Oggi cuciniamo insieme
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Santa LuciaPresenta

Risotto al cavolo rosso

Ricetta creata da Galbani
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Santa Lucia. Lo spirito creativo di Galbani.

Presentazione

Il risotto è uno dei primi piatti simbolo della nostra gastronomia: preparato con ingredienti diversi in base anche alla regione di riferimento conquista tutti con il suo procedimento di preparazione a base di riso sfumato con vino, bagnato con brodo e poi mantecato con burro e formaggio grattugiato. In questa pagina trovate la ricetta di un piatto perfetto per la stagione autunnale, il risotto al cavolo rosso. Si tratta di un’unione cremosa tra la consistenza croccante del riso Carnaroli e il sapore dolce del cavolo cappuccio rosso, che conferisce al piatto quel colore rosso intenso rendendolo bello da vedere e buono da mangiare.

Si presta alla perfezione per essere servito sia per occasioni speciali, festività, compleanni in famiglia ed eventi gourmet, sia per rompere con la monotonia dei soliti piatti di pasta e portare in casa un’aria di novità. Inoltre, non c’è bisogno d’essere degli chef stellati per cucinarlo. Infatti, lo potete benissimo preparare nella vostra cucina seguendo passo dopo passo il nostro procedimento e facendo attenzione a usare le dosi giuste. Tra gli ingredienti tipici per il risotto cavolo rosso spicca il Burro Santa Lucia che, con la sua consistenza morbida e vellutata, permette di ottenere una pietanza ben amalgamata e cremosa. Come se non bastasse, la nostra ricetta è molto versatile e si può impreziosire con aggiunte, varianti e tanto altro. L’unico limite è la vostra immaginazione! Una volta che lo avrete assaggiato, non riuscirete più a farne a meno; quindi, andate in cucina e accendete i fornelli. Vi aspetta un risotto talmente buono che vorrete fare il bis.

Facile
4
45 minuti
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Ingredienti

  • 320 g di riso Carnaroli
  • 100 ml di vino bianco
  • 1 l di brodo vegetale
  • 80 g di formaggio grattugiato
  • 40 g di noci sgusciate
  • 30 g di Burro Santa Lucia Galbani
  • Uno scalogno
  • ½ cavolo cappuccio rosso
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale q.b.

Preparazione

Ecco come cucinare un risotto colorato, elegante, dal sapore ricercato che accontenta tutti, anche i palati più sopraffini.

01

Iniziate la vostra preparazione prendendo il brodo vegetale e versandolo in una pentola capiente. Riscaldatelo in modo tale che quando è il momento di aggiungerlo sia bello caldo.

02

Versate in una padella le noci sgusciate e lasciatele tostare leggermente, finché non avranno la superficie dorata. Mettetele da parte e occupatevi del cavolo rosso: lavatelo e tagliatelo a listarelle. Versate in una ciotola e lasciate da parte.

03

A questo punto dedicatevi alla preparazione del risotto: prendete una casseruola e fateci appassire lo scalogno tritato con un filo d’olio extravergine d’oliva per qualche minuto. Appena è imbiondito, versate il riso e tostatelo. Fate sfumare con il vino bianco e, non appena l’alcol è evaporato del tutto, bagnate il vostro riso con un mestolo di brodo alla volta quando vedete che viene assorbito.

04

Aspettate 5 minuti e poi versate il cavolo rosso tritato. Aggiustate di sale e lasciate cuocere per 10-15 minuti. Appena è cotto, allontanate la padella dal fuoco e passate alla mantecatura del riso.

05

Inserite il Burro Santa Lucia e il formaggio grattugiato e mescolate energicamente con un cucchiaio oppure una spatola facendo attenzione a che il riso non si attacchi al fondo della padella. Dopo fatelo riposare per qualche minuto con sopra un coperchio.

06

Infine, sbriciolate le noci tostate e usatele per rifinire il piatto insieme a delle foglie di cavolo avanzate. A questo punto il vostro risotto cavolo rosso è pronto per essere servito. Buon appetito!

Varianti

Una prima alternativa per rendere il vostro risotto ancora più cremoso è quella di frullare il cavolo rosso tritato: per prima cosa lo dovete cuocere in padella con lo scalogno e versate un po’ di brodo, così che si ammorbidisca; appena diventa tenero, frullatelo e filtratelo con un colino. In questo modo avrete la vostra crema liscia da versare a metà cottura. Se vi piacciono i sapori intensi, rifinite la preparazione con una fonduta di parmigiano: mentre cuoce il risotto, prendete un pentolino e versateci il latte; portatelo a bollore e poi mescolate incorporando il parmigiano grattugiato.

