Torta Pasqualina ai Carciofi: ricetta torta salata golosa

Torta pasqualina ai carciofi

Ricetta creata da Galbani

Varianti

Tra le varie soluzioni per creare una torta pasqualina ci sarà la possibilità di variare i ripieni, aggiungendo delle patate lesse e un poco di prezzemolo.

Una variante semplice da realizzare e che darà un tocco agrodolce alla vostra ricetta è la torta pasqualina con zucca e carciofi. Iniziate cuocendo la zucca in una padella con olio, sale e pepe e passatela in un mixer. Tagliate i cuori di carciofo e fateli rosolare in un soffritto di cipolla e acqua. Mettete in una ciotola la purea di zucca, i carciofi e mescolate insieme alla ricotta, le uova, il parmigiano grattugiato e alcune foglie di maggiorana. Amalgamate bene il vostro composto per avere un prodotto omogeneo.

Se scegliete di usare verdure fresche, scoprite come pulire i carciofi : è molto importante, infatti, eliminare la barbetta interna con accuratezza!

Stendete la pasta sfoglia in una tortiera del diametro di 22 cm foderata con carta forno e versate il ripieno all'interno. Spolverizzatene la superficie con il parmigiano grattugiato e cuocete in forno per almeno 30 minuti fino a che sarà dorata e croccante. Infine servite la vostra torta ancora tiepida.

Un'altra gustosa variante è quella ripiena di bietole, ricotta e carciofi. Pulite 12 carciofi e tagliateli a fette sottili; uniteli con delle cipolline fresche e metteteli a stufare in padella a fuoco basso. Lavate e tagliate le bietole e unitele in padella: lasciatele cuocere fino a che saranno cotte, ma non troppo. L'importante è che perdano acqua e si cuociano al punto giusto, tanto da rimanere croccanti sotto ai denti. Prendete la sfoglia e riempitela con la farcitura, formando con le mani quattro vaschette in cui rompere le uova. Sovrapponete, poi, un'atra sfoglia e ripiegatele verso l'interno. Infornate a 180° per mezz'ora.

Suggerimenti

Questa tipologia di torte è molto indicata da servire accompagnata a un’insalata mista di stagione, condita con un poco di sale e olio extravergine d’oliva.

Un altro suggerimento che vi diamo per preparare al meglio la vostra torta pasqualina ai carciofi è per la pulitura dei carciofi. Se non vorrete avere le mani sporche a causa del nero che i carciofi hanno sulle loro foglie esterne (quelle più dure), vi converrà utilizzare una ciotola con dentro acqua fredda e il succo di un limone. Grazie a questo succo avrete le vostre mani pulite per servire la vostra torta ai commensali. In aggiunta potete anche utilizzare un paio di guanti monouso.

La vera torta pasqualina richiede tutti i passaggi che vi abbiamo indicato, se invece vorrete realizzare qualcosa di più rapido potrete optare acquistando delle sfoglie già pronte, da farcire con gli stessi ingredienti. In quel caso la cottura sarà molto più rapida. Potete anche optare, per una variante diversa, per la pasta brisée: potete farla in casa o acquistarla già pronta.

La torta pasqualina è uno dei secondi piatti tipici e storici della cucina pasquale e prevede che la ricetta venga tramandata, di generazione in generazione, con i segreti della famiglia. Per fare una vera e propria Pasqualina genovese unite al vostro ripieno la prescinseua, la cagliata fresca tipica del luogo o, in alternativa, la panna. Renderanno la farcitura cremosa e avvolgente!

Niente vi vieta, però, di sperimentare durante l'anno delle varianti innovative come quelle a base di pesce o di pesto alla genovese.

E se la servirete per il pranzo o la cena di Pasqua, concludete con una colomba pasquale fatta in casa: stupirete i vostri ospiti!

Scopri anche

Curiosità

La torta Pasqualina è un piatto ligure originariamente noto come "Gattafura", che deriva dall'espressione "da far gola al gatto che ladro scappa". Questo nome le fu dato per la prima volta nel XVI secolo da Ortensio Lando, un letterato milanese che la inserì nel suo "Catalogo degli inventori delle cose che si mangiano e bevono". Si narra che Lando, della Pasqualina, scrisse: "A me piacque più che dell'orso il miele".

Composta da bietole, formaggio, uova e prescinseua, veniva e viene ancora oggi preparata per le festività pasquali e rivestita con ben trentatré strati di sfoglia, corrispondenti agli anni di vita di Gesù. Si narra che le Pasqualine preparate dalle cuoche e dai cuochi casalinghi per Pasqua fossero talmente grandi da non entrare nel forno di casa. Per questo motivo venivano portate ai forni più grandi, quelli dei panettieri. Per riconoscere, a cottura ultimata, ognuno la propria, pare che ogni cuoco o cuoca incidesse nella parte superiore le iniziali della propria famiglia, così da non confonderle.

Secondo ciò che si narra, inoltre, per controllare la cottura delle sfoglie si teneva un pezzo di pasta fuori dal bordo: questo si chiamava, in dialetto ligure, oegin, cioè orecchietta.

Le uova che si trovano all'interno di questa torta salata rappresentano il simbolo della rinascita: così come a Pasqua si festeggia la risurrezione di Gesù, dalle uova nasce la vita.