Santa LuciaPresenta

Pitta con ciccioli

Ricetta creata da Galbani
Pitta con ciccioli
Santa Lucia. Lo spirito creativo di Galbani.
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Presentazione

La pitta calabrese è un tipico pane che si conosce quasi solo nella regione della Calabria. Solitamente ha una forma a ciambella e si utilizza molto spesso farcito. Si tratta di una ricetta davvero facile da preparare in casa, ed è bello divertirsi a sperimentare diversi ripieni. Infatti, un po' come tutte le ricette rustiche ha le sue varianti, che derivano dai gusti e da diverse usanze famigliari.

In Calabria la pitta cambia molto a seconda delle varie zone. Ad esempio, una delle farciture più popolari nell'entroterra è quella con peperoni e patate. Ma non mancano deliziose combinazioni, come quella che prevede l'uso di tonno, uova e delle immancabili cipolle di Tropea.

Qualsiasi farcitura sceglierete, la ricetta della pitta sarà senz'altro con conquistarvi, proprio grazie al suo sapore deciso e particolare.

La pitta con ciccioli è una ricetta salata di origine calabrese, perfetta per essere servita in tavola durante i giorni di festa.

Per ottenerla dovete realizzare un lievitato semplice e arricchirlo con l'aggiunta di ciccioli e uvetta, che conferiranno alla pasta un sapore agrodolce davvero particolare.

Secondo la ricetta tipica, la pitta deve essere arrotolata su sé stessa e cotta in forno, o all'interno di una normale teglia o di uno stampo a ciambella.

Una volta pronta potete servirla tagliata a fette e presentarla in tavola come antipasto o come sostituto del pane.

Facile
6
45 minuti
2 ore di lievitazione
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Ingredienti

  1. 300 g di farina 00
  2. 100 g di ciccioli di maiale
  3. 40 g di uvetta
  4. 15 g di lievito di birra
  5. 4 cucchiai di olio extravergine d‘oliva
  6. 30 g di Burro Santa Lucia Galbani
  7. acqua tiepida q.b.
  8. sale e pepe q.b.

Preparazione

La pitta con i ciccioli è un piatto regionale calabrese, forse poco conosciuto ma dal sapore davvero invitante, vi conquisterà e non potrete che inserirla tra le vostre ricette preferite. Seguite ricetta della pitta calabrese con questi semplici passaggi!

01

Per realizzare la pitta con ciccioli, cominciate versando la farina a fontana sulla spianatoia, quindi sbriciolate al centro il lievito di birra, unite l'olio, la presa di sale e un pizzico di pepe e cominciate a impastare.

02

Aggiungete poca acqua tiepida per volta e continuate ad impastare, fino a ottenere un impasto elastico e omogeneo. Ponete l'impasto in una ciotola, copritela con un canovaccio e lasciatelo lievitare a temperatura ambiente per 2 ore.

03

Nell'attesa mettete a bagno l'uvetta nell'acqua tiepida per una decina di minuti e poi strizzatela, quindi tagliate i ciccioli a pezzetti.

04

Una volta che l'impasto avrà raddoppiato il suo volume, stendetelo sulla spianatoia fino ad ottenere un rettangolo sottile, distribuite sulla superficie l'uvetta e i ciccioli e arrotolate la pasta su se stessa.

05

Disponete il rotolo di pasta all'interno di una teglia unta con il Burro Santa Lucia, quindi infornate il tutto nel forno preriscaldato a 180° per 30 minuti. Sfornate la vostra pitta con ciccioli e lasciatela intiepidire, quindi tagliatela a fette e servitela.

Varianti

La pitta è un piatto tipico del sud Italia, viene comunemente preparata a forma di ciambella oppure in pratiche monoporzioni. In alcune aree regionali è conosciuta anche con il nome di "cullura". Questa variante si presenta però con un gusto più leggero di quella tipica, infatti viene condita solitamente con olio e origano.

La pitta può essere condita con gli ingredienti più disparati, si può utilizzare una buona provola abbinata a una salsa di peperoncini e pomodori freschi. Buonissima e tipica delle zone di mare, la variante con acciughe e sardine, condite sempre con un po’ di peperoncino, finocchietto selvatico oppure chiodi di garofano per aromatizzare.

Volete sentire un sapore tipico della cucina calabrese? Dovete provare il ripieno di ‘nduja e capocollo, oppure la versione adatta ai vegetariani con verdure come peperoni e melanzane, perfette quelle sott’olio.

Ci sono anche località dell’Italia, in cui “pitta” significa “focaccia farcita”, ovvero una focaccia che viene infornata con all’interno dell’impasto già con il condimento.

