Santa LuciaPresenta

Pissalandrea

Ricetta creata da Galbani
Pissalandrea
Santa Lucia. Lo spirito creativo di Galbani.
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Presentazione


La pissalandrea è un lievitato salato rinomato, nel ponente ligure ma anche nel territorio provenzale. Questa focaccia è solitamente caratterizzata da pomodori, filetti di acciughe, olive nere ed aglio. Il pomodoro, che ad oggi colora questa specialità, si è aggiunto dopo in seguito alla sua importazione dall'America, pertanto la pissalandrea originariamente era bianca.

Può essere un piatto unico, un ricco antipasto o essere tagliata per un aperitivo sontuoso, la pissalandrea poi è adatta in tutte le stagioni. Se amate le ricette liguri non perdetevi la focaccia genovese e la focaccia di Recco con Certosa.

Facile
4
55 minuti
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Ingredienti

Per l'impasto:

  • 300 g farina,
  • 180 g acqua,
  • 10 g olio evo,
  • 6 g lievito di birra,
  • 4 g di sale fino;


Per la farcitura:

  • 10 g Burro Santa Lucia,
  • 400 g di polpa di pomodoro,
  • 160 g di cipolle,
  • 4 cucchiai di acqua,
  • 6 acciughe sotto sale,
  • olive q.b.;
  • 6 spicchi di aglio,
  • origano,
  • 25 g di olio extra vergine d’oliva

Preparazione

Per la pissalandrea, essendo un lievitato salato, è necessario attendere il tempo di lievitazione, tuttavia, è una preparazione semplice ma gustosa. Vediamo insieme come prepararla.

01

Disponete su una spianatoia la farina a fontana, aggiungete l'acqua leggermente tiepida con il lievito di birra sbriciolato, l'olio e impastate, solo alla fine mettete il sale. Formate un panetto sodo ed omogeneo e fatelo riposare per almeno 3 ore in un posto asciutto e coperto.

02

Nel frattempo dedicatevi alla farcitura della pissalandrea. Tagliate le cipolle in modo sottile e fatele appassire dolcemente in una padella con un filo di olio e il Burro Santa Lucia, per dare un tocco di sapore in più, e l'acqua, coprire con coperchio e tenete la fiamma al minimo. Salate leggermente, in 10 minuti saranno pronte le cipolle. Aggiungete la salsa di pomodoro e proseguite la cottura per un quarto d'ora circa, finché non si addensa.

03

Prendete le acciughe e dividetele, per dissalarle passatele sotto l'acqua e asciugatele.

04

Adesso dedicatevi all'impasto che sarà triplicato di volume e stendetelo delicatamente con le mani, in un teglia oleata di 32 cm. Farcite la pissalandrea con la salsa di pomodoro e fate lievitare la focaccia per un'altra ora. A questo punto aggiungete le acciughe, le olive, l'aglio e spolverate abbondantemente con l'origano. Infornate a 200 gradi, forno statico, fino a doratura per circa 20 minuti.

Varianti

Come tutte le ricette antiche, risale al 1300 circa, si apre a diverse varianti e non esiste una versione univoca. Innanzitutto può essere preparata senza pomodori, la prima pissalandrea di cui si ha traccia è una focaccia che ha solo le acciughe e le cipolle. Inoltre, se non prediligete il sapore della cipolla potete provare una versione senza, anche se è uno degli ingredienti principali. In Liguria, in passato, era molto in voga la variante farcita con un formaggio simile allo squacquerone.

Comunque, se preferite le sardine, potete sostituirle alle acciughe in una versione che si accosta alla sardenaira, tipicità sanremese. Una ricetta antica prevede infatti sarde, cipolle e basilico. Potete adoperare anche aromi diversi rispetto all'organo, senza trascurare che a seconda del vostro gusto personale potete omettere e aggiungere ingredienti. Ad esempio, nella pissalandrea appartenente alla Costa Azzurra spesso si trovano anche timo e alloro, oltre che cipolle, capperi e acciughe, senza pomodori. Se volete provare un'altra gustosa focaccia preparate quella pugliese.

Suggerimenti

La pissalandrea non è una ricetta complicata, tuttavia con i giusti accorgimenti sarà ancora più facile prepararla. Innanzitutto, sciogliete il lievito in acqua tiepida e aggiungete un pizzico di zucchero per attivare la lievitazione. Non usate acqua calda o fredda, perché potrebbe compromettere la crescita dell'impasto. Naturalmente, potete impastare a mano o servirvi di un'impastatrice. Il sale va aggiunto sempre alla fine per evitare il contatto con il lievito. Un'altra dritta è di non esagerare con il sale, data la presenza sia delle olive che delle acciughe.

Il contenitore dove riponete l'impasto deve essere chiuso, lontano da correnti o da fonti di calore, l'ambiente dove cresce la pissalandrea è importante; una temperatura fredda richiede più ore di attesa. Per quanto riguarda il lievito potete metterne di meno, ma aspettare più tempo. Quando stufate la cipolla, la fiamma deve essere rigorosamente bassa, altrimenti potrebbe bruciarsi.

Preparate la farcitura della focaccia prima, in modo che il pomodoro si insaporisca a contatto con la cipolla. Inoltre, il condimento non deve essere troppo secco visto che c'è il passaggio in forno, ma nemmeno liquido. Quando la pissalandrea è cresciuta stendete delicatamente l'impasto con le mani, dal centro verso l'esterno, non usate il mattarello altrimenti potreste schiacciare le bolle di lievitazione. Non lesinate sull'olio per la teglia, in questo modo non solo non si attaccherà l'impasto ma sarà ancora più gustoso. Per la cottura in forno, dipende da quello che utilizzate, evitate però quella ventilata che potrebbe rendere più secca la farcitura.

Curiosità

La paternità della prima ricetta della pissalandrea è contesa tra il ponente ligure e la Provenza; una cosa è certa: è un sapore dal respiro mediterraneo. Le principali zone di diffusione sono: Imperia, Nizza, Principato di Monaco. Ci sono due correnti di pensiero legate alla pissalandrea: una italiana e l'altra francese. Secondo quella italiana, il suo nome era pizza all'Andrea e nacque come omaggio all'ammiraglio Andrea Doria, in servizio presso la Repubblica di Genova.

Questa focaccia sarebbe dunque nata in Italia, per essere poi esportata in Francia. La prima versione di pissalandrea, come abbiamo già detto, era bianca, con l'avvento del pomodoro in Europa si tinse di rosso. Un'altra differenza, infatti, è che la ricetta italiana predilige l'uso del pomodoro, mentre quella francese è rigorosamente bianca.

Secondo l'ipotesi francese la pissalandrea, ossia la pissaladièr, vuol dire pesce salato, nascendo dunque come piatto mangiato dai pescatori. Stiamo parlando, infatti, di una preparazione molto gustosa fatta di sapori semplici. A supportare questa tesi le tracce del pissalat, in un antico ricettario provenzale, che parla di pescetti salati in barile, la cui preparazione rievoca quella delle acciughe. In un altro libro di ricette antiche della Provenza la pissaladièr compare come antipasto, usanza che non si è persa con il tempo.

Inoltre, in terra francese la pisaldièr è chiamata anche focaccia del pescatore a rimarcare il suo sapore marittimo. Qualunque siano le sue radici è presente sia in Liguria che nella costa francese, dove assume nomi ma anche sapori differenti. Ad esempio, a Ventimiglia viene chiamata pisciadela ed è una tipicità del posto, mentre a Buggio è nota come pisciarada.

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