Come eliminare l'odore di bruciato

I cattivi odori sono i nemici della cucina. Sia che abbiate effettuato una grigliata che dopo una cena in casa con gli amici la pulizia dei fornelli rimane un'operazione non amata da molti, soprattutto quando si tratta di eliminare l'odore resistente di bruciato.

In realtà basta adottare semplici soluzioni, utilizzando anche rimedi naturali per pulire i diversi ambienti della casa con minuzia ma senza troppi sforzi. Ottenere un profumo di pulito che rinfreschi la vostra casa è facilissimo! Scopriamo insieme come eliminare l'odore di bruciato!

Come eliminare l'odore di bruciato: primi step

Le incrostature di sporco sulle superfici sono il nemico numero uno di diverse ambienti della casa. Prevenire è certamente la soluzione più semplice ma talvolta, quando l'attenzione in cucina diminuisce, può succedere di bruciare il fondo di una pentola o di una padella causando dei residui che, oltre ad essere difficili da rimuovere causano puzza e odori sgradevoli in cucina e a volte in tutta la casa.

Il problema ha origine dalla reazione di Maillard. Si tratta di un processo chimico, identificato dall'omonimo scienziato francese, nato dall'interazione di vari elementi in cottura. Il prodotto di questa reazione è bruno e dal caratteristico odore di crosta di pane. È il tipico fondo di cottura scuro che si ottiene quando si procede con la preparazione di un arrosto, un brasato con polenta o di cibi che necessitano di una caramellizzazione come le cipolle grigliate. La reazione in questione comprende tre fasi, al termine delle quali si formano le melanoidine, sostanze di colore giallo- marrone dall'alto contenuto di azoto che determinano il colore bruscato, non soltanto nelle carni ma anche in tutte le croste dei prodotti da forno come i dolci lievitati o nella gratinatura delle lasagne al ragù.

Il risultato della reazione è un fondo bruno adatto ad essere sfumato; il liquido caldo, reagendo con il prodotto della trasformazione, discioglie le incrostazioni dalle pareti delle vostre pentole, creando gustose salse per accompagnare i vostri piatti ed evitando inutili incrostazioni. Questo procedimento viene chiamato deglassare e viene effettuato nella preparazione di soffritti per sughi e condimenti o nella realizzazione di risotti e paste risottate.

Non avete mai risottato la pasta? Si tratta di una tecnica di cottura antichissima ma recente riscoperta che, oltre a deglassare i fondi di cottura nelle padelle aggiunge densità ai vostri condimenti. Per realizzare questa tecnica di cottura dovrete scolare la pasta qualche minuto prima del termine della cottura indicata sulla confezione della pasta; ad esempio, se la pasta dovesse bollire per 10 minuti, dovrete scolarla dopo 7 minuti di cottura, circa. A questo punto il vostro sugo sarà ben cotto e dovrà essere ben tirato, cioè non troppo liquido. Una volta che avrete scolato la pasta direttamente sul vostro sugo dovrete aggiungere qualche mestolo dell'acqua di cottura della pasta, deglassando così il fondo e, oltre ad evitare inutili incrostazioni, otterrete una morbida cremina che avvolgerà tutti i vostri sughi! Ma naturalmente attenzione a salare l'acqua della pasta che nel momento della risottatura potrebbe insaporire troppo il vostro sugo.

Di fatto, l'amido rilasciato dalla pasta in cottura, oltre a rendere cremosi i vostri sughi, assorbe gli odori e, se miscelato con l'acqua aiuta a sciogliere le incrostazioni, eliminando la puzza oltre che lo sporco. Per questo, prima di eliminare i cattivi odori di bruciato in casa vi consigliamo di risolvere il problema all'origine, eliminando l'odore ma anche la fonte della bruciatura. Eliminare la puzza è soltanto il secondo step. Utilizzate l'acqua di cottura della pasta o delle patate per eliminare le croste di bruciato dai fondi delle vostre padelle. L'acqua dovrà essere bollente e l'amido, lentamente, discioglierà i vostri fondi di cottura. Si tratta di un prelavaggio che può ammorbidire notevolmente lo sporco ostinato.

Se siete alla ricerca di rimedi naturali potete far gioco su alcune formule di trattamento utili a rimuovere il residuo nero dai vostri fondi di cottura. Ad esempi una soluzione di acqua e aceto bianco: fate bollire la pentola bruciata direttamente con la soluzione. Noterete che lo sporco tenderà ad emergere naturalmente e sarà semplicissimo rimuoverlo con un panno senza un lavaggio troppo aggressivo. Nel caso in cui, al termine della pulizia, rimanesse qualche residuo potete ripetere l'operazione e pulire le pareti con un detergente sgrassante o un detersivo adatto alla pulizia profonda di stoviglie. Questo secondo passaggio servirà ad igienizzare le vostre superfici oltre che a rimuovere lo sporco. Se l'avete a disposizione in cucina utilizzate una spugna ruvida ma non troppo aggressiva.

