Primi piatti friulani

Sebbene il Friuli-Venezia Giulia sia ad oggi una regione italiana, ne fa parte solo dal 1954 ed è passata di mano tra innumerevoli imperi e repubbliche. Oggi il Friuli è un crogiolo multiculturale di slavi, austriaci e italiani, motivo per cui i friulani parlano più lingue: dialetti veneti, sloveno, bavarese e friulano autoctono (oltre alla lingua ufficiale italiana).

Il cibo è altrettanto vario: la cucina friulana è molto lontana da quella italiana. Fortemente influenzata dalla vicina Austria, Slovenia e Croazia, il Friuli è un'affascinante confluenza di scene culinarie: il gulasch è servito con la polenta, gli gnocchi sono fatti con ciliegie e prugne e il piatto regionale più popolare è la jota, uno stufato a base di crauti, fagioli, patate e pancetta. Ecco allora alcuni dei primi piatti friulani.

I cjarsons sono un piatto della cucina friulana, che consiste in pasta ripiena simile ai ravioli. La pasta è invece a base di patate, simile agli gnocchi, mentre gli ingredienti del ripieno spaziano da erbe selvatiche, ricotta, uvetta, patate, cacao, cannella e altre spezie.
I cjarsons hanno un sapore a metà tra il dolce e il salato e ogni famiglia ha la sua ricetta che si tramanda da generazioni, perché in passato i cjarsons erano un piatto festivo e la ricetta era tenuta segreta dal capofamiglia.

Gli gnocchi di prugne sono gnocchi di patate ripieni di prugne e ricoperti da un impasto di pangrattato tostato nel burro Santa Lucia, zucchero e cannella. Sono molto popolari nella regione italiana del Friuli-Venezia Giulia, in particolare nella città di Trieste.
Questa parte d'Italia è stata a lungo governata dall'impero austro-ungarico, quindi non sorprende che questo piatto si possa trovare anche nelle cucine di altri paesi europei che un tempo facevano parte dello stesso impero.

Il paparot, invece, è una zuppa tipica fatta con una combinazione di spinaci, burro, polenta (farina di mais), farina, aglio, noce moscata e condimenti. Per prepararla, la farina viene mantecata nel burro fuso e mescolata con aglio tritato, sale, pepe, noce moscata, acqua e spinaci cotti.
La zuppa si fa cuocere per un po' e quando inizia a bollire si aggiunge la polenta. Il composto viene poi cotto mescolando spesso. Una volta cotta, la zuppa viene solitamente passata al setaccio e servita calda. Questa sostanziosa zuppa può essere arricchita con l'aggiunta di formaggio tipo Galbanino che, quando su scioglie, dà una maggiore consistenza alla zuppa.

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