Bacche di Goji: un alleato prezioso

Bacche di Goji

Da sempre molto utilizzate e popolari in Asia, le bacche di Goji stanno conquistando in misura sempre maggiore anche l'Occidente.
Queste bacche, dal colore rosso-arancio deciso e dal sapore inconfondibile, sono valide alleate per la salute e il benessere.

In questa sezione potrete scoprire non solo caratteristiche e curiosità relative a queste bacche ma anche alcune ricette interessanti da sperimentare in cucina per portare un po' di Oriente a casa vostra.

Cosa sono le bacche di Goji?

Le bacche di Goji sono dei frutti provenienti dall'Asia, conosciuti come vero toccasana per il benessere dell'organismo. Fresche, essiccate, in polvere o in capsule, le bacche di Goji possono essere utilizzate per impreziosire ricette o per preparare infusioni e tisane.

In natura si trovano due specie di piante che producono queste bacche. Il nome latino degli erbusti è Lycium barbarium e Lycium chinense, due specie appartenenti alle Solenacee (la stessa famiglia dei pomodori e dei peperoni), con caratteristiche diverse.
La prima è però la più conosciuta, studiata, diffusa ed utilizzata perché i suoi frutti sono considerati una fonte di sostanze nutritive di inestimabile valore.

Gli studi che hanno permesso di conoscerle meglio sono dovuti alla medicina tradizionale cinese: in Oriente questi frutti rossi sono largamente impiegati ed apprezzati da secoli sia per la cura di malattie che per la prevenzione.
E proprio in queste zone del mondo si trovano persone molto longeve, in cui l'incidenza di malattia cardiocircolatorie o vascolari è molto bassa: non è un caso che in Cina la bacca di Goji venga chiamata il frutto della giovinezza eterna.
Grande merito del benessere di queste popolazioni è sicuramente da attribuire allo stile di vita e alle abitudini.

Diffuse in tutto il mondo, le bacche di Goji hanno però origine nella contea di Zhongning, che si trova nella regione autonoma cinese di Ningxia, da dove si dice arrivi questo frutto. Si trova in natura da luglio a ottobre ma le bacche vengono raccolte e fatte essiccare per fare in modo che si possano consumare in tutto il corso dell'anno.
La pianta di Lycium barbarium è oggi molto coltivata in Tibet e in Mongolia a circa 3000 metri di altitudine. È infatti un arbusto molto resistente e si adatta facilmente a climi più difficili, come quelli che si trovano ad alta quota, ma anche a climi mediterranei come quello della nostra Penisola.

Data l'enorme diffusione di queste bacche, sono numerose le piantagioni di Lycium barbarium anche in Italia, dove viene prediletta un tipo di agricoltura biologica.
La pianta può raggiungere fino ai 3 metri di altezza e le foglie lanceolate fanno spazio a grappoli di frutti dal colore rosso acceso.
Il sapore ricorda molto quello di frutti a noi molto noti: la bacca essiccata, è simile alla dolcezza dell'uvetta, se consumata fresca ha invece una nota di retrogusto acido che la rende più simile al mirtillo.

Si tratta in ogni caso di un frutto molto versatile, che trova ampio spazio non solo nelle erboristerie, ma anche nelle cucine come valido complemento alle ricette della tradizione.

Alcune curiosità sulle bacche di Goji

Il cibo è parte fondamentale della nostra vita, non solo perché mangiare bene rende più felici ma anche e soprattutto perché una dieta equilibrata ha ricadute positive sul nostro organismo. Integrare quindi l'alimentazione con prodotti di qualità e che apportano diversi benefici è sempre una buona idea.
In questa sezione potrete scoprire come le bacche di Goji, da sempre utilizzate in estremo Oriente, possono migliorare diversi aspetti della salute e del benessere del corpo.

