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Sardenaria

Ricetta creata da Galbani
Sardenaria
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Presentazione

La sardenaria è una ricetta di molto antica, tramandata negli anni di generazione in generazione e risalente al 1500; è tuttora un piatto molto conosciuto e apprezzato della gastronomia della Liguriae presente come antipasto nei menù casalinghi in famiglia o in quelli dei ristoranti.

La focaccia di Sanremo come viene chiamata, è molto semplice da preparare poiché non è altro che una pasta lievitata sulla cui superficie si stendono i condimenti come la salsa di pomodoro, le olive taggiasche, scaglie o spicchi di aglio crudo, acciughe sott'olio (o sarde da cui deriva il nome di sardenaira) e capperi, il tutto tritato o lasciato per intero.
E' un vero tripudio di sapori forti.

Facile
4
50 minuti
Lievitazione: 2 ore
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Ingredienti

  • Affettato Galbanetto Tradizionale a piacere;
  • Farina di grano duro di tipo 1 o 0 per pizza 450 g;
  • acqua 250 ml;
  • cubetto di lievito di birra 1;
  • zucchero 1 cucchiaino;
  • sale fino 2 cucchiaini rasi;
  • Olio extra vergine di oliva 2 cucchiai;
  • pomodori a pezzettoni 1 lattina;
  • olive taggiasche una manciata;
  • origano q.b.;
  • capperi 1 cucchiaio;
  • acciughe sott'olio;
  • spicchio d'aglio;

Preparazione

Per realizzare l'impasto la procedura è la stessa della focaccia. La tipicità di questa ricetta risiede negli ingredienti usati per condirla: capperi, acciughe, olive taggiasche e pomodoro creano un mix perfetto in questa focaccia dal sapore mediterraneo che saprà conquistare chiunque l’assaggi. Vediamo insieme i passaggi per realizzarla:

 

01

Fate sciogliere il lievito di birra in 25 ml di acqua tiepida e nel frattempo unite la farina con l'olio e impastate con 225 ml di acqua

02

Aggiungete il lievito sciolto e infine il sale impastando fino a che il tutto non risulti omogeneo e compatto.

03

Stendete l'impasto su una spianatoia infarinata e allo stesso tempo ungete la teglia (possibilmente poco spessa) dove andrete ad adagiarlo per la lievitazione

04

Mettete in una ciotola i vari condimenti: pomodori a pezzettoni o pelati, zucchero, sale e, prima di stenderli sulla superficie, ungete la focaccia.

05

Per ultimo unite i capperi, le acciughe, le olive taggiasche, l'aglio tritato o intero e cospargete di origano.

06

Lasciate lievitare per un paio d'ore, dopodiché infornate a 200º C per 25/30 minuti. Una volta fatta raffreddare può essere gustata insieme a dell'ottimo Affettato Galbanetto Tradizionale tagliato a fette sottili.

Varianti

Per chi preferisce cibo senza glutine, è possibile preparare un impasto senza questo complesso alimentare, utilizzando il tipo di farina appropriato, ma in quel caso dovete prevedere un tempo di lievitazione più lungo, circa 4 ore e una cottura diversa: 40/45 minuti per 210º C. La ricetta della sardenaria presenta delle piccole ma interessanti varianti a seconda che ci si sposti in una zona diversa della riviera ligure.


Un'altra, per esempio, prevede tra gli ingredienti il vino, la cipolla e il basilico: in questo caso dovete preparare un battuto con vino, cipolla, salsa di pomodoro e acciughe, il tutto ben amalgamato e cosparso sulla pasta. Dopodiché potete aggiungere ancora acciughe a pezzi, delle foglie di basilico intere, spicchi d'aglio interi, le olive taggiasche e la spolverizzata di origano, cospargendo con un filo d'olio. In questa versione forse è meglio non considerare i capperi, in quanto il sapore è già molto intenso di per sè.


