Oggi cuciniamo insieme
Oggi cuciniamo insieme
Altri salumiPresenta

Spaghetti all’amatriciana

Ricetta creata da Galbani
Spaghetti all’amatriciana
Vota
Media0

Presentazione

La pasta all’amatriciana è un capolavoro della cucina italiana, simbolo della tradizione laziale e romana. Nata ad Amatrice, questa ricetta ha conquistato il mondo grazie alla sua semplicità e al gusto inconfondibile. Con pochi ingredienti selezionati e una preparazione accurata, è possibile portare in tavola un piatto che racconta secoli di storia e passione culinaria.

Con questa facile ricetta, porterete in tavola un capolavoro della cucina italiana, una vera Amatriciana che profuma di storia e passione. 

Facile
4
30 minuti
Vota
Media0

Ingredienti

  1. 400 g di spaghetti (o bucatini)
  2. 150 g di cubetti di pancetta affumicata
  3. 400 g di pomodori pelati San Marzano, schiacciati a mano
  4. 80 g di Pecorino Romano DOP grattugiato
  5. 1 peperoncino rosso secco, sbriciolato (opzionale)
  6. 50 ml di vino bianco secco
  7. Sale fino q.b.
  8. Pepe nero macinato fresco q.b.

Preparazione

Seguite con cura i seguenti passaggi, sono la chiave per trasformare semplici componenti in una vera amatriciana originale. La precisione in cucina è fondamentale per ottenere quel sapore autentico che state cercando. 

01

Preparazione del guanciale (o pancetta): private il guanciale della cotenna (non buttatela!). Tagliate il guanciale a listarelle spesse circa 0.5-1 cm. Alcuni lo preferiscono a dadini, ma la listarella garantisce una croccantezza esterna e una morbidezza interna impareggiabili.

02

Rosolatura del guanciale: scaldate una padella ampia (preferibilmente di ferro o alluminio pesante) a fuoco medio. Se il vostro guanciale è molto magro, aggiungete un filo d'olio EVO, altrimenti non sarà necessario. Aggiungete le listarelle di guanciale e, se vi piace un tocco rustico, la cotenna (che poi rimuoverete). Lasciate rosolare dolcemente per circa 10-15 minuti, finché il grasso non sarà diventato trasparente e croccante e la parte magra ben dorata. Mescolate di tanto in tanto. Il segreto è una cottura lenta che permetta al grasso di sciogliersi senza bruciare la carne.

03

Sfumatura (Opzionale ma Consigliata): una volta che il guanciale è ben croccante, alzate leggermente la fiamma e sfumate con il vino bianco secco. Lasciate evaporare completamente l'alcool, ci vorranno 1-2 minuti. Questo passaggio aiuta a deglassare la padella, raccogliendo tutti i sapori.

04

Isolamento del guanciale: togliete il guanciale dalla padella con una schiumarola, lasciando il suo grasso prezioso nella padella. Mettete il guanciale da parte, al caldo (magari in un piattino coperto). Rimuovete la cotenna.

05

Creazione del condimento: nel grasso del guanciale (se fosse eccessivo, eliminatene una parte), aggiungete il peperoncino fresco (intero o a pezzetti, a seconda di quanto piccante la volete). Lasciatelo soffriggere per un minuto per rilasciare i suoi aromi. Aggiungete i pomodori pelati San Marzano (schiacciateli leggermente con una forchetta o passateli brevemente al passaverdure per una consistenza più rustica) e il pizzico di zucchero. Regolate di sale (con parsimonia, il guanciale e il pecorino sono già sapidi). Cuocete a fuoco dolce per circa 15-20 minuti, finché il condimento non si sarà leggermente addensato. Dovrà risultare avvolgente ma non troppo ristretto.

06

Cottura della pasta: nel frattempo, portate a bollore abbondante acqua in una pentola capiente. Salatela con sale grosso (circa 7-10g di sale per litro d'acqua). Buttate la pasta (spaghetti o bucatini) e cuocetela seguendo i tempi indicati sulla confezione, ma scolandola 2-3 minuti prima che sia completamente cotta – dovrà essere molto al dente, perché terminerà la cottura nel condimento. Conservate una tazza abbondante di acqua di cottura della pasta, ricca di amido: sarà fondamentale per la mantecatura.

07

Unione e mantecatura: poco prima di scolare la pasta, rimuovete il peperoncino intero (se lo avete usato) dal condimento. Versate la pasta molto al dente direttamente nella padella con il condimento all'amatriciana. Aggiungete circa 3/4 del guanciale croccante messo da parte.