Per quanto riguarda altre ricette con cui si sposa bene il cavolo, delle varianti con la carne prevedono di inserire lo speck croccante, fatto rosolare a listarelle in una padella a parte e poi da incorporare a fine cottura con il risotto; oppure la salsiccia sbriciolata e rosolata con la cipolla prima di aggiungere il cavolo. Questi due salumi creano un contrasto delizioso tra la loro croccantezza e la cremosità del risotto. Ci sono anche delle idee con la frutta: un esempio tipico è quello di aggiungere le mele tagliate a dadini mentre cuocete il cavolo e in fondo le noci tritate. Eventualmente, questo frutto si abbina bene anche al formaggio, come in questa ricetta del risotto mele e gorgonzola DOP, l’ideale per stupire i vostri ospiti con un connubio di sapori insolito ma allo stesso tempo squisito.

Un altro ingrediente che ha una consistenza molto simile al cavolo è la verza e anch’essa si presta bene a essere usata come nella ricetta del risotto alla verza. La preparazione è molto semplice, basta togliere le foglie esterne e lavarla bene; poi aggiungetela subito dopo aver fatto imbiondire l’aglio. In poco più di 30 minuti avrete un piatto elegante e appetitoso.

Suggerimenti

In questa sezione vi deliziamo con tutti i consigli e le informazioni utili per migliorarvi nella preparazione del risotto aiutandovi a superare con successo le difficoltà nascoste.

Il brodo da usare in questo caso specifico è quello vegetale. Se lo volete preparare in casa, lo potete fare benissimo il giorno prima, così da avere più tempo da dedicare alla cottura del riso. Vi serviranno carote, sedano, cipolle e patate. Prendete una pentola colma d’acqua e portatela a bollore. Lavate e mondate le verdure e poi fatele sobbollire per almeno un’ora a fuoco basso.

Per quanto riguarda il cavolo rosso, il fatto di tagliarlo a listarelle serve per evitare di sbollentarlo prima e per preservarne il sapore. Se riuscite, rimuovete la parte centrale che rimane più dura durante la cottura. Una volta che avete fatto, aggiungetelo dopo aver tostato e sfumato il riso con un bicchiere di vino bianco e mescolate bene.

Noi vi abbiamo suggerito il riso Carnaroli, perché è quello più consigliato per questo tipo di preparazione: infatti, il chicco trattiene meglio il sapore e resiste alla cottura. Per la mantecatura sono diversi i formaggi che potete usare a seconda delle vostre preferenze. Se desiderate un gusto più intenso, usate il taleggio DOP o, ancora meglio, il gorgonzola DOP che si abbina alla perfezione con il cavolo rosso. Con questi formaggi è possibile anche farci una salsa per decorare il piatto e renderlo ancora più elegante. Allo stesso modo potete spolverizzare una bella dose di nocciole tritate finemente oppure rifinire con delle erbe aromatiche come il prezzemolo.

Curiosità

Ecco alcune curiosità che forse non conoscete sul risotto e le sue infinite ricette. Dopo aver letto questo paragrafo non riuscirete a resistere alla tentazione di mettervi subito a cucinarlo.

Come cereale, il riso viene molto probabilmente dall’Asia e veniva utilizzato già ai tempi degli Egizi come medicinale. Ci sono diverse teorie sul suo arrivo in Europa e nello specifico nel nostro paese: secondo alcuni è stato portato da dei mercanti veneziani di ritorno da un viaggio in Oriente; altri riconducono la sua venuta agli arabi in Sicilia oppure agli spagnoli che governarono Napoli. Tralasciando queste teorie, il riso è in ingrediente usato nelle cucine di tutto il mondo e, nel nostro caso, rappresenta la base del risotto.

Questa preparazione affonda le sue radici già nel Medioevo anche se le fonti non sono molto certe: si pensa sia nato come piatto povero e per questo non sono molte le testimonianze scritte fino all’Ottocento, quando si iniziò a cucinare una ricetta simile a quella odierna a base di burro, salsiccia, cipolla mescolato in brodo caldo. La paternità di questa preparazione viene contesa tra tre regioni del Nord, Lombardia, Veneto e Piemonte e si diffuse in due versioni: una realizzata con i pochi ingredienti che si avevano in casa e l’altra con lo zafferano, molto popolare tra le famiglie più abbienti.

Le ricette tipiche sono il risotto ai funghi porcini, quello milanese allo zafferano, alla zucca, simbolo dell’autunno, ma si unisce bene anche con il pesce e la frutta. In poche parole, qualunque elemento scegliate il risotto riuscirà a esaltarne il sapore, dando vita a un piatto che vi lascerà in visibilio.