L’acqua pazza è una celebre tecnica di preparazione del pesce che affonda le sue radici nella gastronomia delle regioni di mare del Sud Italia, soprattutto tra le ricette della cucina tipica campana, e consiste nella cottura di pesci di media grandezza dentro a un sugo realizzato con pochi e semplici ingredienti: l'acqua, appunto, il sale, l'olio extravergine d'oliva, l'aglio e i pomodorini, mentre il prezzemolo tritato finemente viene aggiunto solo a fine cottura direttamente nel piatto da portata, per conferire alla ricetta un valore aggiunto con il suo profumo inconfondibile. Di solito l’acqua pazza viene preparata utilizzando un pesce bianco di mare di medie dimensioni, come ad esempio il branzino o l’orata, ma anche il dentice, la spigola, il pesce persico, il sarago, la pezzogna, l'occhiata, il pesce san Pietro e la gallinella sono perfetti per questa ricetta. La tecnica di cottura all'acqua pazza si presta facilmente, infatti, a molte tipologie diverse di pesce ed è davvero facile da mettere in pratica, rappresentando uno dei secondi di pesce più veloci da preparare. Ora che sapete già come pulire il pesce, non vi resta che scoprire come preparare al meglio gli altri ingredienti per realizzare un'ottima acqua pazza!
Innanzitutto procuratevi dei pomodorini maturi al punto giusto oppure, se non riuscite a trovarli, potete optare per dei pomodori San Marzano. Passateli sotto l’acqua fredda corrente e puliteli con cura, poi asciugateli e tagliateli a tocchetti o a rondelle. Prendete un tegame abbastanza capiente, versateci dentro un filo d’olio extravergine d'oliva e, quando sarà ben caldo, aggiungete 1 o 2 spicchi d'aglio e, una volta dorato, anche i pomodorini. Fateli cuocere per qualche minuto, poi aggiungete le erbe aromatiche che preferite (la ricetta originaria prevede un ciuffo di prezzemolo, pepe e peperoncino) e salate a piacere. A questo punto, quando il sughetto comincerà a restringersi, aggiungete nel tegame il pesce e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco secco, mantenendo sempre la fiamma viva per qualche minuto. Solo quando l’alcool sarà evaporato e la salsa al pomodoro avrà ripreso a bollire, abbassate la fiamma, senza dimenticare di coprire il tegame con un coperchio, e lasciate cuocere lentamente e a fuoco dolce il tutto per una ventina di minuti o poco più. Girate il pesce più volte, durante la cottura, e se il sugo dovesse attaccarsi al fondo della pentola aggiungete un po' di acqua calda.
Adesso resta solo un dubbio da risolvere: come si fa a capire se il pesce è cotto? Se cuocete degli esemplari interi, con tanto di testa, vi basterà aspettare che l’occhio diventi bianco per avere la conferma che sia pronto, altrimenti dovrete solo controllare che la carne sia morbida e chiara. Fate attenzione però a non cuocere troppo il pesce, altrimenti diventerebbe poco gradevole da mangiare. Quando sarà pronto e cotto al punto giusto, toglietelo dal fuoco e aggiungete una manciata di prezzemolo tritato finemente a crudo prima di gustare e portare in tavola ancora caldo il vostro squisito piatto, magari accompagnato da una soffice focaccia salata, perfetta da intingere nel sughetto per la tipica "scarpetta". Buon appetito!