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Polpette di polpo

Ricetta creata da Galbani
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Presentazione

Le polpette di polpo sono una ricetta insolita e molto saporita. Ottima anche per riciclare questo (o altri tipi di pesce) avanzati dalla sera prima.

Tipiche del Salento, queste aromatiche palline di pesce impanato e fritto sono un piatto semplice e gustoso, che ravviverà i vostri pranzi estivi, facendovi assaporare tutto il profumo del mare.

Queste polpettine sono ideali sia per un antipasto che per un secondo piatto. Servitele accompagnandole con una fresca insalata di lattughino e pomodori. Aggiungete anche qualche spicchio di limone e, in men che non si dica, avrete realizzato un secondo sfizioso ed elegante. Deliziose e irresistibili, queste polpette sono ottime anche per un buffet o come finger food.

L’effetto di questa ricetta dal sapore croccante è assicurato, che sia per un occasione speciale, una cena tra amici o un pranzo in famiglia.

Mettetevi ai fornelli e scoprite con noi come preparare le polpette di polpo, rese ancora più invitanti grazie all'aggiunta del classico Galbanino a cubetti.

Adorate le polpette in tutte le loro versioni? Consultate la nostra sezione delle 10 migliori ricette di polpette!

 

Facile
4
45 minuti
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Ingredienti

  1. 400 g di polpo lessato
  2. 100 g di mollica di pane
  3. 100 g di Galbanino L'Originale Galbani
  4. 2 uova
  5. 50 ml di latte
  6. 50 g di formaggio grattugiato
  7. 1 spicchio d'aglio
  8. 1 ciuffo di prezzemolo
  9. pangrattato q.b.
  10. olio extravergine d'oliva q.b.
  11. sale e pepe q.b.

Preparazione

  • Per preparare le polpette di polpo, mettete innanzitutto la mollica di pane in ammollo nel latte. Volendo, potete utilizzare anche il pane in cassetta (in questo caso privatelo della crosta). Pulite il polpo, levategli il becco e mettetelo a bollire in una pentola con abbondante acqua salata. Fatelo cuocere per circa 40 minuti, poi scolatelo e lasciatelo raffreddare. Perché sia pronto, la forchetta dovrebbe riuscire penetrare nei tentacoli senza alcuna difficoltà. Dopodiché tritate grossolanamente il polpo già lessato, l'aglio, il prezzemolo e tagliate a cubetti il Galbanino.
  • Mettete il polpo in una ciotola e aggiungete la mollica scolata e strizzata, le uova sbattute, il formaggio grattugiato, l'aglio, il prezzemolo tritato e, infine, il Galbanino.
  • Regolate di sale e pepe, amalgamate bene tutti gli ingredienti e lasciate riposare l'impasto per circa 20 minuti. Il composto dovrebbe essere omogeneo e morbido ma non troppo umido, altrimenti le polpette si romperanno in cottura. A questo punto, modellate delle palline con le mani umide e rotolatele nel pangrattato.
  • Friggete le polpette di polpo in abbondate olio già caldo e asciugatele su della carta assorbente prima di servirle. Potete gustarle sia calde che fredde, a seconda della vostra preferenza.

Curiosità

Per un’alternativa più leggera optate per la cottura al forno. Disponete le polpette di polpo in una teglia foderata con carta da forno e cuocete a 160° per 20 minuti circa. Le polpettine di polpo saranno ugualmente golose!

Provate anche la versione con salmone. La preparazione è molto simile: vi basterà cuocere un filetto di salmone in padella e, una volta cotto, seguire lo stesso procedimento utilizzato per fare le polpette di polpo.

Le polpette sono una preparazione amatissima da tutti gli italiani. Sono infatti estremamente versatili: oltre alle più tipiche polpette di carne, possiamo prepararle con pesce, legumi o verdure e completarle con infinite varietà di aromi, formaggi, spezie o cereali. Probabilmente è proprio perché le varianti sono pressoché infinite che questo piatto non stanca mai. Anche le salse per accompagnarle sono tantissime. E a questo proposito, le avete mai assaggiate con la salsa yogurt? Composta da yogurt, olio extravergine d’oliva, limone e un pizzico di sale, è una salsina dal gusto delicato e buonissimo, oltre a essere facilissima da preparare.

La prima traccia del termine “polpetta” si ritrova nel XV secolo nel “Libro de Arte Coquinaria” di Maestro Martino, anche se la ricetta era molto diversa da quella che noi utilizziamo oggi (più simile, infatti, al nostro involtino di carne).

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