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Puccia pugliese senza glutine

Ricetta creata da Galbani
Puccia pugliese senza glutine
Prova con
Certosa 165g
Certosa 165g
Certosa. La crescenza dal gusto fresco e genuino.
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Presentazione

La puccia è una preparazione della Puglia che accontenta davvero tutti: e per chi non preferisce il glutine? Vi presentiamo la versione della puccia senza glutine, che non troverà oppositori.

Si tratta di una morbida base farcita con i più svariati ingredienti; in Salento la si predilige con le olive e alla pizzaiola, ma può essere una base adatta a qualunque ingrediente.

La versione gluten free non rinuncia però al gusto; sarà adatta anche per chi è solito mangiare la tipica puccia e sarà impossibile riconoscerne la differenza! Grazie all'utilizzo della farina senza glutine sarete comunque riportati a sentire i profumi soavi del Salento.

Semplici da preparare e si possono condire con numerosi salumi, formaggi o verdure, a seconda del vostro gusto. Vediamo di seguito la ricetta delle pucce salentine senza glutine.

Facile
4
20 minuti
150 minuti di lievitazione
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Ingredienti

Per l'impasto:

  • 200 g di farina senza glutine;
  • 1 patata lessa schiacciata;
  • 8 g di lievito di birra (secco o fresco);
  • 5 g di zucchero;
  • 270 g di acqua tiepida;
  • 30 g di olio extravergine di oliva;
  • sale q.b.

 

Per il ripieno:

  • 2 pomodori maturi;
  • 165 g di Certosa Galbani;
  • origano q. b.

Preparazione

Farina e patate insieme? Il risultato gourmet è assicurato. La morbidezza di questa preparazione conquisterà ogni palato. Provate a realizzarla seguendo questi semplici passaggi.

01

Miscelate la farina e la patata schiacciata in una ciotola capiente e aggiungetevi del sale. In una seconda ciotola sciogliete il lievito nell'acqua tiepida con lo zucchero e 20 g di olio evo. Miscelate il composto di farine e sale con l'acqua in due riprese e impastate fino a ottenere un composto liscio e omogeneo.

02

Lasciate lievitare l'impasto coperto da pellicola trasparente in un luogo asciutto.

03

A questo punto suddividete l'impasto in panetti da 60 g circa ed effettuate una seconda lievitazione in teglia, coperti da pellicola e distanziati l'uno dall'altro per altri 30 minuti.

04

Spennellate la superficie con il rimanente olio evo e infornate a 190° per circa 15 minuti controllando il livello di doratura delle vostre pucce.

05

Adesso potete tagliare le pucce a metà e farcirle secondo i vostri gusti, ad esempio con delle fette di pomodoro e la gustosa Certosa Galbani. Spolverizzate con dell'origano secco e, per un effetto ancora più filante, fate scaldare le pucce in forno spento ancora caldo per altri 10-15 minuti.

Varianti

Perché non farcire la puccia seguendo le buonissime ricette pugliesi? Provate a farcirle con fette di patate arrostite, cozze e prezzemolo o a realizzare un ripieno simile ai panzerotti pugliesi, con della passata di pomodoro, della mozzarella e dell'origano alle quali potrete aggiungere delle fette di prosciutto cotto.

Volete preparare un panino estivo da portare al mare senza rinunciare al buon gusto di una puccia? Conditelo con pomodorini, cipolla, pepe o peperoncino, oppure seguite le indicazioni su come farcire una piadina, per qualche ispirazione in più.

La puccia può essere servita fredda ma se optate per del formaggio nella farcitura noi vi consigliamo di scaldare la puccia in forno per circa 5 minuti oppure sotto una piastra rovente, spennellando la superficie con dell'olio d'oliva.