Innanzitutto c'è da dire che questo frutto può essere consumato da tutti ed è adatto a tutte le fasce di età. Ovviamente un discorso a parte va fatto per i bambini* e per le persone con particolari patologie o allergie: in questi casi è sempre bene rivolgersi a un medico, per capire se si possono assumere cibi particolari e in quale quantità.


In ogni caso, quando si parla di bacche di Goji, sono numerosi i benefici che il corpo può ricavare. Questi frutti rossi sono infatti molto piccoli (la varietà più consumata arriva a 1-2 cm di lunghezza) ma sono un vero e proprio concentrato di proprietà nutritive. Gli effetti positivi non sono solo stati studiati dalla medicina tradizionale cinese, che da anni utilizza le bacche sotto varie forme, ma anche dalla nostra scienza degli alimenti che ne attesta gli effetti sull'organismo. Ecco perché le bacche di Goji sono un superfood molto diffuso e utilizzato sia nel campo della cura che della prevenzione.

La storia delle bacche di Goji è legata a una antichissima leggenda. Si narra che nel lontano 800 d.C. un tempio tibetano avesse un pozzo presso cui si abbeveravano i monaci. Proprio attorno a questo pozzo cresceva un arbusto di bacche di Goji che, molto spesso, cadevano nell'acqua.
I monaci pregavano bevendo ogni giorno l'acqua del pozzo e, per questo motivo, si narra che fossero molto longevi, energici e perfettamente in salute anche a 80 anni.

Le bacche di Goji aiutano a mantenersi in forma. Non solo perché contrastano l'accumulo di zuccheri, ma anche perché aiutano a combattere il colesterolo nel sangue e la regolarità dell'intestino.

Le bacche di Goji hanno anche una grande azione antinfiammatoria e in Oriente sono state utilizzate come rimedio contro la febbre e in generale come prevenzione delle infiammazioni.
Studi scientifici dimostrano infatti che un uso costante diminuisce la probabilità di sviluppare malattie reumatiche o infiammazioni delle ossa.

Queste bacche godono di grande fama soprattutto come un elisir di lunga giovinezza. A cosa è dovuto questo appellativo?
La risposta risiede ancora una volta nelle sostanze contenute in questi frutti e negli effetti benefici sul corpo.

Le bacche di Goji intervengono anche sull'aspetto estetico. Grazie alla elevata presenza di Vitamine A e C e alle proprietà antiossidanti, aiutano infatti a contrastare l'invecchiamento cellulare e a donare quindi una pelle più giovane ed elastica.
Questi frutti sono infatti ampiamente utilizzati nella cosmesi e vengono impiegati all'interno di creme, unguenti e anche prodotti per capelli e unghie per l'effetto antiossidante e per la capacità di combattere i radicali liberi.


*sopra i 3 anni

Come si consumano le bacche di Goji?

Le bacche di Goji sono anche molto gustose e saporite. Per questo motivo vengono consumate come snack durante la giornata o vengono utilizzate in molte ricette in cucina.
Si tratta infatti di frutti con aroma, colore e facilità nell'utilizzo tali che li rendono versatili e facili da usare per ricette dalla colazione alla cena.
Sono anche molto semplici da conservare e trattare e si trovano in diverse forme: fresche, secche, in polvere o in capsule da consumare come integratore.
Non bisogna però eccedere con questo tipo di snack, un po' come con tutti i semi e i frutti oleosi, e il consiglio è quello di mangiare 3 g ogni 10 kg di peso.

Qui troverete alcuni spunti su come usare le bacche di Goji in cucina: idee e consigli per sperimentare e arricchire le vostre ricette e la vostra alimentazione.

Una prima idea per consumare delle bacche di Goji, sicuramente la più semplice, è quella di mangiarle direttamente, come uno spuntino. Un po' come si fa con la frutta secca che, a metà mattina, rompe il digiuno ed è una grande fonte di energia. In questo caso però si consiglia di reidratarle prima di consumarle e quindi di lasciarle ammollo per qualche minuto, finché risultano più morbide e meno grinzose, in acqua fredda o appena tiepida.

