un pasticcio molto simile alla preparazione delle lasagne e composto da un ripieno di pasta, salse e carne varia racchiuso dentro la pasta sfoglia. I ripieni più comuni sono quelli con la pasta e con il riso insieme al formaggio.
* sopra i tre anni