Oggi cuciniamo insieme
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Galbani GrangustoPresenta

Risotto alla monzese

Ricetta creata da Galbani
Risotto alla monzese
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Grangusto Grattugiato
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Presentazione

Il risotto alla monzese è un primo piatto saporito ed elegante, molto apprezzato tra i buongustai, che si realizza con un procedimento semplice e una ricetta alla portata di tutti. Come suggerito dal nome, questa preparazione è tipica della cucina brianzola e lombarda in generale. A differenza del più celebre risotto alla milanese, però, la pietanza originaria di Monza viene impreziosita dall'aggiunta della Luganega, la tipica salsiccia della Brianza che si riconosce per il suo colore chiaro e il gusto delicato e avvolgente.

Rispetto al risotto alla milanese, inoltre, alcune versioni della ricetta di questo piatto non prevedono l'uso dello zafferano, preferendo una variante "in bianco": nel procedimento qui proposto ne faremo uso, invece, perché l'aroma delicato di questa spezia si sposa molto bene con il sapore della salsiccia, conferendogli anche quel colore giallo acceso che rende il risotto ancora più invitante.

La caratteristica distintiva del piatto, comunque, resta l'aggiunta della salsiccia Luganega, vera e propria protagonista insieme al riso: tagliata a pezzi, privata del budello e insaporita con cipolla, vino bianco e dalla cremosità del Galbani Grangusto Grattugiato, sarà una vera bontà, e renderà il vostro piatto inconfondibile, nel gusto e nel profumo. In particolare, qui vi proponiamo di utilizzare il riso Carnaroli, il cui chicco raggiunge facilmente una consistenza al dente che lo rende idealeper queste preparazioni.

Oltre a essere buona, questa ricetta è altamente versatile e si adatta alla perfezione a qualsiasi variazione, garantendo comunque un risultato impeccabile: ad esempio, è possibile usare il brodo di carne al posto di quello vegetale e persino aggiungere del parmigiano grattugiato. Le combinazioni sono davvero infinite. L'unico limite è la vostra fantasia!

Preparatelo per un pranzo domenicale in famiglia oppure come portata principale per un menù delle feste: otterrete un connubio di sapori che lascerà in visibilio i vostri commensali.

Vediamo, quindi, come realizzare questo goloso risotto, descrivendo passo dopo passo il procedimento; vi daremo poi anche qualche suggerimento e tante idee per variare la ricetta in base ai vostri gusti e alle vostre preferenze, ispirandoci alle pietanze a base di riso e risotti più note.

Non dimenticate di leggere il paragrafo sui consigli, in cui troverete tutto ciò che c'è da sapere per non commettere gli errori più comuni, diventando dei veri e propri chef esperti. Non resta che allacciare il grembiule e scaldare le padelle: il risotto alla monzese sarà pronto in tavola a breve!

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35 minuti
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Ingredienti

  1. 360 g di riso Carnaroli
  2. 1 litro di brodo vegetale
  3. 3 salsicce tipo Luganega
  4. 100 g di Galbani Grangusto Grattugiato
  5. 50 gr Burro Panetto Santa Lucia Galbani
  6. 1 cipolla bianca
  7. ½ bicchiere di vino bianco
  8. 1 bustina di zafferano
  9. Sale q.b.
  10. Pepe q.b.
  11. Timo q.b.

Preparazione

Ecco come preparare un ottimo risotto alla monzese: seguendo tutti i passaggi otterrete un primo piatto talmente buono che ve ne chiederanno subito un'altra porzione.

01

Iniziate la preparazione dal brodo vegetale: riscaldatelo e tenetelo in caldo. In un tegame a parte, sciogliete metà dose del Burro Panetto Santa Lucia e poi aggiungete la cipolla tritata finemente: fatela rosolare finché non avrà finito di appassire.

02

Nel frattempo, private la salsicciadel suo budello e tagliatela a pezzi o sbriciolatela grossolanamente. Fatela rosolare in una padella antiaderente a fuoco vivace, insieme a qualche foglia di timo, continuando a mescolare.

03

Una volta che avete fatto sciogliere il burro, aggiungete nel tegame il riso e lasciatelo tostare per qualche minuto, fino a quando non sarà diventato trasparente.

A questo punto, sfumate con il vino bianco, lasciando evaporare completamente l'alcol, poi abbassate la fiamma e aggiungete un mestolo di brodo. Proseguite con la cottura, irrorando con il brodo quando il risotto si asciuga.

