Santa LuciaPresenta

Coniglio all’ischitana

Ricetta creata da Galbani
Coniglio all’ischitana
Santa Lucia. Lo spirito creativo di Galbani.
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Presentazione

Il coniglio all'ischitana è un piatto regionale dell'Isola d'Ischia, un luogo ameno che si affaccia sul Golfo di Napoli: si tratta di una ricetta in cui si incontrano il gusto delicato delle carni di coniglio, assieme agli aromi delle erbe mediterranee, e al profumo del basilico e del pomodoro appena colto. Potete acquistare dal vostro macellaio un coniglio intero e disossarlo con le vostre mani, o preferire i pezzi di coniglio a porzioni, più pratici e facili da cucinare anche per chi non è avvezzo ai fornelli. 

Di seguito, scoprirete tutti i trucchi campani su come realizzare l'antica ricetta del coniglio all'Ischitana, un piatto tipico delle feste di Pasqua e della cena di Natale.  

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Ingredienti

  1. 2 conigli di allevamento, del peso di circa 1 kg e 2 etti, compresi i fegati e gli intestini già puliti
  2. 2 peperoncini interi
  3. 1 testa d'aglio intera
  4. 5-6 spicchi d'aglio per la farcia
  5. 500 g di pomodorini datterini
  6. 10 rametti di maggiorana appena colta
  7. 4 bicchieri di vino bianco secco
  8. 1 bicchiere di olio extravergine d'oliva di quello buono
  9. una manciata abbondante di prezzemolo per farcire le frattaglie
  10. sale e pepe q.b
  11. 1 l di olio di semi di arachidi per friggere
  12. una noce generosa di Certosa Santa Lucia o di Ricotta Santa Lucia

Preparazione

Il coniglio all'Ischitana è un piatto tipico della Campania: si mangia durante le feste pasquali, ma anche in occasione del cenone di Natale. La ricetta è laboriosa e prevede alcuni passaggi fondamentali, ma quando si formerà quel delizioso sughetto denso e invitante, il vostro coniglio sarà pronto per rallegrare gli animi e accendere la tavola di gusto e di gioia! 

01

La prima cosa da fare è imbottire le carni: per praticità, partirete già dai pezzi di coniglio disossati. Aprite le cosce e il petto con un coltellino affilato e farcite con maggiorana, uno spicchio d'aglio, il peperoncino, sale e pepe. Chiudete ogni pezzo con uno stuzzicadenti. 

02

Versate abbondante olio di semi d'arachidi in una padella capiente e immergete i pezzi di carne di coniglio, facendoli rosolare. Unite anche l'intestino che avrete arrotolato nelle erbe aromatiche e friggete le interiora a fiamma medio-alta. Lasciate il fegato da parte e non friggetelo perché altrimenti diventa troppo duro. 

03

Una volta che si sarà formata una deliziosa crosticina, scolate i pezzi di carne dall'olio e fate assorbire su carta da cucina. La rosolatura è solo uno dei due passaggi della doppia cottura e serve a sigillare la farcia con le erbette aromatiche.

04

Ora è il momento di usare la casseruola in coccio o in terracotta, fondamentale per la tipica ricetta del coniglio all'Ischitana. Versate abbondante olio evo di quello buono, la testa d'aglio, il peperoncino e i pezzi di carne di coniglio, quindi fate cuocere per una decina di minuti a fiamma media.

05

Unite i pomodorini pachino tagliati a metà, attendete altri dieci minuti e innaffiate il tutto con il vino bianco secco, quindi unite i fegati ad altra maggiorana appena colta. Il coniglio deve stufare per almeno un'ora, senza coperchio. Unite poi il basilico in abbondanza.  

06

Una volta che si sarà ridotta la salsa, il coniglio è pronto per essere servito, in accompagnamento con la tipica insalata cafona all'Ischitana. Per un tocco di classe, vi consigliamo di realizzare un delizioso sughetto di accompagnamento: aggiungete al fondo di cottura una noce generosa di Certosa Santa Lucia o di Ricotta Santa Lucia, due formaggi delicati che conferiscono alla ricetta l'aspetto cremoso, senza coprire il sapore tipico del coniglio all'Ischitana.