Poniamo invece il caso che la vostra superficie sia stata bruciata tempo fa e voi non ve ne siate ancora accorti. In questo caso, oltre che a sgrassare, sarà necessario disinfettare le pareti delle pentole o il vostro piano da cucina. In questo caso sarà sufficiente realizzare una miscela di aceto e bicarbonato di sodio o di succo di limone e bicarbonato a cui aggiungere qualche goccia di olio essenziale di rosmarino, di lavanda o di menta. Si tratta, infatti, di prodotti naturali che aiutano a rimuovere le macchie di sporco unendo le caratteristiche di un trattamento antigrasso ad una fresca profumazione che aiuta a togliere l'odore di bruciato.

Il consiglio è di miscelare il succo acido dell'aceto, o del limone, con il bicarbonato per mantenere la consistenza di una polvere, per sciogliere in modo efficace le croste . Soltanto in un secondo momento potrete aggiungere dell'acqua per raccogliere in modo efficace il grasso dalle macchie. Una volta che sarà allo stato liquido lo sporco sarà facilissimo da rimuovere con un solo semplice gesto.

Volete profumare la vostra cucina con una nota agrumata? Create una miscela di oli essenziali di pompelmo, bergamotto e arancia da aggiungere al vostro sapone per i piatti o ad una miscela di prodotti naturali come l'aceto, il succo di limone o il bicarbonato per un rimedio efficace e sempre a portata di mano contro lo sporco e il grasso sulle superfici della cucina.

Quali alimenti assorbono gli odori

Prima di passare in analisi i cibi che assorbono gli odori è bene capire quali sono i luoghi della cucina da trattare con attenzione sul tema degli odori.

Per prima cosa il frigorifero: la pulizia del frigorifero è un'operazione tanto ostica quanto complessa se affrontata nel modo scorretto. I diversi scomparti, infatti, assorbono gli odori in modo differente, in base alla posizione e alla temperatura di refrigerazione a cui possono essere sottoposti. Alcuni frigoriferi moderni, infatti, possiedono delle celle con temperatura regolabile in base allo scopo di utilizzo: per i formaggi, per le verdure o per gli alimenti freschi come la carne ed i latticini.

Segue la lista dei luoghi a cui prestare più attenzione nella cura della cucina: la pattumiera e la cappa, due nemici del pulito per antonomasia.

In realtà, basta semplicemente compiere dei piccoli gesti che vi permetteranno di risparmiare tempo nel lungo periodo e di avere sempre una cucina profumata e pulita. Come ad esempio quella di posizionare sulla pattumiera delle bustine di tè nero. La varietà Earl Grey è particolarmente indicata per questo scopo perché si tratta di una miscela di foglie di tè e olio essenziale di bergamotto che, oltre ad essere il re della profumeria perché utilizzato come base per numerosi profumi come l'acqua di Colonia, è un ottimo alleato nello sconfiggere i cattivi odori in casa.

Tutte le note agrumate possono essere delle buone alleate contro i cattivi odori: perciò, vanno bene per questo scopo le tisane di zenzero e limone, i tè al limone o al mandarino. Vi basterà posizionare il sacchetto di tè sulla superficie della vostra pattumiera, vicino allo sportello di chiusura ma in modo tale che la bustina non entri mai a contatto con i rifiuti. Potete incollarlo sulla superficie interna del coperchio e sostituirla una o più volte al mese.

Sicuramente l'alimento che molti di voi conosceranno per le sue proprietà assorbenti in fatto di odori è il caffè. Utilizzato da sommelier e nasi professionisti per rigenerare l'ipotalamo dopo innumerevoli degustazioni o nella profumeria per evitare di assuefare eccessivamente il naso dopo aver odorato differenti profumazioni, è un grande alleato anche in cucina.

Di per sé l'aroma del caffè è inebriante e anche solo posizionare qualche sacchettino in giro per la casa è una buona idea per sostituire dei deodoranti chimici. Il posto dove posizionarlo in cucina, però, è dentro il frigorifero. La polvere di caffè macinata ha un alto potere assorbente: riporre una ciotola nella parte superiore del vostro frigo vi aiuterà per evitare la contaminazione di odori all'interno del frigo.

Provate a realizzare un delizioso sacchetto per donare al vostro frigo un piacevole aroma che assorbirà tutti i cattivi odori. Preparate un sacchettino in tessuto oppure tagliate dei quadratini di garza o di un vecchio tessuto inutilizzato, basta che il materiale non sia plastificato e che lasci traspirare il suo contenuto senza disperderlo per tutto il frigorifero. Aggiungete al suo interno quattro cucchiaini di caffè macinato, la scorza di un'arancia, due chiodi di garofano ed un cucchiaino di cannella. Se avete la cannella in stecca potete utilizzarne un pezzettino.

