Galbani GrangustoPresenta

Pizza cosacca

Ricetta creata da Galbani
pizza cosacca
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Grangusto Grattugiato
Grangusto Grattugiato
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Presentazione

Se il nome di “pizza Cosacca” non vi dice nulla, non preoccupatevi: probabilmente non siete o non andate a Napoli da molto tempo, ma – in fin dei conti – non è tra le più conosciute fuori dalla regione Campania. Eppure, con la sua semplicità e immediatezza, la pizza tonda dedicata agli zar di Russia e poi dimenticata per quasi 150 anni, oggi vive un momento di particolare risonanza, e sembra tornata di moda, oltre che nei menù di tanti ristoranti e pizzerie.

Soli tre ingredienti per condire una pizza che è tutta da scoprire: a partire dalla sua storia, che potete leggere tra le Curiosità di questa ricetta. Ma attenzione, non è un pizza Margherita né tantomeno una comune marinara: la pizza Cosacca ha tutto il gusto ricco e il sapore pungente del formaggio stagionato grattugiato, che sostituisce la consueta base di mozzarella o fiordilatte.

In questa ricetta abbiamo utilizzato il Grangusto Grattugiato Galbani, ideale per dare il giusto sapore alla pizza senza eccedere in salinità e comodo da usare perché già pronto all’uso nella sua pratica confezione. Insieme alla base di pomodoro e al profumo di basilico, questa pizza è perfetta per una pizza fatta in casa dell’ultimo minuto, quando la dispensa scarseggia di creatività!

Facile
3
45 minuti
6 ore
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Ingredienti

Per l’impasto

  1. 500 g di farina
  2. 1 cucchiaino di sale
  3. 1 cucchiaino di zucchero
  4. 1/2 bustina di lievito granulare di birra
  5. 250-300 ml d’acqua

 

Per il condimento

  1. 1 cucchiaio di olio extravergine
  2. 220 g di Grangusto Grattugiato Galbani
  3. 200 ml di passata di pomodoro
  4. sale q.b.
  5. olio q.b.
  6. basilico fresco q.b.

Preparazione

Ecco il nostro procedimento per preparare la pizza Cosacca a regola d’arte, proprio come in pizzeria:

01

Come prima cosa, mettete in una ciotola la farina, lo zucchero e il lievito di birra e mescolateli con un cucchiaio. Unite, a poco a poco, anche l’acqua tiepida e iniziate a impastare, aggiungendo il sale solo alla fine.

02

Impastate a mano per circa 10 minuti, finché l’impasto non risulterà un panetto liscio, omogeneo, morbido e vellutato. Nel caso in cui si creassero dei grumi, rompeteli con una forchetta e riprendete ad impastare con più forza e velocità, per amalgamare l’impasto.

03

Riponete l’impasto nella ciotola a riposare e lasciatelo lievitare fino al raddoppiamento del volume, coperto con un panno umido o con della pellicola alimentare. Per non seccare la superficie, assicuratevi che l’impasto sia ben chiuso.

04

Al termine della lievitazione, dividete l’impasto in due parti e stendetelo con la punta delle dita su due teglie da pizza unte d’olio, facendo pressione con le dita delle mani con un movimento dal centro verso i bordi. Guarnite la pasta della pizza con il pomodoro e lasciate lievitare ancora per ulteriori 40 minuti direttamente in teglia.

05

Al termine della seconda lievitazione infornate in forno statico a 200°-220° per 15-20 minuti, poi sfornate la pizza, condite con il Grattugiato Grangusto Galbani, il sale e l’olio, e infornate di nuovo per circa 9 minuti.

06

A cottura ultimata, guarnite con una foglia di basilico fresco e consumate la pizza ben calda.

Varianti

La pizza Cosacca è una delle ricette che più hanno segnato la tradizionale cucina napoletana, specie quella dei lievitati come pizza e focacce.

Data la semplicità del condimento e i pochi ingredienti richiesti, è particolarmente facile rivisitare l'antica ricetta originale secondo i gusti e le preferenze dei commensali: a partire proprio dal condimento, che può essere arricchito con un’abbondante dose di mozzarella o fiordilatte. Per assicurarvi la giusta consistenza, una pizza filante e golosa ma non troppo umida, vi consigliamo di usare la Mozzarella per Pizza Santa Lucia, che non rilascia acqua in cottura.