Saltate la pasta a fuoco vivace per 1-2 minuti, mescolando continuamente e aggiungendo poca acqua di cottura della pasta alla volta, se necessario, per creare un'emulsione cremosa. Spegnete il fuoco. Aggiungete una generosa manciata di pecorino romano grattugiato fresco. Continuate a mantecare energicamente, aggiungendo altra acqua di cottura se serve, fino a ottenere una cremosità avvolgente e lucida. Attenzione a non "cuocere" il pecorino, che potrebbe formare grumi; la padella deve essere calda ma non più sulla fiamma diretta.

08

Impiattamento: servite immediatamente la vostra Pasta all’Amatriciana fumante. Completate ogni piatto con il restante guanciale croccante e un'ulteriore, generosa nevicata di pecorino romano grattugiato. Una macinata di pepe nero fresco, se gradita, è il tocco finale.

Varianti

Sebbene la ricetta originale sia sacra, piccole variazioni possono esistere, spesso legate a tradizioni familiari o regionali:

Aggiunta della cipolla: alcune famiglie, specialmente fuori dal Lazio, usano un soffritto leggero di cipolla. Lo sconsigliamo per rimanere fedeli all'originale, ma è una variante esistente. Se proprio dovete, che sia tritata finissima e stufata dolcemente prima del guanciale.

Un goccio di aceto balsamico nel guanciale: qualche chef moderno aggiunge una goccia di aceto balsamico di ottima qualità per sfumare il guanciale al posto del vino, per una nota agrodolce. Da provare con cautela.

Suggerimenti

  • Peperoncino: la ricetta originale di Amatrice prevede il peperoncino. Per un piccante più diffuso, tagliate il peperoncino a rondelle (eliminando i semi se volete meno "fuoco"). Per un aroma più delicato, lasciatelo intero e rimuovetelo prima di mantecare la pasta. A Roma, spesso si omette o si usa con più parsimonia. Sentitevi liberi di adattare la piccantezza al vostro gusto. Se non amate il piccante, omettetelo semplicemente.
  • Vino bianco: Alcuni puristi lo omettono. noi troviamo che una sfumata di buon vino bianco aggiunga una piacevole nota acida che sgrassa e profuma il guanciale. Se lo omettete, assicuratevi che il guanciale non bruci.
  • Formato di pasta: Oltre a spaghetti e bucatini, anche i rigatoni o le mezze maniche rigate si sposano magnificamente con questo condimento.
  • Il trucco per una cremosità divina (senza panna): il segreto sta nell'amido rilasciato dalla pasta durante la cottura e la mantecatura energica fuori dal fuoco con il pecorino. Aggiungete l'acqua di cottura gradualmente, poca alla volta, fino a raggiungere la consistenza desiderata. Per evitare grumi con il pecorino, assicuratevi che la pasta non sia eccessivamente calda e che il formaggio sia grattugiato finemente e aggiunto a fuoco spento.
  • Un pizzico di zucchero: un mezzo cucchiaino di zucchero aggiunto al pomodoro aiuta a bilanciare l'acidità e a esaltare la dolcezza naturale del San Marzano, creando un equilibrio di sapori più complesso.
  • Riposo del guanciale (o pancetta): dopo averlo rosolato, tenete il guanciale da parte e aggiungetene una parte solo alla fine nel condimento e il resto direttamente sui piatti. Manterrà la sua croccantezza irresistibile.
  • Presentazione: arrotola i bucatini con una pinza e disponili al centro del piatto, creando un nido. Guarnisci con guanciale croccante e una spolverata di Pecorino.

Curiosità

La Pasta all’Amatriciana ha radici antiche, che affondano nella tradizione pastorale dei monti Sibillini, vicino ad Amatrice, cittadina laziale che ha dato il nome a questa meraviglia. Inizialmente "gricia" (o griscia), bianca, preparata solo con guanciale e pecorino, si arricchì del pomodoro solo verso la fine del Settecento, quando questo ortaggio divenne più diffuso in Italia. Da allora, l'Amatriciana ha conquistato il mondo, diventando simbolo della cucina romana e italiana. Ricordate: la vera Amatriciana non vuole aglio né cipolla! Solo la purezza degli ingredienti originali.

Se questa immersione nella cucina capitolina vi ha conquistato il palato, perché non continuare il viaggio tra i sapori della Città Eterna? Vi invitiamo a scoprire altre gemme della tradizione romana: provate la ricetta degli spaghetti cacio e pepe o cimentatevi con l'intramontabile pasta alla carbonara, un altro caposaldo della nostra cucina.

La riuscita di una Pasta all’Amatriciana degna di questo nome dipende dalla qualità eccelsa delle materie prime. Non lesinate, scegliete il meglio!

Grangusto grattugiato

Scopri di più