Naturalmente potete variare le proporzioni in base alle dimensioni del vostro frigorifero oppure realizzarne molteplici da posizionare in varie parti della cucina o in vari ripiani del frigo. A questo punto richiudete il sacchettino con un nastrino, o con dello spago da cucina, e posizionate le confezioni assorbenti nei luoghi più critici della cucina: vicino alla cappa, vicino alla pattumiera, ai lati dei fornelli. Peraltro, se posizionato vicino a correnti di vapore o sui termosifoni, il sacchetto rilascerà un odore ancora più intenso, regalando piacevoli note natalizie ed un profumo molto confortante.

Se poi volete raddoppiare il potere assorbente delle vostre confezioni aggiungete anche del bicarbonato di sodio in parti uguali: anche questo ingrediente ha un notevole potere assorbente ed è indicato soprattutto per il frigorifero o la pattumiera.

Il bicarbonato di sodio può essere utilizzato anche per scrostare un lavello o una tazza in porcellana macchiata dalla teina. Vi basterà aggiungere un cucchiaio di bicarbonato direttamente sulla macchia, qualche goccia di aceto bianco o di succo di limone e qualche goccia di acqua ossigenata. Il potere smacchiante di questa miscela vi sbalordirà! L'importante è sciacquare adeguatamente le stoviglie o il piano di cottura che state pulendo, senza aver troppo timore dell'odore di aceto. Sparirà da sola, soprattutto nel caso in cui stiate pulendo i vostri fornelli. Il calore della fiamma farà passare l'odore acre dell'aceto in un lampo.

Da qui uno spunto per un metodo di pulizia utilizzato da nonne e bisnonne, utilissimo per sgrassare le superfici dopo la pulizia del pesce o dopo una grigliata: il limone. Tenete sempre una fetta di limone vicino al lavello per sciacquarvi le mani dopo aver pulito i piatti se non utilizzate i guanti. Sbiancherà le vostre dita, rinforzerà le vostre unghie grazie alla vitamina c e renderà la vostra pelle profumata e morbida, e potrà essere utilizzato anche per pulire le superfici. Utilizzate le metà del limone già spremute ma con qualche pezzetto di polpa per pulirvi le mani o come sostituto in mancanza di una spugnetta.

Una volta terminata la cottura dei vostri cibi potrete semplicemente cospargere il piano di cottura o le stoviglie di bicarbonato e utilizzare il limone al posto della spugna per piatti, strofinando sulla superficie. Il potere sgrassante dei due ingredienti vi permetterà di pulire senza rovinare in alcun modo le superfici ma, al contrario, utilizzando rimedi naturali che rispettano la maggior parte dei materiali. L'unica accortezza che dovrete avere è quella di passare un panno umido o comunque di sciacquare la superficie appena pulita: questo mix infatti può risultare abrasivo nel caso di fornelli ad induzione o di acciaio. Per ovviare a questo problema basterà semplicemente sciacquare il tutto con dell'acqua tiepida.

Infine un consiglio che piacerà tanto ai vostri bambini*: abbiamo visto come il limone sia particolarmente indicato nella pulizia della cucina, come assorbi odori e per rilasciare un ottimo aroma. Ma anche l'arancia ha le sue virtù!

Potete utilizzarli entrambi o sostituirli con gli agrumi che preferite per realizzare una scultura natalizia che allieti il tempo delle Feste e al contempo rilasci in casa un piacevole odore confortante. Prendete un'arancia o un mandarino accuratamente lavato e deterso, e incastrate sulla buccia dei chiodini di garofano. Alcuni consigliano di lucidare l'arancia per ottenere un risultato più gradevole alla vista ma utilizzando prodotti brillantanti e lucidanti rischierete di ottenere un tappo che non permetterà la fuoriuscita degli oli essenziali del frutto, fondamentali per ottenere una profumazione che si misceli adeguatamente ai chiodi di garofano.

A questo punto sbizzarrite la vostra creatività creando sulla buccia delle forme sinuose o geometriche che ben si intonino con la vostra cucina. Potete anche colorare i chiodi di garofano con del colorante alimentare o con dei pennarelli acrilici: in questo caso l'odore permarrà nonostante la pittura. Posizionate la vostra arancia vicino a fonti di calore come il termosifone o i fornelli per mantenere vivo l'odore ogni giorno! Ricordate, infine, di rimuovere l'arancia una volta che sarà diventata secca, altrimenti potrebbe essere fonte di muffe e funghi. Più o meno un'arancia di media grandezza dovrebbe durare dalle 2 alle 3 settimane.