Varianti

Il coniglio all'Ischitana è un piatto tipico regionale dell'Isola d'Ischia, ed è una ricetta che si tramanda da secoli, di famiglia in famiglia: per questo motivo è facile trovare delle variazioni sul tema erbe aromatiche e dei cambiamenti nel metodo di cottura. 
Ad esempio, alcune ricette prevedono di friggere anche le interiora, mentre altre eliminano le frattaglie dal condimento, per un gusto più delicato. 

In questa ricetta abbiamo spiegato tutti i passaggi per realizzare il piatto tipico, con doppia cottura: alla fine, dovete lasciare sfumare il vino e le carni saranno tenere e gustose. 

In altre varianti, il coniglio si cucina alla brace, direttamente sui tizzoni ardenti, e poi si incorpora nel tegame di terracotta con pomodoro e basilico appena colti. 
Per quanto riguarda il condimento, fate ridurre il fondo di cottura e cospargetevi sopra il delizioso sughetto, oppure per un gusto più delicato, servite il coniglio con la tipica insalata cafona alla ischitana, composta da pomodoro da insalata cuore di bue, patate lesse, melanzane sott'olio, cipolle di Tropea crude, sedano, sale e pepe. 

Suggerimenti

In una ricetta tipica e antica come questa, il suggerimento fondamentale è rispettare il tempo di cottura di almeno un'ora e seguire tutti i passaggi a regola d'arte.  

Il coniglio deve essere "di casa", cioè di allevamento, come vuole la preparazione tipica, e non deve pesare più di 600 g. 
Potete far disossare il coniglio dal vostro macellaio di fiducia, oppure procedere da soli se li allevate. Ricordate di macellare l'animale per bene in modo che rilasci tutto il sangue e di appenderlo al gancio per una notte intera.  
Pulite con cura le frattaglie, gli intestini e il fegato, e non buttateli via perché sono la parte migliore! Non friggete il fegato però, perché diventerebbe troppo duro e spugnoso, praticamente immangiabile. 

Curiosità

Nella preparazione del coniglio tipico dell'Isola d'Ischia, le erbe aromatiche giocano un ruolo fondamentale poiché influenzano di netto il gusto finale della ricetta. 

Quasi tutte le versioni di coniglio all'Ischitana si assomigliano, ma sono proprio gli aromi a fare la differenza! 
Alcune zone dell'Isola, quelle a ovest, utilizzano il timo e la maggiorana, mentre altre, quelle orientali, usano il basilico e il prezzemolo: ne consegue che il coniglio all'occidentale sia molto più speziato e leggermente piccante, con un sapore affine al pepe verde. 
Secondo gli usi e i costumi dell'Isola sul Golfo di Napoli, così intrisa di leggende e di storie familiari, esistono due scuole di pensiero riguardo la marinatura del coniglio: c'è chi preferisce speziarlo con aromi persistenti e chi dichiara che l'animale debba essere condito con le erbette che ha consumato in vita. 
Qual è la versione migliore?  

È molto difficile stabilirlo, ma l'unico fatto certo è che si tratta di una ricetta antichissima che risale al 470 a.C., quando l'Isola fu invasa dai Siracusani, avvezzi alla caccia di conigli, cacciagione molto diffusa nel territorio. Infatti, la ricetta antica prevedeva l'uso di conigli selvatici che venivano marinati nel succo dei limoni di Sicilia: solo dopo la scoperta dell'America venne aggiunto anche il pomodoro, l'ortaggio proveniente da oltreoceano e importato a Ischia dopo Cristoforo Colombo. 
Da ricetta nobiliare, il coniglio all'Ischitana diventa un piatto turistico e tuttora è cucinato nei migliori ristoranti dell'Isola. 

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