04

Dopo circa 10 minuti, aggiungete lo zafferano sciolto in un mestolo di brodo e mescolate bene. Se necessario, aggiustate di sale e pepe. Continuate la cottura per altri 10 minuti o finché il riso non sarà ben cotto.

05

Infine, spegnete la fiamma e aggiungete la restante dose di Burro, tagliato a pezzi, e il Galbani Grangusto Grattugiato. Non vi resta che mantecare bene finché il risotto non risulterà "all'onda". Versatelo nei piatti e servitelo ben caldo. Buon appetito!

Varianti

Come quasi ogni ricetta della nostra gastronomia, anche il risotto alla monzese ha subito, negli anni, diverse modifiche e rivisitazioni: ad oggi, infatti, non c'è una ricetta standard e immutabile, bensì ogni famiglia custodisce gelosamente la propria maniera di dosare e mescolare gli ingredienti.

C'è, ad esempio, chi lo preferisce bianco, senza l'aggiunta dei pistilli di zafferano, e chi invece sfuma il riso con del vino rosso corposo e dal sapore intenso, per bilanciare la dolcezza della salsiccia Luganega. Il sapore della gastronomia brianzola, tuttavia, resta sostanzialmente lo stesso: deciso e allo stesso tempo delicato, capace di conquistare generazioni di famiglie in tutta Italia.

Se volete dare al vostro piatto un tocco di sapidità in più, il nostro consiglio è quello di sostituire il brodo vegetale con del buon brodo di carne: per cuocere questa tipologia di risotto è particolarmente indicato, per esempio, il brodo di petto di pollo, che costituisce un buon compromesso tra quello a base di verdure e quello con carne mista.

Anche il soffritto può essere modificato per dare al risotto un retrogusto diverso: più acidulo e rinfrescante, se si usa una dose di sedano in aggiunta alla cipolla; più dolce e avvolgente, se si usa lo scalogno al posto della cipolla bianca o dorata, o se si utilizzano anche un paio di piccole carote tritate finemente. Fate rosolare il tutto con un po' d'olio extravergine d'oliva e una noce di burro e il gioco è fatto.

Riguardo alle erbe aromatiche, inoltre, potete sostituire il timo con la salvia, secca o in foglie fresche, oppure con un pizzico di maggiorana, perfetta per esaltare il sapore della salsiccia Luganega. Naturalmente, nel caso in cui non voleste sovrapporre più profumi, potete eliminare del tutto le erbe aromatiche dalla preparazione del vostro risotto, così come a volte si fa per lo zafferano.

Infine, se vi avanza del risotto e lo volete riusare per stupire i vostri commensali con una preparazione insolita edelegante, allora provate la ricetta del riso al salto. Tutto quello che dovete fare è prendere il risotto e dividerlo in parti, dando a ciascuna di queste una forma a cerchio. Prendete ora una padella e metteteci una noce di Burro Panetto Santa Lucia. Appena si è sciolto, posizionate i vostri cerchi dentro la padella, fateli cuocere su ciascun lato e continuate fino a che la superficie non diventa dorata.

Suggerimenti

Tra i vari risotti, quello alla monzese è particolarmente facile da preparare e non richiede specifiche attenzioni. Vi forniamo qui, però, alcuni pratici consigli che possono tornare utili per realizzare un piatto cremoso e al dente, saporito al punto giusto e perfettamente bilanciato.

Ad esempio, vi suggeriamo di tenere sempre d'occhio la cottura del riso, affinché non scuocia né si bruci: ricordate di aggiungere un po' di brodo per volta, senza "affogarlo", così da lasciarlo in infusione per bene e in modo tale che ne prenda gli aromi. Assicuratevi che il brodo sia sempre molto caldo, quasi bollente, per garantire che la temperatura di cottura del riso rimanga costante.

Per quanto riguarda la scelta del riso, date la vostra preferenza alle varietà del Carnaroli o del Vialone Nano, le due tipologie più amate in Brianza per la preparazione di risotti. È molto importante, in ogni caso, tostarlo bene prima di sfumare con il vino: la padella deve essere molto calda e il riso deve cambiare colore; solo con una tostatura perfetta rilascerà correttamente l'amido in cottura, senza scuocere.

Vi consigliamo, inoltre, di regolare bene l'aggiunta di sale in base all'intensità del brodo vegetale. Per evitare errori irreparabili, salatelo solo alla fine, dopo aver assaggiato, e considerate che anche la salsiccia stessa aggiunge sapidità alla ricetta.