*sopra i 3 anni

Trucchi per eliminare gli odori di bruciato

Anche stavolta avete creato una nuvola di fumo in cucina dopo esservi dimenticati le patate nel forno. Anche dopo aver scrostato le teglie dai residui di cibo sembra che quel fastidioso odore permanga sulle tende e su tutte le pareti di casa. Come fare per risolvere questo problema? Niente di più facile.

La prima regola per eliminare tutti i cattivi odori dagli ambienti domestici è quella di favorire le correnti d'aria. L'ideale sarebbe possedere un pulitore a vapore che vi permetta di pulire accuratamente tende, divani e tessuti magari con l'aggiunta di qualche goccia di deodorante per l'ambiente specifico contro i cattivi odori o con degli oli essenziali che assorbano l'odore come quelli agli agrumi o l'essenza di caffè. In quest'ultimo caso si tratta di un'essenza chimica, cioè un prodotto di sintesi ottenuto in laboratorio e non di un olio essenziale, ma l'effetto sarà comunque efficace per intrappolare le molecole maleodoranti.

Se non avete un vaporetto potete utilizzare dei rimedi casalinghi facili, veloci ed ugualmente efficaci. Ponete sul fuoco una pentola piena d'acqua alla quale aggiungerete del succo di limone ed il limone tagliato. A questo punto spalancate le finestre e se siete in possesso di un ventilatore, direzionatelo verso i suppellettili ed i tessuti che ritenete abbiano intrappolato i cattivi odori. La parte posteriore del ventilatore dovrà essere posizionata vicino alla pentola; in questo modo il vapore sarà un veicolo per le particelle di olio essenziale sprigionate dalla buccia del limone e potranno essere direzionate verso i vostri divani o i tappeti. La corrente d'aria profumata libererà la vostra casa dai cattivi odori!

Questo tipo di consiglio è adatto ad essere personalizzato con gli odori che più preferite: aggiungete qualche buccia di arancia o mandarino, del rosmarino, della salvia o dell'alloro e perché no, qualche chiodo di garofano o anice stellato da vaporizzare in casa dopo il cenone di Natale.

Infine, se il cattivo odore persiste sui tessuti, il metodo più facile è immergere un panno o uno strofinaccio in acqua tiepida dove avrete disciolto del sapone di Marsiglia. Esistono soluzioni diluite già pronte che vengono utilizzate per il lavaggio di capi delicati a mano. Altrimenti, se come le vostre nonne avete in casa del sapone in panetto potete grattugiarne le scaglie direttamente nella bacinella in cui avrete versato dell'acqua tiepida. Anche qui, a piacere, aggiungete qualche goccia di olio essenziale di fiori o frutti come il mughetto, il patchouli o la pesca di vigna. Strizzate per bene il panno imbevuto di soluzione saponata e passatelo sui tappeti, sui divani e sulle tende, nel caso in cui non fossero adatte al lavaggio in lavatrice. Noterete subito un profumo piacevole di freschezza che donerà alla cucina o al salotto un piacevole odore.

E se avete bruciato il pesce? oppure l'odore della grigliata di pesce lascia degli odori persistenti in casa? Il fondo di cottura può essere perfetto per essere deglassato se non è del tutto bruciato ma se di colore nero vivo ed unito all'incrostatura della padella può risultare davvero maleodorante. Niente panico: anche in questo caso fate bollire una pentola piena d'acqua e versateci dentro i chiodi di garofano, le bucce di mandarino e qualche foglia di alloro. Questo mix specifico è perfetto per catturare gli odori del pesce e non lascia alcun residuo del pranzo domenicale negli ambienti della vostra casa.


Se poi volete evitare di ottenere dei sughi dal gusto troppo corposo e volete mitigare l'intenso odore di pesce aggiungete ai vostri guazzetti di pesce delle foglie di alloro che, oltre a donare un piacevole aroma alle vostre preparazioni, addolcendole leggermente, eviterà di diffondere in casa lo spiacevole odore di pesce.

Anche nel caso in cui siate amanti dei fritti ma non dell'odore di frittura c'è una soluzione. Aggiungete la scorza di un'arancia nell'olio bollente; si tratta di un vero e proprio dolcificante delle vostre fritture e di tutto l'ambiente della cucina. Non ci saranno particolari alterazioni di gusto nel vostro fritto, se non un lieve retrogusto dolciastro.

L'importante è che le fette di arancia siano state pulite accuratamente sotto l'acqua corrente ma che siano benasciutte; le goccioline d'acqua farebbero schizzare l'olio da tutte le parti. Per questo vi consigliamo comunque di fare attenzione nel momento in cui inserirete le fette d'arancia nella pentola d'olio. Ricordate, inoltre, di verificare sempre il colore della buccia d'arancia; se è troppo annerita va rimossa, altrimenti rischierete di dover risolvere più di una bruciatura in casa!

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