Anche le tisane sono un modo semplice per usare le bacche di Goji, forse il più diffuso in Asia. L'infusione fa rilasciare ai frutti rossi tutte i nutrienti al suo interno ed è veloce e facile da preparare.
Basta portare ad ebollizione 200 ml di acqua, togliere dal fuoco e versare un cucchiaio di bacche di Goji essiccate. Dopo aver lasciato in infusione per una quindicina di minuti, versate in una tazza e, a piacere, aggiungete un cucchiaio di succo di limone.
Le bacche utilizzate per l'infusione possono essere consumate e questa tisana è molto buona sia fumante che fredda, nelle stagioni più calde.


Se invece volete iniziare bene la giornata, ci sono diversi modi per aggiungere questi piccoli frutti rossi alla vostra colazione.
Il primo consiglio è di preparare una granola fatta in casa. Potrete sbizzarrirvi sulla frutta secca e su altri ingredienti da colazione da aggiungere alla vostra ricetta casalinga: mandorle, fiocchi d'avena, riso soffiato, pistacchi o arachidi senza sale,le varianti sono davvero moltissime e potete creare sempre nuovi composti.

La modalità di preparazione è semplicissima: basta stendere la frutta secca e i cereali o il riso soffiato su una teglia ricoperta da carta da forno, versarvi sopra dello sciroppo d'acero e, dopo avere compattato con un cucchiaio, mettere nel forno per 5-6 minuti a 180°.
Una volta estratto dal forno questo composto, si possono unire frutti rossi secchi (come mirtilli o fragole) e una bella manciata di bacche di Goji secche.
Mescolate e compattate ancora una volta prima di rimettere in forno a 180° per 5-6 minuti.
La granola è ottima nel latte così come nello yogurt. Ma rappresenta anche uno spuntino delizioso da consumare a metà mattina o a merenda.


Per gli amanti del classico pane, burro e marmellata invece non resta che cimentarsi con la confettura fatta in casa. Il procedimento è davvero semplice e gli ingredienti sono pochi: bacche di Goji fresche, zucchero e limone.
Il risultato sarà davvero soddisfacente e buono.

Per gli sportivi o per chi vuole concedersi degli spuntini nutrienti e fonte di energia immediata, non possono mancare le barrette di cereali e frutta secca. Ottime per spezzare la fame prima di pranzo o di cena, sono ideali per chi fa una vita sedentaria ma anche per chi ha bisogno di energia immediata dopo una sessione di sport.
In commercio se ne trovano moltissime ma si possono fare a casa: la ricetta prevede passaggi semplici e pochi ingredienti. Non possono mancare ovviamente le bacche di Goji da usare secche nel mix di cereali e frutta.
Se volete cimentarvi e fare le vostre barrette energetiche, mixando gli ingredienti che più vi piacciono, trovate qui una ricetta molto interessante. Per i più golosi il consiglio è di ricoprire uno dei lati di cioccolato fuso.

Le idee su come utilizzare le bacche di Goji sono davvero tante e questi piccoli frutti rossi si possono utilizzare anche per i pasti principali.
Un modo per stare leggeri senza rinunciare al gusto sono le insalatone. Aggiungete alla vostra insalata mista o a un piatto di verdure crude una buona salsa vinaigrette e un mix di semi oleosi e bacche di Goji. Questo mix darà un sapore sfizioso e la giusta dose di croccantezza al vostro piatto.

Per le stagioni più fredde i Goji possono essere usati per preparare deliziosi risotti o in aggiunta a minestre o zuppe. O ancora come vera e propria base di creme e vellutate a cui aggiungere ad esempio funghi freschi.

Se invece siete amanti dei lievitati, non possono mancare dei consigli che riguardano dolci e panificati in generale.
Oltre ovviamente all'utilizzo per fare confetture per farcire le torte, le bacche possono essere usate negli impasti. Non resta quindi che aggiungerle ai muffin o ai biscotti, per la preparazione di dolci, ma anche nell'impasto del pane.
Potete provare ad abbinarle al cioccolato, alle mele, alle noci, alle farine ai cereali ma anche alle spezie come il cardamomo.
Non c'è proprio limite alla fantasia in cucina!

