Galbani GrangustoPresenta

Risotto alla monzese

Ricetta creata da Galbani
Risotto alla monzese
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Grangusto Grattugiato
Grangusto Grattugiato
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Presentazione

Il risotto alla monzese è un primo piatto saporito ed elegante, molto apprezzato tra i buongustai, che si realizza con un procedimento semplice e una ricetta alla portata di tutti. Come suggerito dal nome, questa preparazione è tipica della cucina brianzola e lombarda in generale. A differenza del più celebre risotto alla milanese, però, la pietanza originaria di Monza viene arricchita dall'aggiunta della Luganega, la tipica salsiccia della Brianza che si riconosce per il suo colore chiaro e il gusto delicato e avvolgente. Rispetto al celebre risotto alla milanese, inoltre, alcune versioni della ricetta del risotto alla monzese non prevedono l'uso dello zafferano, preferendo una variante "in bianco": nel procedimento qui proposto ne faremo uso, perché l'aroma delicato di questa spezia si sposa molto bene con il sapore della salsiccia.

La caratteristica distintiva del piatto, comunque, resta l'aggiunta della Luganega, vera e propria protagonista insieme al riso: tagliata a pezzi, privata del budello e insaporita con cipolla, vino bianco e Galbani Grangusto Grattugiato, sarà una vera bontà, e renderà il vostro piatto inconfondibile, nel gusto e nel profumo.

Vediamo, quindi, come realizzare questo goloso risotto, partendo dal procedimento passo dopo passo; vi daremo poi anche qualche suggerimento e tante idee per variare la ricetta in base ai vostri gusti e alle vostre preferenze, ispirandoci alle pietanze a base di riso e risotti più note. Non dimenticate di leggere il paragrafo sui consigli, in cui troverete tutto ciò che c'è da sapere per non commettere gli errori più comuni. Non resta che allacciare il grembiule e scaldare le padelle: il risotto alla monzese sarà pronto in tavola a breve!

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35 minuti
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Ingredienti

  1. 360 g di riso Carnaroli
  2. 1 litro di brodo vegetale
  3. 3 salsicce tipo Luganega
  4. 100 g di Galbani Grangusto Grattugiato
  5. 50 gr Burro Panetto Santa Lucia Galbani
  6. 1 cipolla bianca
  7. mezzo bicchiere di vino bianco
  8. una bustina di zafferano
  9. sale q.b.
  10. pepe q.b.
  11. timo q.b.

Preparazione

Ecco come preparare un ottimo risotto alla monzese.

01

Iniziate la preparazione dal brodo vegetale: riscaldatelo e tenetelo in caldo. In un tegame a parte, sciogliete metà dose del Burro Panetto Santa Lucia e aggiungete la cipolla tritata finemente: fatela rosolare finché non sarà appassita.

02

Nel frattempo, private la salsiccia del suo budello e tagliatela a pezzi o sbriciolatela grossolanamente. Fatela rosolare in padella a fuoco vivace, insieme a qualche foglia di timo, continuando a mescolare.

03

Aggiungete, quindi, il riso e tostatelo per qualche minuto, fino a quando non sarà diventato trasparente. A questo punto, sfumate con il vino bianco, lasciando evaporare l'alcol, poi abbassate la fiamma e aggiungete un mestolo di brodo. Proseguite con la cottura, irrorando con il brodo quando il risotto si asciuga.

04

Dopo circa 10 minuti, aggiungete lo zafferano sciolto in un mestolo di brodo e mescolate bene. Se necessario, aggiustate di sale e pepe. Continuate la cottura per altri 10 minuti o finché il riso non sarà ben cotto.

05

Infine, spegnete la fiamma e aggiungete la restante dose di Burro, tagliato a pezzi, e il Galbani Grangusto Grattugiato: mantecate bene finché il risotto non risulterà "all'onda". Servite ben caldo.

Varianti

Come quasi ogni ricetta della gastronomia italiana, anche il risotto alla monzese ha subito, negli anni, diverse modifiche e rivisitazioni: ad oggi non c'è una ricetta standard e immutabile, bensì ogni famiglia custodisce gelosamente la propria maniera di dosare e mescolare gli ingredienti.

C'è, ad esempio, chi lo preferisce bianco, senza l'aggiunta di zafferano, e chi invece sfuma il riso con del vino rosso corposo e dal sapore intenso, per bilanciare la dolcezza della salsiccia Luganega. Il sapore della gastronomia brianzola, tuttavia, resta sostanzialmente lo stesso: deciso e delicato allo stesso tempo, capace di conquistare generazioni di famiglie in tutta Italia.

