Cheesecake proteica

La cheesecake proteica è una versione light e ben bilanciata della tradizionale torta al formaggio, particolarmente nota nel mondo americano e anglosassone ma molto apprezzata anche in Italia. Si tratta dunque di una ricetta fit, adatta a chi pratica sport occasionalmente o in modo intensivo e vuole associare all’attività sportiva un regime alimentare adeguato.

Questa versione, infatti, tralascia l’uso del burro fuso nella base – che a sua volta non sarà realizzata con biscotti ma con un mix di cereali – e dello zucchero nella crema, che è rimpiazzato da un’equivalente dose di miele, in modo che il gusto della cheesecake resti piacevolmente dolce.

Sportivi e amanti dell’alimentazione equilibrata, poi, apprezzeranno il sapore intenso del cioccolato fondente, che aggiungerà un tocco di golosità alla guarnizione a base di frutta secca. A dare corpo e freschezza a un dessert che non può farne a meno ci penserà il formaggio fresco spalmabile, al quale non verrà aggiunta panna ma, in previsione di un minor numero di grassi – tre vasetti di Yogurt Magro Galbani.

Base croccante e cremosissima farcitura rendono questo dolce perfetto non solo per gli amanti del fitness, ma anche per tutti coloro che amano la dolcezza senza un eccesso di calorie. Semplice nella preparazione e adatta a mille rivisitazioni diverse, la cheesecake proteica può essere servita a fine pasto, insieme a una tazzina di caffè, oppure condivisa tra amici, per colazione o per merenda.

Non resta che andare in cucina e preparare gli ingredienti: la vostra cheesecake avrà bisogno di riposare in frigo, come ogni torta fredda!

Una torta come la cheesecake proteica si adatta senza difficoltà a moltissime varianti, in base ai gusti e alle preferenze dei commensali.

Molti, ad esempio, preferiscono usare lo sciroppo d’acero al posto del miele, o lo utilizzano per guarnire la torta allo stesso modo di come si fa generalmente con i pancakes americani. La guarnizione, in effetti, può essere scelta in base alle vostre preferenze: potete utilizzare della frutta fresca (ideali sono frutti di bosco e fragole insieme a banana a cubetti o kiwi, per conservare l’alto valore proteico della cheesecake) oppure ricalibrare il mix di frutta secca con mandorle tostate, arachidi e noci.

Anche la base può subire delle modifiche: per renderla ancora più golosa, potete integrare una manciata di biscotti integrali sbriciolati e aggiungere un cucchiaino di cacao amaro. Se, invece, siete alla ricerca di una consistenza più resistente e compatta, aggiungete al composto un cucchiaio di semi di girasole, tostati in precedenza in padella per qualche minuto, e di semi di canapa.

Per quanto riguarda la crema, potete usare la Ricotta Ricca di Proteine Santa Lucia al posto dello yogurt (o usare lo yogurt greco): la ricotta fresca, invece, in quanto ricca di grassi, non è del tutto consigliata per una cheesecake proteica. Sconsigliato, in questo caso, anche il mascarpone che, al pari della panna, rende la cheesecake poco in regola con i valori nutrizionali consigliati da una dieta proteica.

Potete, al contrario, aggiungere senza rimorsi una fiala di estratto di vaniglia per dare più sapore al ripieno, oppure lasciar sciogliere la colla di pesce nel latte di cocco invece che in semplice acqua, per un retrogusto più tropicale.

Per sciogliere il miele da inserire nella base della cheesecake potete usare anche il microonde (un rapido passaggio a media intensità) oppure, potete procedere con il bagnomaria, lasciando ammorbidire il miele con dolcezza sopra un pentolino di acqua bollente.

Se invece volete essere certi di evitare piccole crepe antiestetiche sulla superficie della torta, vi consigliamo di coprirla con della pellicola mentre riposa in frigorifero: l’ideale sarebbe che quest’ultima aderisse perfettamente ai bordi della tortiera, in modo da evitare qualsiasi contatto con l’aria del frigorifero. Questo accorgimento, inoltre, permetterà alla cheesecake proteica di non assorbire gli odori circostanti. Nel malaugurato caso in cui la superficie non fosse perfettamente liscia al termine del soggiorno in frigorifero, niente paura: sarà sufficiente coprire i piccoli difetti con la guarnizione scelta.

Ricordate inoltre che, per far rassodare la cheesecake alla perfezione, il rispetto del tempo di riposo è di fondamentale importanza. In caso di necessità, potete utilizzare il freezer per velocizzare il processo o compattare ulteriormente la base di biscotto (ma attenzione a non congelarla!).

Trattandosi di un dolce senza cottura, questa cheesecake proteica è ideale nella stagione calda, quando accendere il forno può creare qualche disagio. Si adatta particolarmente bene anche ad essere servita in pratiche monoporzioni, così come abbiamo consigliato nella ricetta della cheesecake light in bicchiere: sarà sufficiente utilizzare un barattolo, un vasetto o, appunto, un bicchiere per ogni porzione, da distribuire a più persone o da conservare per un uso personale.

Se invece usate la teglia tradizionale, vi consigliamo di usare uno stampo a cerniera, che facilita di molto le operazioni per estrarre la torta una volta rassodata in frigo.