Come fare il risotto alle bacche di Goji

Le bacche di Goji sono ormai conosciute anche in Italia ma affondano le proprie origini nel lontano Oriente.
Sono utilizzate nella medicina tradizionale e nella fitoterapia, tra le altre cose, per alleviare infiammazioni o come cura preventiva per le qualità antiossidanti.

Si tratta di frutti dal sapore che ricorda molto i frutti di bosco come il lampone e per questo vengono utilizzati per dolci, composte o snack.
Un'altra caratteristica è il colore molto acceso: un rosso-arancione vivace che in cucina può essere utilizzato anche come decorazione.

Molto più spesso utilizzate nella pasticceria o nelle insalate, vi proponiamo un modo diverso per utilizzare le bacche.
Questa ricetta unisce la semplicità di una preparazione molto diffusa nelle cucine italiane con un ingrediente nuovo e etnico.
Il risotto alle bacche di Goji è un piatto veloce e non troppo difficile da fare ma che potrà farvi fare bella figura con gli ospiti, anche grazie all'effetto sorpresa.

Ecco gli ingredienti per il risotto per 4 persone: 250 g di Riso carnaroli; 40 g di bacche di Goji; Olio extravergine di oliva q.b.; un quarto di una cipolla bianca piccola; un bicchiere di vino bianco; 2 noci di burro; 4 cucchiai di formaggio grattugiato; 1,5 l di brodo; sale q.b.

La prima cosa da fare è prendere le bacche secche e metterne un paio di cucchiai inammollo in una piccola ciotola con poca acqua. Le restanti bacche devono essere tritate con un mixer o, se siete molto precisi e abili, con un coltello affilato.

Si può ora prendere la cipolla e tritarla finemente per il soffritto. La cipolla tritata può essere messa in un tegame con olio extravergine d'oliva e le bacche di Goji triturate.

Quando le cipolle sono imbiondite, si può aggiungere il riso per farlo tostare. Questo passaggio è di fondamentale importanza per la riuscita di un buon risotto, perché l'amido viene rilasciato al meglio. Quando i chicchi appaiono traslucidi, dopo qualche minuto di cottura a fuoco alto, la tostatura è completa.

Versate quindi il vino bianco a fiamma molto alta per sfumare e fare in modo che l'alcool evapori e che rimanga soltanto il sentore del vino nel risotto.
Abbassate la fiamma e continuate la cottura a fuoco dolce e iniziate ad aggiungere il brodo precedentemente riscaldato.
Completate quindi la cottura continuando a versare il brodo caldo finché il riso sarà pronto.

Quando la cottura è finita, non resta che completare il piatto con alcuni ultimi accorgimenti. Aggiungete le bacche che avevate fatto rinvenire nell'acqua e mescolate.
Mettete poi il burro, a tocchetti, e il formaggio grattugiato, date una mescolata e lasciate riposare qualche secondo prima di servire.
Questo ultimo passaggio farà sì che gli ultimi ingredienti aggiunti rendano molto denso e cremoso il risotto.

Potete ora servire il risotto e, se volete, aggiungere del pepe o del prezzemolo tritato finemente.

Potete anche provare altre varianti di questa ricetta cambiando il formaggio di mantecatura, ad esempio usando la Certosa Galbani.

Marmellata di bacche di Goji fatta in casa

La marmellata di bacche di Goji è un ottimo modo per conservare questi frutti freschi e poterli consumare durante tutto l'anno.
Ottima sia a colazione o a merenda, su una fetta di pane imburrato, ma anche come farcitura o guarnizione di torte.
La ricetta della marmellata prevede l'utilizzo di ingredienti di base molto semplici: le bacche, il succo di limone e lo zucchero ma si possono creare numerose varianti e diversi abbinamenti. Vi consigliamo quindi di sperimentare in cucina e cimentarvi anche nella preparazione della marmellata di bacche di Goji e mele, fragole o ancora ribes.
In questa sezione vi daremo alcune indicazioni, idee e suggerimenti per la ricetta classica, con le bacche fresche.