È ottima e sfiziosa come aperitivo, tagliata a quadrotti o anche per un semplice pic-nic tra amici perché risulta molto gustosa sia calda che fredda.
Inoltre, in alcune zone della Liguria, la sardenaria subisce una piccola modifica e si trasforma nella "macchetusa" se prevede al posto del sugo di pomodoro, della crema di pesce azzurro, soprattutto acciughe.

Suggerimenti

Un segreto da chef è quello di cospargere di olio il bordo della pasta ancora bollente, quindi non appena tirata fuori dal forno, in modo che il bordo possa diventare ancora più croccante, accentuando in questo modo la differenza con la morbidezza dell'impasto.

Se avete in programma un incontro tra amici, ma non avete tempo di prepararla il giorno stesso, potete realizzare l'impasto con il condimento sopra e metterla in frigo. Naturalmente, andrà tirata fuori una mezz'ora prima di essere infornata.
Scaldata in forno, conserverà la sua particolare fragranza. L'importante è utilizzare una teglia sottile perché una buona focaccia di Sanremo non deve avere un grande spessore, anche se questo varia da zona a zona. Inoltre, c'è chi consiglia, per mantenere un'integrità di sapore, di utilizzare prodotti liguri, soprattutto l'olio e olive taggiasche.

La quantità d'acqua da aggiungere durante la realizzazione dell'impasto dipende da diversi fattori da tenere in considerazione, come l'umidità dell'ambiente e quindi la stagione in corso e la farina utilizzata: secondo alcuni, ad esempio la farina manitoba può dare assolutamente una spinta alla lievitazione grazie all'alto contenuto di glutine che è necessario per questo processo.
È bene ricordare che durante la preparazione della ricetta, sarebbe preferibile chiudere le porte dell'ambiente dove si sta preparando l'impasto in modo da evitare brusche correnti d'aria, cercando di mantenerlo più al caldo possibile. Per chi volesse accelerare il tempo della lievitazione, di solito è una pratica diffusa accendere il forno e portarlo a 50º, dopodiché spegnerlo e lasciare l'impasto a lievitare al suo interno o direttamente con la luce accesa.

Curiosità

È d'obbligo specificare che la sardenaria non può essere chiamata "pizza", anzi è assolutamente vietato!  Si tratta di una focaccia dalla storia molto antica nata proprio quando, scoperto il nuovo continente, l'America, arrivò nella regione il pomodoro rosso; da qui l'utilizzo di questo ingrediente nei piatti della cucina locale.

Si dice che a quei tempi la focaccia veniva condita con una salsa chiamata "machetu" che non era altro che un pesto di salsa di acciughe (o pesce azzurro) lasciato macerare con sale e olio per tutta l'estate in vasi di terracotta e mescolato per 40 giorni.

Ma l'avvento del pomodoro portò a un gran cambiamento e per il noto senso di parsimonia dei liguri, prese progressivamente il posto del machetu come condimento della focaccia. Tutt'oggi nelle zone che anticamente erano sottoposte al dominio di Genova, e quindi Sanremo e Ventimiglia, la sardenaria ha un potere incontrastato; allontanandovi verso Imperia e quindi nelle zone che vissero il dominio francese e piemontese, potreste trovare delle varianti come la "pissalandrea" che prende il nome dall'ammiraglio Andrea Doria e che prevede l'utilizzo della cipolla : l'unione tra ilgusto dolciastro della cipolla con quello deciso delle acciughe, crea un abbinamento molto particolare. Secondo alcuni, è l'antenata della sardenaria e durante questi domini, attraversò i confini e trovò una collocazione nella cucina ligure.

La vera sardenaria è quindi quella che utilizza la salsa di pomodoro insieme alle indispensabili acciughe, olive taggiasche, aglio e capperi e, per chi lo gradisce, l'origano: anche la preparazione deve rispettare l'uso di questi ingredienti per garantirne l'autenticità.

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