In alternativa al Grattugiato Grangusto Galbani, che assicura tutta la praticità di un formaggio stagionato già pronto all’uso, ricco di proteine e dal sapore perfettamente bilanciato, potete usare unmix di formaggio pecorino e formaggio parmigiano, nella proporzione di 50 e 50. Dal momento che la piazza Cosacca è una delle varianti più semplici e immediate della ben nota margherita, o della comunissima pizza marinara, è ancora più importante prestare attenzione alla qualità degli ingredienti, che sono pochi ma devono essere di ottima qualità. Potete quindi usare del Pecorino di Bagnoli, se volete rispettare la tradizione; per la passata di pomodoro, provate ad utilizzarne una artigianale o fatta in casa, magari arricchita da aromi naturali come quello del basilico o dell’origano.

Inoltre, molte ricette napoletane della pizza Cosacca prevedono l’aggiunta di pomodorini – subito prima di infornare oppure a metà cottura – rigorosamente maturi e tagliati a metà, o a spicchi. Questa variante arricchirà la pizza Cosacca di un’ulteriore consistenza, oltre quella croccante della base e quella sugosa della farcitura.

Suggerimenti

A discapito delle apparenze, questa pizza potrebbe essere più complessa di quanto sembri, se si vuole ottenere un risultato a regola d’arte: se non si seguono le giuste accortezze, infatti, si rischia di non portare a tavola una vera Cosacca, ma piuttosto una marinara o una margherita rivisitate con una manciata di formaggio grattugiato.

È proprio il formaggio grattugiato la chiave del successo: vi consigliamo, infatti, non solo di usare un prodotto di qualità che assicuri un gusto saporito ma bilanciato, ma anche di controllare la temperatura del forno che, se troppo alta, rischia di sciogliere il formaggio grattugiato, con il risultato di un piatto non gradevole alla vista e poco soddisfacente al palato. Il segreto della pizza Cosacca, quindi, è nel giusto bilanciamento degli ingredienti, in modo da stimolare l’appetito con il profumo di formaggio ben caldo, sapientemente mescolato a quello di un filo d’olio extravergine d’oliva e del basilico, che conferiscono freschezza e aromaticità alla pizza.

Affinché a questi si aggiunga anche il profumo del pane appena sfornato, caratteristico di una buona pizza, assicuratevi di lasciar lievitare l’impasto in un luogo fresco e asciutto, privo di spifferi e correnti d’aria. Uno dei metodi più efficaci è quello di lasciare la ciotola con l’impasto all’interno del forno spento, chiudendo lo sportello e accendendo la luce. Assicuratevi, però, che il forno sia ben pulito e igienizzato, privo di odori e residui di grasso.

Curiosità

Vuole la leggenda che la pizza Cosacca sia nata a metà del diciannovesimo secolo, in occasione di una visita dello zar Nicola I di Russia, in Sicilia e a Napoli per motivi diplomatici e di salute: la famiglia Romanov era in contatto con i Borbone, e approfittò dell’ospitalità di quest’ultimi per una villeggiatura nel clima mite mediterraneo, raccomandato dal medico della famiglia dello zar, specie per via del debole cuore della moglie.

In occasione di un banchetto a palazzo reale, pare che Ferdinando II abbia chiesto ai suoi cuochi una pizza che fosse del tutto nuova e saporita, da dedicare ai suoi ospiti. La pizza era un piatto povero della gastronomia napoletana, ma ben conosciuto in tutta Europa, grazie alla tradizione del gran tour.

I cuochi di Ferdinando puntarono sulla semplicità: su una pizza, ovvero, che era la leccornia dei fornai e dei pizzaioli a fine giornata, quando ormai gli ingredienti più pregiati erano stati venduti, mozzarella compresa, e restavano giusto pomodoro e formaggio nella bottega.

La pizza Cosacca venne quindi offerta ai principi con del semplice pomodoro di Corbara, con del pecorino di Bagnoli, con l’olio extravergine d’oliva di cui tutti disponevano in Italia: qualche foglia di basilico fresco, e la pizza era pronta da servire, con il suo alto cornicione. L’omaggio colpì così tanto gli ospiti russi che presto ricompensarono i loro alleati con ricchi doni.

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