La prima cosa da fare quando si prepara una confettura o una marmellata è preparare adeguatamente i barattoli. Soprattutto quando si utilizzano barattoli non nuovi, la sterilizzazione è un passaggio preliminare di fondamentale importanza per poter consumare le conserve in totale sicurezza ed evitare pericoli come il botulino.
I barattoli possono anche essere riutilizzati mentre è consigliato comprare sempre tappi nuovi, per evitare la formazione di batteri.

Per la sterilizzazione occorre mettere vasetti e tappi in una pentola riempita con acqua fredda. Dopo che l'acqua avrà bollito per circa 35-40 minuti, si possono togliere i barattoli e i coperchi con una pinza e farli asciugare a testa in giù su uno strofinaccio pulito.

A questo punto si può procedere con la ricetta vera e propria.
Gli ingredienti da utilizzare sono: 850 g di bacche di Goji fresche; 180 g di zucchero (meglio se di canna); il succo di mezzo limone; a piacere: zenzero.
Con queste proporzioni si otterranno circa 3 vasetti da 100 g l'uno.

Dopo aver lavato accuratamente ma con molta delicatezza, le bacche di Goji, lasciarle asciugare su uno strofinaccio e toglierne i peduncoli.
Questi frutti sono molto piccoli ma contengono una grande quantità di semi. Per chi non li volesse nella marmellata, dovrebbe procedere con un estrattore di succo e utilizzare la polpa anzichè i frutti interi.
In ogni caso, procedere mettendo i frutti (o il succo estratto) in un tegame abbastanza capiente e fare cuocere a fuoco medio per circa mezz'ora, mescolando di tanto in tanto per non fare attaccare il composto. Se siete amanti dello zenzero, potete aggiungerne un pizzico in questa prima fase.

Quando il composto inizia ad addensarsi potete abbassare temporaneamente il fuoco per il secondo passaggio della ricetta.
Chi non avesse usato l'estrattore può ora eliminare i semini in diversi modi: passando il composto al colino, usando un frullatore ad immersione o uno di quei setacci per passare la polpa di pomodoro.
A questo punto si possono aggiungere lo zucchero e il succo di mezzo limone, mescolare il composto amalgamando bene gli ingredienti e continuare la cottura a fiamma media. Il succo di limone non deve essere troppo abbondante per evitare che copra del tutto il sapore dei frutti.
Anche in questo caso si continua a cuocere per 25/30 minuti finché raggiunge la consistenza desiderata.

Un piccolo stratagemma per capire se la marmellata ha finito la cottura e se quindi la consistenza è quella giusta è la prova del piattino. Se versando una goccia di marmellata sul piatto e lasciandola raffreddare leggermente, questa non scivola via, allora la cottura è completata.

Quando la marmellata è pronta si possono riempire i barattoli precedentemente preparati, quando il composto è ancora caldo. Prima di avvitare il tappo è necessario pulire bene i bordi con della carta da cucina. A questo punto i barattoli si possono capovolgere per creare il sottovuoto.

Per spiacevoli sorprese ed essere ancora più sicuri dei barattoli di marmellata, è necessario effettuare una seconda sterilizzazione.
Quando i vasetti sono tiepidi, si possono mettere in una pentola capiente e riempirla d'acqua in modo tale che ricoprano totalmente i barattoli. L'acqua deve bollire e i barattoli devono bollire per una ventina di minuti.
Per evitare che questi sbattano in cottura si consiglia di avvolgerli in canovacci, per proteggerli dagli urti.

La marmellata è pronta per essere subito assaggiata su una bella fetta di pane caldo e imburrato!

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