Infine, prestate attenzione anche al momento della mantecatura: questa operazione va fatta necessariamente a fiamma spenta, quando il riso è ben cotto ma al dente, muovendo la padella avanti e indietro, con decisi movimenti di polso. Se non siete a vostro agio con questa manovra, aiutatevi con un cucchiaio di legno, semplicemente mescolando con delicatezza.

Curiosità

Come abbiamo accennato, questo gustoso risotto è uno dei piatti più noti della cucina lombarda. Per certi versi, questo risotto piatto è considerato una variante del risotto allo zafferano milanese, al quale viene solo aggiunta la tipica salsiccia Luganega di Monza.

Tuttavia, questa preparazione ha una sua storia peculiare, che si discosta da quella del celebre "fratello" milanese. Le sue origini sono, infatti, legate a un'antica leggenda, tramandata di generazione in generazione, che ha da sempre accompagnato la preparazione di questo primo piatto. Si dice che molto tempo fa una strega di nome Giuliana passeggiasse nel bosco attorno alla città, sulle sue gambe lunghissime: si spostava da un albero all'altro senza mai toccare terra e, senza essere vista, rapiva e mangiava i bambini indisciplinati. Una mamma in apprensione per le sorti del figlio, allora, provò a realizzare in casa una pietanza che potesse ingannare la strega e farla desistere dai suoi malefici intenti. Si accorse, così, che solo il risotto alla monzese riusciva a distogliere l'appetito della strega dalle sue prede preferite: distratta dal succulento risotto, preparato dalla mamma astuta, la strega venne catturata e imprigionata per sempre, e i bambini brianzoli tornarono a giocare all'aria aperta. Ancora oggi, questa fiaba viene raccontata ai bambini che fanno i capricci a tavola: dopo il primo assaggio, anche loro vengono conquistati dalla bontà di questa ricetta!

Ci sono alcune curiosità anche sul suo ingrediente principale, la salsiccia Luganega. Esistono, infatti, diverse teorie sull'origine di questo insaccato: si dice che risalga all'epoca romana, quando prendeva il nome di "Lucanica", poiché proveniente dalla Lucania; ma è anche presente l'ipotesi secondo cui siano stati i Longobardi a importarlo.

Su tutto il territorio nazionale se ne contano di varie tipologie in base al tipo di carne impiegato (di puro suino o di pecora), alla stagionatura e alla regione di provenienza (Lombardia, Veneto, e Trentino). A ogni modo, i dibattiti che la riguardano testimoniano l'importanza che questa ha nella nostra cucina.

 

Domande Frequenti

Si possono usare altri condimenti per preparare il risotto alla monzese?

Assolutamente sì, sono tanti gli abbinamenti da provare per rendere il piatto ancora più gustoso. Potete scegliere, per esempio, di aggiungere i funghi porcini, che si abbinano bene al sapore intenso della salsiccia e del formaggio; oppure, se preferite, potete inserire della verdura come zucchine, carote o asparagi tagliati a fette sottili, così da creare un contrasto di consistenze.

 

Che carne si usa per fare la salsiccia Luganega?

La salsiccia Luganega è un insaccato molto saporito tipico della Brianza, che si ottiene da un mix di carne trita di maiale, spezie e aglio a cui viene qualche volta aggiunta anche della carne di vitello. Si riconosce facilmente per la sua forma allungata e per il suo colore distintivo.

 

Una volta pronto, il risotto alla monzese va lasciato a riposo?

Sì, si consiglia di lasciarlo riposare per qualche minuto a fuoco spento e con sopra un coperchio. In questo modo il risotto si potrà assestare bene, diventando più cremoso e garantendo che i sapori si amalgamino alla perfezione.

 

Si può preparare il risotto alla monzese anche al forno?

Il metodo di cottura migliore per questo risotto è quello che prevede di usare una casseruola dal fondo spesso, così da impedire al riso di attaccarsi. Comunque sì, è possibile farlo anche gratinato al forno, soprattutto se vi avanzano delle porzioni e le volete mangiare il giorno dopo. In questo caso prendete la vostra porzione e mettetela dentro una pirofila, aggiungendo un po' di brodo caldo e lasciandolo cuocere a 180°C per circa 15 minuti. Otterrete un primo piatto gustoso e invitante.

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