Questa variante viene chiamata anche “pitta rustica” o “pitta china”, che letteralmente significa ripiena. La cosa bella di questa ricetta della pitta calabrese è che risulta davvero versatile, si possono facilmente utilizzare gli ingredienti che si hanno in cucina.

Sono perfetti i salumi e abbinati a formaggi filanti. Basta liberare la fantasia! Un’alternativa fresca e perfetta d’estate è quella che si può realizzare con verdure grigliate e formaggio, armoniosa con gli ortaggi di stagione come pomodori, melanzane e pomodori. Il risultato finale è una sorta di pizza o focaccia a doppio strato, per insaporire aggiungete anche delle olive nere, delle alici, oppure delle cipolle rosse di Tropea.

Negli ultimi anni, si sono diffuse anche tutta una serie di versioni dolci della pitta, come quella che prevede l’aggiunta di un po’ di crema di nocciola, ricoperta di zucchero a velo, da provare!

 

Suggerimenti

La pitta è un tipo di pane basso, dalla forma a ciambella che viene usato moltissimo nella cucina calabrese soprattutto durante la stagione invernale. Si tratta di una ricetta antica non molto conosciuta fuori dai confini regionali. Un peccato perché si presta davvero bene ad essere farcita con qualunque cosa.

Inoltre è facilissimo preparare la pitta in casa, per poi divertirsi a farcirla come si preferisce.

Per preparare un’ottima pitta bisogna assicurarsi che sia croccante e ben lievitata al centro, così da poter essere farcita direttamente nella bolla d’aria. Se preferite potete preparare la pitta anche senza lievito, avrà una consistenza più secca, un po’ come una piadina, perfetta anche per contenere delle ottime insalate.

La ricetta tipica della pitta, prevede sempre l’aggiunta di moltissimo peperoncino, ma se non lo gradite potete anche non metterlo.

Per realizzare l'impasto della pitta di solito si utilizza farina, vino bianco, strutto, pecorino, uova e appena un pizzico di sale. Mescolate finché non arriverete ad ottenere un impasto omogeneo. Prima di infornarlo copritelo con la pellicola e lasciatelo riposare per almeno un’ora in un luogo ventilato, ma lontano da sbalzi di temperatura. Se volete accelerare il processo lasciate riposare l’impasto nel forno con la luce accesa. Quando il composto sarà pronto, ungete la tortiera con dell’olio oppure dello strutto, spianate l’impasto e iniziate a condirlo: con dei pomodori, del peperoncino (se vi piace), del sale e con il ripieno che avete scelto. Basterà far cuocere tutto per almeno mezzora in forno, il risultato sarà davvero delizioso, soprattutto appena sfornato e ancora fumante!

Curiosità

La pitta è una specialità, molto utilizzata in Calabria, viene tramandata di generazione in generazione da moltissimi anni. Nonostante ciò le modalità di preparazione sono le più disparate, a seconda delle varie ricette di famiglia.

Ogni variante però cerca di a conservare un legame con il passato e con il territorio, per mantenere quell’antico sapore così caratteristico. La pitta fa parte proprio di quelle ricette del passato, che sono nate nelle famiglie calabresi e che oggi pian piano stanno diventato sempre più conosciute.

Non bisogna confondere la pitta con la focaccia o del pane, l’impasto è leggermente diverso, inoltre si utilizza quasi sempre nella sua versione farcita.

La pitta è un prodotto da forno e la sua forma più usata è quella a ciambella. La sua mollica deve essere morbida e molto alveolata, per ospitare al meglio il ripieno. Proprio questa sua caratteristica “ariosa” la distingue da altri tipi di pane. La consuetudine vuole che la pitta viene sempre tagliata orizzontalmente, per poi farcirla a piacere.

Se negli anni passati la pitta era una ricetta tipicamente calabrese oggi sta diventando uno street food sempre più affermato, da gustare in compagnia mentre si passeggia per le vie della città. Nonostante la sua parziale diffusione la pitta rimane però un piatto tutto calabrese, una vera istituzione!

Una curiosità che riguarda la pitta è la sua forma caratteristica. Infatti, pare che in antichità il tipico buco della ciambella fosse molto più accentuato. Il modo tipico di preparare questa forma era ben preciso. Le massaie più anziane ricordano che tra il diametro interno e quello esterno non dovessero esserci più di 5 centimetri. La mollica deve essere davvero poca, ed ospitava dei ripieni principalmente di verdure, dato che un tempo la carne non era così facilmente reperibile come oggi.

Qualsiasi sia il ripieno la pitta rimane una ricetta davvero deliziosa, facile da preparare in casa e perfetta per essere consumata all’aperto!

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