Se volete dare al vostro risotto un tocco di sapidità in più, il nostro consiglio è quello di sostituire il brodo vegetale con del buon brodo di carne: per cuocere il risotto alla monzese particolarmente indicato è, ad esempio, il brodo di petto di pollo, che costituisce un buon compromesso tra quello a base di verdure e quello con carne mista.

Anche il soffritto può essere modificato per dare al risotto un retrogusto diverso: più acidulo e rinfrescante, se si usa una dose di sedano in aggiunta alla cipolla; più dolce e avvolgente, se si usa lo scalogno al posto della cipolla bianca o dorata, o se si utilizzano anche un paio di piccole carote tritate finemente.

Riguardo alle erbe aromatiche, inoltre, potete sostituire il timo – che abbiamo scelto per la nostra versione – con la comune salvia, secca o in foglie fresche, oppure con un pizzico di maggiorana, perfetta per esaltare il sapore della salsiccia Luganega. Naturalmente, nel caso in cui non voleste sovrapporre più profumi, potete eliminare del tutto le erbe aromatiche dalla preparazione del vostro risotto, così come a volte si fa per lo zafferano.

Consigli

Tra i vari risotti, quello alla monzese è particolarmente semplice e non richiede specifiche attenzioni. Vi forniamo qui, però, alcuni pratici consigli che possono tornare utili per realizzare un piatto cremoso e al dente, saporito al punto giusto e perfettamente bilanciato.

Ad esempio, vi consigliamo di tenere sempre d'occhio la cottura del riso, affinché non scuocia né si bruci: ricordate di aggiungere un po' di brodo per volta, senza "affogarlo". Assicuratevi che il brodo sia sempre molto caldo, quasi bollente, in modo che la temperatura di cottura del riso rimanga costante.

Per quanto riguarda la scelta del riso, date la vostra preferenza alle varietà del Carnaroli o del Vialone Nano, le due tipologie più amate in Brianza per la preparazione di risotti. È molto importante tostarlo bene prima di sfumare con il vino: la padella deve essere molto calda e il riso deve cambiare colore; solo con una tostatura perfetta il riso rilascerà correttamente l'amido in cottura, senza scuocere.

Vi consigliamo, inoltre, di regolare bene l'aggiunta di sale in base all'intensità del vostro brodo vegetale. Per evitare errori irreparabili, salate solo alla fine, dopo aver assaggiato, e considerate che anche la salsiccia stessa aggiunge sapidità alla ricetta.

Infine, prestate attenzione anche al momento della mantecatura: questa operazione va fatta necessariamente a fiamma spenta, quando il riso è ben cotto ma al dente, muovendo la padella avanti e indietro, con decisi movimenti di polso. Se non siete a vostro agio con questa manovra, aiutatevi con un cucchiaio di legno, semplicemente mescolando con delicatezza.

Curiosità

Come abbiamo accennato, il gustoso risotto alla monzese è uno dei piatti più noti della cucina lombarda. Per certi versi, questo risotto è considerato una variante del risotto allo zafferano milanese, al quale viene solo aggiunta la tipica salsiccia Luganega di Monza.

Tuttavia, il risotto alla monzese ha una sua storia peculiare, che si discosta da quella del celebre "fratello" milanese. Esiste, infatti, un'antica leggenda, tramandata di generazione in generazione, che ha da sempre accompagnato la preparazione di questo primo piatto. Si dice che molto tempo fa una strega di nome Giuliana passeggiasse nel bosco attorno alla città, sulle sue gambe lunghissime: si spostava da un albero all'altro senza mai toccare terra e, senza essere vista, rapiva e mangiava i bambini indisciplinati.

Una mamma in apprensione per le sorti del figlio, allora, provò a realizzare in casa una pietanza che potesse ingannare la strega e farla desistere dai suoi malefici intenti. Si accorse, così, che solo il risotto alla monzese riusciva a distogliere l'appetito della strega dalle sue prede preferite: distratta dal succulento risotto, preparato dalla mamma astuta, la strega venne catturata e imprigionata per sempre, e i bambini brianzoli tornarono a giocare all'aria aperta. Ancora oggi, questa fiaba viene raccontata ai bambini che fanno i capricci a tavola: dopo il primo assaggio, anche loro vengono conquistati dalla bontà del risotto alla monzese!

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