Potete inoltre pensare di cospargerne la base con delle salse per crostini (ketchup e senape per accompagnare del maiale sfilacciato o maionese per realizzare un hamburger all'italiana), ma la verità è che la puccia va bene anche così com'è, con un filo d'olio, del sale grosso e dell'origano sminuzzato per una merenda che richiama subito le culture del passato. L'assenza di mollica permette di utilizzarla in mille preparazioni e la rende adatta a molteplici situazioni: un brunch, una merenda sostanziosa o un aperitivo festoso.

In realtà le varianti che esistono sono veramente tante e variano da città a città, inoltre, essendo un prodotto legato alla vita contadina e al duro lavoro nei campi, veniva realizzato con ingredienti di scarto oppure da consumare, come ad esempio le cipolle e le olive che in salento abbondano.

Lo street food salentino è ricco di ricette e la puccia è senza dubbio il panino più famoso di tutta la Puglia, anche nella versione gluten free è sempre buona da mangiare.

Un variante molto appetitosa è la puccia capitolina che prevede l'utilizzo di cicoria e porchetta, se lo si desidera anche un po' di pecorino.

Suggerimenti

Per ottenere una superficie ben dorata vi consigliamo di utilizzare dell'olio extravergine d'oliva che donerà croccantezza e morbidezza al vostro impasto. Basterà spennellarlo su tutta la puccia prima di infornarlo.

La puccia tipica prevede l'utilizzo della semola di grano duro e del lievito madre. La prima non è adatta a chi non consuma glutine mentre il lievito madre è di facile realizzazione e può essere utilizzato anche per altri lievitati utilizzando una farina senza glutine. Se non volete però produrne in quantità eccessive potete autoprodurre un lievitino che servirà soltanto nella preparazione della ricetta base della puccia.

Utilizzate 100 g di farina senza glutine, 50 g di acqua tiepida, 4 g di lievito ed 1 cucchiaino di zucchero. Impastate tutto fino a ottenere un composto liscio e aggiungetelo al resto degli ingredienti descritti nella ricetta base, aggiungendo 200 g di acqua e omettendo l'uso del lievito di birra, già presente nella preparazione di questo lievito. Prima di aggiungere gli altri ingredienti, però, il lievitino va lasciato risposare in un luogo asciutto per almeno 4 ore.

Il risultato sarà più compatto e ricorderà le vere pucce della cultura salentina. Sarà una preparazione lunga e in tre fasi ma il risultato varrà davvero l'attesa. Provate a realizzare la vostra versione di puccia: ne rimarrete incantati e non potrete fare a meno di resistere alla tentazione di mangiarle tutte!

Infine, la puccia senza glutine è ottima da servire anche come aperitivo sfizioso durante le feste, può essere consumata sia calda che fredda.

Curiosità

Si dice che il nome puccia derivi dal latino "buccellatum" che significa boccone. La puccia infatti è uno street food perfetto usato sin dai tempi dei romani che usavano sfornarne in quantità per sfamare i soldati delle legioni. Nel tempo, i salentini le hanno utilizzate come cibo da portare nelle lunghe e calde giornate di lavoro nei campi. In ogni caso si tratta di uno street food perfetto, che mette tutti d'accordo.

Oggi in Salento la puccia viene consumata l'8 maggio, tanto che il giorno dell'Immacolata si consuma soltanto puccia e nient'altro.

Le tipiche ricette della puccia la prevedono in tre versioni: quella con olive nere, inserite direttamente nell'impasto, alla pizzaiola, con passata di pomodoro e olive oppure al naturale. Tutte e tre le versioni, essendo senza mollica, sono perfette per accogliere ripieni sfiziosi o semplicemente come accompagnamento per piatti di carne sostanziosi.

Il pane è molto morbido e tanti non sanno che la sua cottura nel Salento avviene ancora su pietra. Se si decide di optare per una cena a tema salentino, si può accompagnare la puccia con delle bombette pugliesi, involtini di carne di vari gusti, sono emblema della Puglia specialmente nella zona della Valle d’Itria, molto semplici da preparare.

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